Lessicografia della Crusca in rete

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DANNO
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DANNO.
Definiz: nocumento, che venga per qualunque cosa si sia. Lat. pernicies, damnum, iactura.
Esempio: Bocc. Introd. n. 23. Non aveva potuto con piccioli, e rari danni a' savi mostrare.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 5. Voi proverrete con gran vostro danno, quanto grave mi sia, l'aver, contr'à mia voglia, preso mogliere.
Esempio: M. V. 3. 106. Catuno creditore dovesse avere, ed avesse per dono, danno, ed interesse, un danaio per lira.
Esempio: Dan. Purg. c. 11. Io sono Omberto, e non pure a me danno superbia fe.
Esempio: E Dan. Par. c. 4. voglia assoluta non consente al danno.
Esempio: Petr. Son. 11. E 'l viso scolorir, che ne, miei danni, A lamentar mi fa pauroso, e lento.