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1) Dizion. 5° Ed. .
FRONDA e anche FRONDE.
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FRONDA e anche FRONDE.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Foglia, come più comunemente si dice: e propriamente, Foglia d'albero, di virgulto, o di pianta che abbia rami.
Dal lat. frons, frondis. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 272: Il frassignuolo è arbore simigliante al frassino nel legno e nelle fronde.
Esempio: Dant. Inf. 13: Non frondi verdi ma di color fosco, Non rami schietti ma nodosi e involti, Non pomi v'eran ma stecchi con tosco.
Esempio: E Dant. Parad. 12: In quella parte, ove surge ad aprire Zeffiro dolce le novelle fronde, Di che si vede Europa rivestire, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 26: L'uso de' mortali è come fronda In ramo, che sen va ed altra viene.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 144: Lo vento non tolle più tosto dall'alto arbore le frondi toccate dal freddo dell'autunno e male fermate.
Esempio: S. Ag. Solil. 31: E non gli è più possibile creare un vermine, che creare un angiolo; nè più possibile stendere una fronde, che il cielo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 31: Non è sterpo nè sasso in questi monti; Non ramo, o fronda verde in queste piagge; Non fior in queste valli, o foglia d'erba;... Che ec.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 3, 21: Ell'era (una fonte) tutta d'alber circundata Di verdi frondi, che facean ombria Ad essa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 33: Il mover de le frondi e di verzure, Che di cerri sentia, d'olmi e di faggi ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 72: Cominciando.... i prati di nuove erbe, e gli arbuscelli A rivestirsi di tenera fronde.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 39, 26: Ed avendosi piene ambe le palme, Quanto potean capir di varie fronde A lauri, a cedri tolte, a olive, a palme, Venne sul mare e le gittò ne l'onde.
Esempio: Car. Eneid. 3, 724: La.... Sibilla.... 'n su le foglie Ripone i fati: in su le foglie, dico, Scrive ciò che prevede.... Tu.... non lasciar di vederla, e d'impetrarne Grazia, che di sua bocca ti risponda, E non con frondi.
Esempio: E Car. Eneid. 4, 685: Stridono i rami [della quercia] e 'l suol di frondi spargesi.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 57: E io fo fede che in questi tempi si son trovate, in mezo d'un bianchissimo marmo, frondi di alberi.
Esempio: Vett. Colt. 72: Sarebbe cagione che non facessero [gli ulivi] molto frutto, nè avessero mai le frondi fresche, nè liete.
Esempio: Bald. Vers. 115: Presti a l'amar, si sazian tosto, E tosto cangian voglia, e son più lievi Che lieve arida fronde.
Esempio: Red. Ditir. 13: Ogni tua vite in ogni tempo muova Nuovi fior, nuovi frutti e nuove frondi.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 106: Un incauto usignuol tra fronda e fronda L'esca ne porta alla sua prole amata.
Esempio: Pindem. Poes. 10: E ripercuoton l'onde Luce più scarsa e mesta, E annerasi ogni fronde Della muta foresta.
Definiz: § I. Ed anche per Foglia di pianta erbacea: ma oggi in tal senso non si userebbe che in poesia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 321: Il dittamo.... per altro nome si chiama frassinella, perocchè ha le sue frondi a modo di frassino.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 422: Si prenda la fronda del cavolo con la sugna del porco pesta, e vi si ponga su.
Esempio: Pallad. Agric. 65: Diventa [la lattuga] più larga, se si pone rada, e se quando ella comincia a producere frondi, si tagli lievemente.
Esempio: E Pallad. Agric. 216: Divelli la rapa, e mozzane le frondi presso alla rapa un mezzo dito.
Esempio: E Pallad. Agric. 219: Di questo mese.... si vuol diveller la gramigna; e dicono i Greci che giammai poi non rinasce nè fronde nè barbe.
Esempio: E Pallad. Agric. 225: E diventano maggiori [le radici], se mozzata lor la fronda, si ricuoprano colla terra spesso.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 230: Il capo [del porro] vi tenete in mano, e manicate le frondi.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. M. 1, 390: Ordinatamente discrisse la forma di ciascuna erba, cioè come fossero fatte le frondi di quelle, come fosser fatte le loro radici, come ec.
