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1) Dizion. 5° Ed. .
DIFFERENZA.
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DIFFERENZA.
Definiz: Sost. femm. L'esser differente; Qualità o Condizione per cui una cosa differisce da un'altra congenere; ed altresì Divario o Diversità fra due oggetti, due atti e simili, posti in relazione o a riscontro fra loro.
Lat. differentia. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 474: Differenza delli sagramenti della legge vecchia a quelli della nuova.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 249: Se tu predicando mostri la differenza dalla cosa vile, cioè del peccato e delle vanità del mondo, alla preziosa, cioè al bene della grazia, e della gloria, sarai ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 34: Tal differenza è da l'una a l'altra [lettera], quanto il bianco dal nero.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 33: Solamente v'era questa differenza, che la ruina de' Lucchesi era più fresca.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 25: Conoscendo [Serapione] esser non poca differenza tra l'acoro e la galanga, ne fece ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 381: Le quali [misure] se ben varie sono secondo la varietà de' paesi, la varietà nondimeno non è cagione di differenza sustanziale.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 385: È differenza tra la vita del filosofo contemplativo e quella d'un gentiluomo inteso a' governi.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 33: Chi fosse venuto di fuori,... non avrebbe conosciuto differenza da quel tempo (di peste) a quando ci era una intera sanità.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 12: Dopo molte meditazioni,... mi sono fermato a credere che la figura delle parti dell'uno e dell'altro (acqua e etere) sia la medesima, e che la differenza tutta, per quello spetta alla materia, sia constituita nella mole di esse, di gran lunga maggiore nell'acqua che nella sostanza eterea.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 164: È gran differenza da star in sur una sedia reverito e inchinato,... all'operare e metter in atto.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 258: La differenza fra le due nazioni è, che questa desinenza in i pura servì a' Latini comunemente per nome, l'altra per cognome.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 8: Una sola differenza poteva essere tra il patriziato misto di democrazia, e la democrazia pura.
Esempio: Giord. Op. 1, 367: Immaginò la rotazione del cielo e della terra; quella esteriore rapidissima, questa interiore più lenta; e con queste due rotazioni e colla differenza di esse spiegò la stabilità della terra, ec.
Definiz: § I. Parlandosi di persone, denota Divario, e anche Diversità, per qualità sia morali, sia intellettuali, per condizione civile, grado o dignità, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 399: Quello era primogenito del Re, questo non è primogenito; che v'è differenza assai.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 190: Io dubito Che intra voi e me non sia gran fatto Differenza, e si possa avanzar solo Come si dice de' corsali.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 260: Temistocle indusse alcuni giovani nobili ad ungersi ed esercitarsi in questo luogo. E con questo fatto mostra, che astutamente annullasse la differenza che suol farsi fra i legittimi e fra' bastardi.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 9: La differenza che è tra gli uomini e gli altri animali,... chi dicesse poter darsi poco dissimile tra gli stessi uomini, forse non parlerebbe fuor di ragione.... Tal differenza dipende dalle abilità diverse degl'intelletti.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 32: Facil cosa a ciascheduna [repubblica] era il mettere tosto in armi un corpo di gente considerabil per numero, ma molto più per valore; correndo tra que' soldati e i moderni generalmente quella differenza che suol correre tra chi opera per interesse proprio e chi per altrui.
Definiz: § II. E in particolare riferito a scrittori, o a scritture, vale Divario o Diversità circa un dato fatto o cosa. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 70: Secondo il Tribolo, tutte le torri [di Firenze].... sarebbono.... settantatrè, e avanzerebbono centoventitrè braccia; e secondo il Villano, settantuno, e avanzerebbono braccia cinquanta: e questa è la prima differenza che sia tra loro.
Esempio: Borgh V. Disc. 1, 356: Pare che.... sia da Livio a Polibio differenza intorno a sette anni.
Definiz: § III. Riferito a parole, denota Varietà di significato, Divario di senso specifico. –
Esempio: Dant. Conv. 247: Perocchè qui è fatta menzione di luce e di splendore, a perfetto intendimento mostrerò differenza di questi vocaboli, secondochè Avicenna sente.
Definiz: § IV. Riferito a qualsivoglia cosa che si venda o si permuti, denota Quella quantità onde una merce o cosa differisce da un'altra nel valore, ovvero onde la stessa merce o cosa varia di prezzo in tempi diversi. E se parlisi in particolare di moneta o di carta monetata, denota il Divario che passa tra il valore legale e quello reale, secondo il corso della piazza, o tra qualità e qualità di moneta. –
Esempio: Galian. Mon. 369: Chiamasi agio (aggio).... la differenza tra il contante e le carte obbligatorie, che ec.
