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CALCINA.
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CALCINA.
Definiz: Sost. femm. Calce spenta con acqua e mescolata con rena, che serve di cemento per murare. –
Esempio: Dant. Rim. 166: Che m'ha serrato tra piccoli colli Più forte assai che la calcina pietra.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 40: Senza esser con calcina ancor murate, Ma sol di pietre e legname le genti Facean lor case.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 7: Eran nel palco certe assacce fesse Sopra la testa mia fra trave e trave, Onde calcina parea che cadesse.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 9: Il muro fatto con calcina sarà più sicuro per gli orti.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 26, 1: Calcina,.... pietra... cotta in fornace (per lo più d'alberese, benchè si faccia anche di marmo o d'altra pietra), lievitata poi a poco a poco con acqua, e mescolata con rena a proporzione, come è notissimo: serve a collegare ogni sorta di pietra, sasso e lavoro negli edifizj.
Definiz: § I. E per Calce, ossia Pietra cotta, non ancora stemperata con acqua. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 67: E la calcina sia di pietre bianche e dure, o rosse, o tiburtine,.... o almeno canute, o alla fine nere, che sono peggiori.
Esempio: Bocc. Laber. 18: E mugnemi sì, e con tanta forza ogni umor da dosso, che a gnuno carbone, a niuna pietra divenuta calcina, mai nelle vostre fornaci non fu così dal fuoco vostro munto.
Esempio: Vill. G. 98: Mischiavano la farina con la calcina, onde di ciò molti ne morirono.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 44: Quando vuoi lavorare in muro,.... prima abbi calcina e sabbione, tamigiata bene l'una e l'altra; e se la calcina è ben grassa e fresca, richiede le due parti sabbione, la terza parte calcina.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1437: La calcina che abbiamo noi in commune uso per le fabriche delle case è notissima a ciascuno.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 284: Richiese cento moggia di calcina per fabbricare due torrioni nella fortezza.
Definiz: § II. Calcina dolce, è una Specie di calcina meno tenace, spesso bianca, fatta di pietra calcaria pura, la quale comporta maggior quantità di rena, e fa presa più lentamente.
Definiz: § III. Calcina forte, chiamasi una Specie di calcina assai tenace, fatta d'alberese, o di pillore di fiume, la quale richiede meno rena e presto fa presa.
Definiz: § IV. Calcina grassa, chiamasi Quella che è spenta con una quantità di rena minore del convenevole. –
Esempio: Soder. Agric. 143: Occorrendo o volendo far muraglie con più diligenza o di lavor sottile, compongasi [la calcina] un po' più grassa.
Definiz: § V. Calcina magra, chiamasi Quella che è mescolata con troppa più rena del convenevole.
Definiz: § VI. Calcina sfiorata, dicesi Quella che ha finito di fermentare, mescolata con tal quantità d'acqua che non ne sia impastata, ma rimanga pulverulenta; che anche chiamasi Calcina spenta a secco. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 35: Togli la calcina sfiorata ben bianca; mettila spolverata in uno mastello per ispazio di dì otto.
Definiz: § VII. Calcina spenta, dicesi la Calce stemperata con l'acqua. –
Esempio: S. Ag. C. D. 9, 18: Gittatavi l'acqua, non arde; e quella che chiamavamo calcina viva, chiamiamo calcina spenta.
Esempio: Ricett. Fior. 254: Calcina spenta e lavata ogni dì una volta.
Definiz: § VIII. Calcina viva, chiamasi la Calce non ancora stemperata coll'acqua. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 367: Anche la sua polvere [della serpentaria], confetta con calcina viva e aceto fortissimo, è ottima al canchero.
Esempio: Benciv. Aldobr.: Prendete quattro partite di calcina viva.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 229: E facciansi le buche in terra che sia fertile e ben lavorata, ma avvertiscasi di non gli piantar rivolti; e mettendovi sopra un pizzicotto di calcina viva, non nuocerà.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 220: Pigliasi libre sei di calcina viva crivellata, e vi si getta sopra tanta acqua fredda, che basti per far venir la calcina come una polte liquida.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1437: La calcina viva abbruscia valorosamente di modo che genera l'escara.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 216: Come le particelle del fuoco che chiuse dentro alla calcina viva, vi stavano come morte.
Definiz: § IX. Calcina si disse pure il Prodotto dei metalli calcinati per mezzo del fuoco nei laboratorj, ora chiamato Ossido. –
Esempio: Varch. Quest. Alchim. 4: L'archimia fa la calcina, fa tante maniere di vasi, fa la polvere d'artiglieria.
Esempio: Ner. Art. vetr. 59: Si pigli, per esempio, di questa calcina di piombo libre quindici.
Definiz: § X. A calcina, posto avverbialm., detto di muro, vale Fatto con la calcina; contrario di A secco. –
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 301: La città di Caffa fu da Gottifredo Zoaglio podestà fortificata di nuove mura fatte a calcina.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 31: Fabbricando, in aggiustate distanze fra loro, più serre o chiuse o leghe o traverse che dir si vogliano, di buon muro a calcina.
Definiz: § XI. Mettere in calcina, Porre in calcina, detto di pietre o simili, vale Collegarle con la calcina, Murarle, Cementarle.
Definiz: § XII. Quindi Pietra posta in calcina fu detto figuratam. per Negozio già conchiuso. –
Esempio: Vill. M. 553: Fornito il fatto, i giovani, che gli erano cognati, lì vennono il giorno seguente, e trovarono la pietra posta in calcina.
Definiz: § XIII. Sentir la calcina, vale figuratam. Presentire una cosa, e talora anche Accorgersi di un pericolo che sovrasta. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 349: Era lui [Fra Girolamo Savonarola] tornato a predicare perchè si aveva a fare la nuova Signoria; e già ei sentiva la calcina, perchè la città, intesa la contumacia sua con il Papa, e stanca ed infastidita di queste sue profezie, che non contenevano altro che male, cominciava a muoversi contro di lui; e per questo lui voleva allungare il male suo.