Esempio: Rucell. G. Ap. 571: Pasconsi di ginestre e rosmarini,... Di nepitella, e del bel fiore azzurro Che lega in mezzo a le sue frondi il croco.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 765: L'avviticchianti braccia e l'ampie frondi Della crescente zucca.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 794: Come sia di sei frondi in giro cinto, Al cavol tenerel di fimo e d'alga S'avvolga il piede.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 807: Or che in numer medesmo in terra sparte Le novelle sue frondi ha la lattuga.
Esempio: E Alam. L. Colt. 5, 1167: Or quel che nelle barbe e nelle frondi Mille ascose virtù porta, e nel seme,... io dico L'appio salubre, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 317: Con due coltelli poi fa ch'ogni fronda [dell'insalata] Ha l'olio e 'l sal che vuol, tanto la volve.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 566: Nasce questa pianta.... su dalla terra senza alcuna fronde, con un sol germine grosso, come uno sparago, ma rossigno.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 816: Lo smirnio.... corrisponde benissimo al macerone nostro di Toscana, imperocchè questo ha fusto d'apio, molto ramoso; le frondi più larghe, ec.
Esempio: Marchett. Lucrez. 49: E della terra le spezzate zolle Mostrarne erbe diverse, e fronde e biade Minutamente per la terra sparse.
Definiz: § II. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Assai m'amasti, ed avesti bene onde; Che, s'io fossi giù stato, io ti mostrava Di mio amor più oltre che le fronde.
Esempio: E Dant. Parad. 15: O fronda mia, in che io compiacemmi Pure aspettando, io fui la tua radice.
Esempio: E Dant. Parad. 24: E quel Baron che sì di ramo in ramo, Esaminando, già tratto m'avea, Che all'ultime fronde appressavamo, Ricominciò ec.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Le fronde, onde s'infronda tutto l'orto Dell'ortolano eterno, am'io cotanto, Quanto da lui a lor di bene è porto.
Esempio: E Dant. Parad. 27: E come il tempo tenga in cotal testo Le sue radici, e negli altri le fronde, Omai a te puot'esser manifesto.
Esempio: E Dant. Rim. 210: E l'amorosa fronde Di radice di bene altro ben tira.
Esempio: Petr. Rim. 2, 278: Di mie tenere frondi altro lavoro Credea mostrarte.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 246: Senza aver preso, o pigliare, del suo amore fronda o fiore o frutto.
Esempio: E Bocc. Amet. 102: Prendi questa rosa (il suo libro) tra le spine della mia avversità nata.... Nella quale se forse in fronda o altra parte si contenesse alcun difetto, non malizia ma ignoranza n'ha colpa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 450: Per due respetti finge che lo suo terzo avo lo chiamasse sua fronda; prima, perchè era nato di lui come la fronde de l'alboro; poi, perchè come la fronde è adornamento de l'albore, così Dante era adornamento di tutti li suoi passati e descendenti per la sua virtù.
Definiz: § III. E poeticam. per Foglia della corolla d'un fiore. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 292: Ve' come quella [viola] biancheggia ridendo, Ve' come l'altra con purpuree frondi Gode in vedersi piena di rubini.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 595: In mezzo segga Con presenza real, leggiadra e vaga Di purpureo color, di bianco e mista, E di più bel lavor le maggior frondi Tutte intagliate, e si dimostri altera La ierofila.
Definiz: § IV. Prendesi anche, con proprietà latina, per Ramoscello o Virgulto con foglie, fronzuto; volgarmente Frasca. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Vennero appresso lor quattro animali, Coronato ciascun di verde fronda.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Tuttochè il vel che le scendea di testa, Cerchiato dalla fronde di Minerva, Non la lasciasse parer manifesta, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Partorir letizia in su la lieta Delfica deità dovria la fronda Peneia, quando alcun di sè asseta.
Esempio: E Dant. Rim. 144: Ma come fior di fronda, Così della mia mente tien la cima.
Esempio: Petr. Rim. 1, 202: O fronde, onor delle famose fronti, O sola insegna al gemino valore.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 59: L'altra, che stava in piedi, colse frondi, E d'esse una ghirlanda ne facea.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 72: Tutte vestite eran di verdi gonne, E coronate di frondi novelle.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 14, 4: D'un altra fronde v'orna anco la chioma L'aver serbato il suo Fabrizio a Roma (qui figuratam.).
Esempio: Domen. Plin. 475: L'esercito di Cornelio Cosso consolo, nella guerra de' Sanniti coronò di corona di frondi Publio Decio padre.