Definiz: § V. E riferito a due computi, due conti, a partite notate su doppj registri, e simili cose, denota il Divario che nella somma, nel resultato, ovvero in alcuni elementi, di essi computi, conti ec., passa fra l'uno e l'altro. –
Esempio: Rondin. F. Relaz. 45: Si teneva diligente conto in un libro a posta di tutti quelli che andavano a' lazzeretti, o vi morivano,.... acciocchè si sapesse chi era morto o campato; se bene nacquero molte differenze, per esserne molti basiti mentre gli portavano.
Definiz: § VI. Term. di Matematiche. Quantità onde differiscono fra loro due numeri, o due grandezze quali che sieno; Eccesso di grandezza di una quantità sopra di un'altra, o Difetto di grandezza di una quantità rispetto ad un'altra. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 5: E dividendo e convertendo, come BL a la differenza tra BC e BL, così sarà CI ad IA.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 237: Proposte due figure simili e diseguali, trovar la terza simile ed eguale alla differenza delle due proposte.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 1, 279: Due numeri 800 e 1067, dei quali se ne dee pigliar la differenza, che è 267, e questa si dee multiplicar in sè stessa, e fa 71289.
Esempio: Cavalier. Reg. Triang. 5: Perchè poi i logaritmi di sei figure posti in dette tavole hanno le differenze picciole verso il fine del quadrante, ho cercato d'ovviare alla difficoltà che porta tale picciolezza di differenze.
Definiz: § VII. Pur Term. de' Matematici. Quantità infinitesima, Differenziale. –
Esempio: Grand. Not. Galil. 134: La diminuzione di velocità cagionata per l'angolo del contatto ACB.... appartiene al genere delle seconde differenze, non delle prime.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 433: Si chiama differenza o flussione di una quantità variabile quella porzione infinitesima, cioè tanto piccola, che ad essa variabile abbia proporzione minore di qualunque data, e per cui, crescendo o diminuendosi la medesima variabile, possa ciò nonostante assumersi per la stessa di prima.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 849: Si sono sempre supposte le formole differenziali essere composte di una sola indeterminata con la sua differenza.
Definiz: § VIII. Term. delle Scuole. Ciò in che una specie differisce da un'altra dello stesso genere: e dicesi anche Differenza specifica. –
Esempio: Dant. Conv. 305: Dico adunque, chi difinisce: uomo è legno animato, che prima dice non vero,... in quanto dice legno, e poi parla non intero,... in quanto dice animato, non dicendo razionale, che è differenza per la quale l'uomo dalla bestia si parte.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 73: L'ignoranza non gli lascia sapere e cognoscere li peccati, e le loro cagioni, e le loro spezie e differenze.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 125: Nel secondo [grado] pongo quegli [luoghi] che seguitano ed accompagnano la sustanza, e sono d'intorno alla cosa, i quali.... dico essere questi: genere, spezie, differenza ec.
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 22: Resta quell'universale che di sopra abbiam detto trovarsi in più sostanzialmente ed intrinsecamente, per cui commodamente si può sodisfar rispondendo a chi domandasse, non che cosa sia quella, ma qual sorte di cosa sia; e questo universale così descritto si domanda differenza, come, per esempio, sarìa ec.
Esempio: Sassett. Lett. 43: Vi dirò succintamente che 'l mio discorso procede da principio per le spezie alla cognizione del genere, e quindi alla divisione d'esso per le sue differenze. Il genere è la significazione de' concetti; le differenze prime sono la voce o articolata o secondo la natura e lo scritto.
Definiz: § IX. Quindi Differenza, riferito a materia, si usò talora per Specie, Sorta, Qualità. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 145: La materia [per fare i mattoni] si trova di più differenze; la prima è chiamata creta, della quale si fanno i vasi fittili;... la seconda è nominata cretone, alla prima simile, ma più terrestre e dolce; la terza è detta sabbione.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 17, 1: Le cose materiali si possono rimirare in tre differenze: altre dure, altre tenere, ed altre fluide.
Definiz: § X. Differenza usasi pure per Dissensione, Controversia, ed altresì Contesa, Contrasto, sia per cagioni particolari o per privati interessi, sia per negozj pubblici o per parti civili. –
Esempio: Vill. G. 569: Castruccio signor di Lucca, per animo di parte,... prese in mano la differenza, e accordògli insieme.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 7: Fu eletto Papa Eugenio, ed ebbe co' Romani, che sono uomini iscandalosi, differenza.
