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1) Dizion. 5° Ed. .
FURIA.
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FURIA.
Definiz: Sost. femm. Perturbazione di mente, cagionata da ira o da altra passione, per la quale l'uomo si abbandona ad atti violenti, o disordinati, o anche semplicemente sconsigliati.
Dal lat. furia. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 295: I vostri rammarichii, più da furia che da ragione incitati,... dannano Gisippo.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 254: Furia tanto è quanto perturbazione di mente.
Esempio: Diviz. Calandr. 1, 1: Fulvia è ora in passione ed in furia tale, che quiete alcuna non trova, ed ora ricorre a maliastre, ad incantatrici ed a nigromanti, che ricuperare le faccino l'amante suo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 6: Spinto da l'ira e da la furia rea, Con voce orrenda il cavallier richiama.
Esempio: Car. Eneid. 2, 409: E pur, da furia spinti, Ciechi e sordi che fummo, i nostri danni Ci procurammo.
Definiz: § I. Si usò per Manía, Frenesia. –
Esempio: Senec. Declam. 66: Aveva un suo figliuolo, il quale era infermo d'infermità di furia, e quasi di pazzia, e quando questa furia il pigliava, si stracciava ec.
Definiz: § II. E parlandosi di animali, vale Furore. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 8: Sciolto che fu il Pagan con leggier salto Da l'ostinata furia di Baiardo, Si vide cominciar ben degno assalto, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 161: Per questo bisognava andar con molto risguardo, nè prima che il tempo fosse ben chiaro, e il sole levato: imperocchè la furia di quelle crudeli bestie più si fa pigra per la molta luce.
Esempio: Soder. Anim. domest. 5: Alcuni scrivano che bucate le corna [del montone] da banda a banda con un succhiello, si mitighi lor questa violente lor furia e s'ammansino.
Definiz: § III. E figuratam., per Atto di furia, d'ira, di furore. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 12: Non voglio mancare di dirvi, che v'abbiate cura, in su certe furie e collere, di non dire parole, ec.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 9: A colui che tremava di spavento D'aver tra quelle furie a restar morto, Gli date quel che vuole.
Definiz: § IV. E per Impetuosa veemenza, Impeto furibondo, Furore; detto più spesso di assalitori e di combattenti. –
Esempio: Dant. Purg. 18: E quale Ismeno già vide ed Asopo, Lungo di sè di notte furia e calca, Pur che i Teban di Bacco avesser uopo; Tale ec.
Esempio: Vill. G. 836: Per levar sospetto al popolo, e fuggire la furia, se n'andarono in contado.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 89: Quello che me lo fa credere è, che io veggo questo re d'Inghilterra con tanta furia, con tanto esercito, con tanta voglia di sbarbitolarlo, come dicono i Sanesi, non avere ancora preso Tarroana.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 394: L'imperatore, poi che molte ore in battaglia ebbe sostenuto una gran furia de' nimici, si ritirò nelli alloggiamenti.
Esempio: Car. Eneid. 2, 73: Con gran caterva e con gran furia Da la ròcca discese, e di lontano Gridò Laocoonte: O ciechi, o folli, o sfortunati!
Esempio: Nard. Stor. 1, 270: E però furon necessitati di servirsi di trecento o quattrocento balestrieri a cavallo da Mantova e da Ferrara e da Bologna, per opporgli coll'altre genti d'arme alla furia di costoro, e in questo mezzo pigliar qualche forma d'accordo con essi.
Esempio: Cellin. Vit. 145: Disse.... che io facessi tutto il mio potere di scampar questa prima furia [del papa], e che io non mi fidassi in nessuna casa di Roma.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 40: Nè fu.... mai.... furia eguale a quella, ond'all'assalto Quinci Tancredi, e quindi Argante venne.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 30: Con incredibile furia si gettarono addosso ai cinquemila.
Esempio: Capp. Lez. 248: Ma la vicinità de' barbari dell'Oriente nocque in ogni tempo a quelle città: prima la furia degli Sciti, poi la grandezza de' Lidi si opposero all'incremento loro.
Definiz: § V. Pure per Veemenza, Impeto, Furore, detto di animali. –
Esempio: Segner. Pred. 504: Una vigna sterpata con furia orribile dalle zanne di cignali feroci.
Definiz: § VI. E in modo poetico, e con senso più determinato, Impeto, Foga, di cavalli, di veicoli, e simili, correnti. –
Esempio: Parin. Poes. 222: Me spinto nella iniqua Stagione, infermo il piede, Tra il fango e tra l'obliqua Furia de' carri, la città gir vede.
Esempio: Manz. Poes. 106: E dietro a lui la furia De' corridor fumanti.
Definiz: § VII. Pure per Veemenza, Impeto, Furore, detto figuratam. di cose. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 88: Nè il disco con tal furia al cielo aspira Quando al fin del girar la fromba il tira.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 56: Si vedrà l'argento risalire con grandissima furia.
Esempio: Manz. Poes. 951: E fattol duce e salvator de' sui, Degli avari ladron sul capo reo L'ardua furia soffiò dell'onde rosse.
Definiz: § VIII. E altresì figuratam. detto di atti, passioni, facoltà morali, animo, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 110: Arde la infelice Dido; per tutta la città si va isvagando piena della furia dell'amore.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 103: Oimè, oimè! che male è questo? che la furia ed ebrietà del peccato dia tanta fortezza a' rei?
Esempio: Bocc. Laber. 52: La rabbiosa furia della carnale concupiscenza con la astinenzia mirabile.... vinsero.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 109: E già si vedevan l'insegne, quando Fois, incitato da la fatal furia della non regolata forteza sua, comandò che si volgesser le bandiere contra' nimici.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 21: Terribile il Pagan più che mai soglia, Tutte le furie sue desta e raguna.