Esempio: Soder. Agric. 122: Tutti quelli [arbori] che servono per legare, vogliono si taglino sul far della luna.... Varrone vuol che il salcio si tagli fra l'equinozio e la nascita delle Virgilie.... Ne' paesi freddi è di mestieri anticipare, e massime alle fronde di ciriegio, pioppo, albero, olmo e quercia, che a quest'uso s'hanno a buon'otta a riporre.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 138: In que' tempi nei giuochi Isthmii, come oggi ne' Nemei, era il pregio di vittoria la corona d'appio, e non ha guari che negl'Isthmii incominciarono ad usare la fronde del pino.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 239: Non infamerà nè pur la sua porta colle frondi di lauro un cristiano, che sa quanti dei alle porte ha il diavolo affisso.
Definiz: § V. Ed anche per Ramo vestito di foglie. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Li duo poeti all'albor s'appressaro; Ed una voce per entro le fronde Gridò, ec.
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 50: Cristo maledisse lo fico, il quale aveva frondi e foglie, e non frutti.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 3: Gli accoglie il rio nell'alto seno, e l'onda Soavemente in su gli spinge e porta, Come suole innalzar leggiera fronda, La qual da vïolenza in giù fu torta; E poi gli espon sovra la molle sponda.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 17: Ecco tra fronde e fronde il guardo avante Penetra, e vede, o pargli di vedere, Vede pur certo, ec.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 26: L'albero si fa egli da sè le sue frondi e le sue foglie, senza aspettarle dall'agricoltore.
Definiz: § VI. E poeticam. per L'albero stesso, vestito di rami e di foglie. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 34: Qual pargoletta o damma o caprïola, Che tra le fronde del natio boschetto Alla madre veduta abbia la gola Stringer dal pardo, e aprirle 'l fianco o 'l petto, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 7: E sì ratto ne va per quelle fronde, Che saria tardo a seguitarlo il vento.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 11: Legò il destrier tra le più spesse fronde.
Esempio: Bemb. Rim. 35: Verdeggi a l'Appennin la fronte e 'l petto D'odorate felici arabe fronde; Corra latte il Metauro, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 11: E quasi par che boscareccio coro Fra quegli antri si celi e in quelle fronde.
Definiz: § VII. Fronda, nel numero singolare e in senso collettivo, prendesi per Tutte insieme le foglie o i rami di una pianta o delle piante. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Mentre che gli occhi per la fronda verde Ficcava io così, come far suole Chi dietro all'uccellin sua vita perde, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 32: Vedi lei sotto la fronda Nuova sedersi in su la sua radice.
Esempio: Pallad. Agric. 245: La vite nella quale il frutto s'infracida per troppo omore, si vuol dalle latora spampanare XXX dì anzi la vendemmia; e solamente quella fronde le lascia la quale è di sopra, per difendere da troppo caldo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 790: Sotto la fronda Nuova; cioè li rami dell'arbaro, che di nuovo s'era rivestito de le frondi e de' fiori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 30: Il non aver saputo che s'asconda Sotto ruvida scorza umano spirto, M'ha lasciato turbar la bella fronda, E far ingiuria al tuo vivace mirto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 77: Come negli animali l'ossa, i nervi, la cotica, le viscere ed i peli si ritrovano, e le fibre e le vene son parti similari; così negli sterpi lo sono il legno, la radice, la corteccia, la fronda.
Definiz: § VIII. E poeticam. trovasi per Bosco. –
Esempio: Dant. Inf. 29: E tranne la brigata, in che disperse Caccia d'Ascian la vigna e la gran fronda.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 754: Cioè nella qual brigata spendereccia consumòe, Caccia d'Ascian la vigna; questo dice, perchè questo Caccia avea una grande e bella vigna ad Asciano in quel di Siena, e la gran fronda; cioè lo gran terreno ch'elli avea ancora per seminare, o li grandi boschi ch'elli avea, parlando retoricamente.
Definiz: § IX. Trovasi detto di pianta erbacea per Gambo, Fusto. –
Esempio: Pallad. Agric. 255: La tenera pianta [della malva] traspiantando meglio s'appicca, che la dura; la qual diventa inferma: ed acciocchè non tosto cresca in fronde, vuolsi mettere in mezzo delle foglie sul cesto una petrella ovver ghiova. (Il lat. ha: ne cito erigantur in caulem.)
Definiz: § X. Non essere una fronda di porro. –
V. Porro.