Esempio: E Vespas. Vit. Uom. ill. 9: Mandò per questo il Patriarca de' Vitelleschi, cardinale, che per sua parte dicesse a quelli capi principali, che andassino al Papa, ch'egli acconcerebbe le loro differenze.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 36: Pareva che avesse per fine principale di diventare talmente cognitore delle differenze tra gli altri principi, che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 213: Abbiamo anco auto di nuovo differenza insieme d'un benefizio.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 207: E stavan sì nei punti dell'onore, Che ne fu gran querela e differenza.
Esempio: Varch. Stor. 2, 159: Il Capitan Goro.... per differenze aute col Commessario, ne fu rimosso.
Esempio: Cellin. Vit. 462: La Duchessa mandò per me, e mi disse che la differenza che io avevo con il Duca io la rimettessi in lei.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 300: Perchè, avendo il popolo differenza col Senato, contendeva di non elegger consoli, ma creava tribuni.
Esempio: E Adr. M. Op. mor. 1, 248: Le malattie, i debiti, le differenze con la moglie, sono più nascose a colui che toccano, che al nimico.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 18: Un galantuomo, Che volentieri anch'ei le differenze Suol compor tra gli amici e tra i parenti.
Definiz: § XI. Pure per Controversia, ed anche per Cagione di dissenso, in materie dottrinali. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 13: Venivano quindi, presente il Pontefice,... a disputare di queste differenze che erano tra l'una Chiesa e l'altra; ed era la principale e di più importanza, che volevano che lo Spirito Santo procedesse dal Padre e non dal Figliuolo; e la Chiesa Romana vuole ch'e' proceda e dall'uno e dall'altro.
Definiz: § XII. A differenza di altra cosa o persona, vale In modo differente, diverso, da quel che è, avviene, si fa, si pratica, e simili, in altra cosa o persona, o da altra persona, ovvero rispetto ad altra cosa o persona. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 105: Una selva oscura, a differenza d'alcune selve che sono dilettevoli e luminose.
Esempio: Bemb. Pros. 28: Lingua cortigiana chiamare si può.... quella che nella Corte s'usa della contrada, a differenza di quell'altra che rimane in bocca del popolo, e non suole essere così tersa e così gentile.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 27: A intendimento solo di eleggere e ritrovar questo bene, che in sì diverse e contrarie cose lo si immaginano gli appetiti a differenza della ragione.
Esempio: Segner. Op. 4, 624: In questo tribunale [della penitenza], a differenza degli altri, è assoluto chi confessa il suo delitto, è condannato chi lo tace.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 80: La medesima ubbidienza si riscontra ne' fluidi in discendere per qualsisia piano (quanto si voglia poco inclinato, e pieno di molti impedimenti), ed in accelerarsi a proporzione per essi; a differenza de' solidi, che, per piccole che siano le resistenze, in poca inclinazione di piano, ponno non muoversi di sorte alcuna.
Definiz: § XIII. Essere in differenza di checchessia, detto di due o più persone, vale Essere discordi, dissenzienti, ed anche Disputare o Contrastare, circa a checchessia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 286: L'accordo di messer Giovanni Bentivoglio non è ancora fermo, perchè sono in differenza di quel conto vecchio di novemila ducati che messer Giovanni deve dare fra certo tempo a questo Signore.
Definiz: § XIV. Far differenza, usato assolutam., vale Essere di una certa importanza, Importare più o meno, alla cosa di che si discorre. –
Esempio: Giacomin. Oraz. 61: Differenza non fa che l'imagine partendo da gli oggetti esteriori a l'occhio pervenga, o che partendo dal di dentro pure a l'occhio arrivi.
Definiz: § XV. Far differenza da checchessia o chicchessia, vale Differenziarsi, Esser differente, da esso. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 298: Mandò Iddio a que' dì.... uomini laici che temevano Iddio, i quali.... non facevano quasi differenza da i monaci, fuorichè nella forma della vesta.
Definiz: § XVI. Far chicchessia differenza da una persona, o da una cosa, ad un'altra, vale Far distinzione rispetto ad essa, Trattarla, Considerarla, Farne stima o conto, in modo diverso dall'altra: e più spesso si usa in proposizione negativa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 399: Per non fare differenza dall'uno all'altro, però così si fece.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 50: Chi vuol di scudi aver le casse piene, Chi stare allegro sempre,... Andar a letto come si fa sera, Non far da cosa a cosa differenza, Non guardar più la bianca che la nera.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 114: Da servir laico, mezzo frate o prete, Fa il mondo appunto quella differenza Ch'e d'aver bocc'asciutta all'aver sete.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 93: Qual re si è trovato, che dopo morte i suoi panni siano, non dirò venerati, ma fatto loro differenza, se non pel prezzo, da quelli di un plebeo?
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 182: Io non fo differenza nessuna da te al signor Michel Agnolo.