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Dizion. 5° Ed. .
ARROGERE.
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ARROGERE. Definiz: | Att. Aggiungere. Questo Verbo è difettivo, ed oggi poco usato. |
Forma varia derivata dal lat. arrogare. – Esempio: | Vill. G. 683: Figliuolo, tu peccasti, or non vi arroger più, ma priega delli passati peccati, ch'elli ti siano dimessi. | Esempio: | Passav. Specch. Penit. 22: Tagliava delle legna, e arrogeva al fascio, dove ne doveva scemare, se portar lo voleva..... Questi sono coloro, che arrogendo i peccati a' peccati, vivendo, vi periscon sotto. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 64: E duolmi ch'ogni giorno arroge al danno. Ar. Orl. fur. 27, 31: Arroge poi con loro, Con Ferraù, più d'un famoso Moro. | Esempio: | Bemb. Lett. 3, 153: Tutto quello che vi si arrogerà non potrà essere altro che portare acqua alla fonte. | Esempio: | Cellin. Vit. 195: Che io arrogessi da parte di Sua Santità, faccendogli presente del libro, di fargli presente di me istesso. |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 127: Le quali [leggi] avendo Lucio Silla dettatore annullate, racconce, e molte più arrote, la cosa fermò. |
Esempio: | Marchett. Lucrez. 231: S'arroge a ciò, che d'ogni intorno il suono Se medesmo propaga. |
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