Esempio: Red. Lett. 3, 193: Scatenatesi le furie dell'animo mio biliosissimo, detti di mano ad un pezzo di bastone.
Esempio: Capp. Longob. 87: Non credo per verità che, dopo cessate le prime furie della invasione, i Longobardi si comportassero molto aspramente con gl'Italiani.
Definiz: § IX. Vale anche Burrasca, Procella; ma non è di uso comune. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 122: Aveva paura grandissima delle saette, e quando e' tonava straordinariamente, si inviluppava nel mantello, e serrato le finestre e l'uscio della camera, si recava in un cantone fin che passasse la furia.
Definiz: § X. Quindi figuratam. è presa per Fiera malattia; che oggi comunemente diciamo Burrasca. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 151: O povera fanciulla! e' me n'incresce, Chè l'era una bellezza; pur ell'è Giovane, e campon di gran furie e' giovani.
Definiz: § XI. E per Ardore grande, Sollecita cura, e più che altro di molte persone e in un medesimo tempo, di avere o procacciarsi prestamente checchessia. –
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 157: Dove il Papa va, sempre è caro di danari, per la gran quantità vi s'ha a pagare d'ogni parte; e d'onde parte, sempre lascia sulla partita carestia; imperocchè il forte de' cherici ch'hanno i danari in sui banchi, gli vogliono contanti per portargli con loro; e i banchi gli fanno cambiare, e conviengli per forza loro pigliare a cambio; ma passato quella furia, usa larghezza.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 61: Quanto disegni tu poi che la stia (una fanciulla travestita) Qui in cotesto modo?... T. La ci starà sin tanto Che passi questa furia e questa pressa Della Franzese.
Definiz: § XII. E per Moltitudine di persone accorrenti, Concorso di persone, Calca; ma in tal senso è di raro uso. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 111: Tanta fu la furia de' prelati forestieri e degli ambasciadori, che per allora non poterono parlargli.
Esempio: Franc. Son. 34: O me! misericordia! o! a' lioni; Ecco la furia; dianla qua pe' chiassi.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 309: Il quale [segretario dell'Accademia] con una furia grandissima di medici, d'umanisti, e di libri scritti in gramatica, vi fate venire innanzi all'esamine (qui figuratam.).
Definiz: § XIII. E figuratam. detto di faccende, lavori e simili, vale Moltiplicità di essi in un medesimo tempo, da sbrigarsi sollecitamente. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 339: Ecco poi tornata finalmente l'abbondanza...: rinasce la furia de' lavori: i padroni fanno a gara per aver degli operai milanesi.
Definiz: § XIV. E parlandosi di cose, si usò per Quantità, Copia, e propriamente continuata, non interrotta. –
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 29: Sconciamente rispondendo, li salutarono con una buona furia d'archibugiate.
Esempio: Arrighett. N. Cical. III, 1, 107: Hanno incettato una sì gran furia di poponi, che ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 229: Benchè tra la grandissima furia di cannonate e di fuochi artificiati una parte vi perisse, e l'altra tornasse addietro, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 49: A cena.... Si fece una gran furia di frittate.
Esempio: Not. Malm. 2, 720: Una gran furia di frittate. Frittate in quantità, Una gran quantità di frittate.
Definiz: § XV. Furia usasi anche comunemente per Fretta grande. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 38: La pazzia dello edificare di Nerone, e la furia di recare a fine le opere smisurate, non è lodata da ognuno.
Esempio: Grazz. Pros. 156: Per la paura e per la furia del correre, non poteva raccor l'alito nè esprimer parola.
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 2: Oh oh! che furia È questa?... Dunque è impossibile Indugiar qualche giorno?
Esempio: Cecch. Diss. 4, 10: O maledetta sia tanta furia!
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 223: A compire il senso, non finito bene per furia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 33: V'andò, con la lieta furia d'un uomo di vent'anni, che deve in quel giorno sposare quella che ama.
Definiz: § XVI. E detto figuratam., e per modo di rimprovero, a persona, che mostri gran premura di vedere checchessia fatto o compiuto assai presto. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 272: Intanto aspettatemi Lì dopo il canto. C. Sì, ma ricordatevi Di tornar tosto. B. Uh! tosto! tosto! furia.
Definiz: § XVII. Furia, è nome generico di Ciascuna di quelle tre deità infernali mitologiche, che i poeti finsero figlie dell'Acheronte e della Notte, e rappresentarono con serpi nelle chiome e con la mano armata di face e di flagello, come deputate a suscitare i mali e a punire i malvagj. –
Esempio: Dant. Inf. 9: In un punto furon dritte ratto Tre furie infernal di sangue tinte, Che membra femminili aveano, ed atto; E con idre verdissime eran cinte: Serpentelli e ceraste avean per crine, Onde le fiere tempie eran avvinte.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 16: Per tutta la terra regna la crudele furia infernale.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 254: Per comune vocabolo le chiama furie, perch'elle fanno perturbare la mente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 57: Ed era divenuto un nuovo Oreste, Poi che la madre uccise e il sacro Egisto, E che l'ultrice Furie ebbe moleste.
Esempio: Bern. Orl. 48, 7: A braccia aperte andava, e scapigliata, Com'una Furia, o un'anima dannata.
Esempio: Adim. A. Pind. 48: Erinni sono le tre furie infernali,... altrimenti dette Eumenidi, stimate da' gentili essere non meno suscitatrici, che punitrici d'ogni male.
Esempio: Red. Ditir. 10: Giù nel Tartaro, Giù nell'Erebo, L'empie Belidi l'inventarono (il caffè), E Tesifone e l'altre Furie A Proserpina il ministrarono.
Esempio: Salvin. Eneid. 7, 583: Ed una gran voragin d'Acheronte Scoppiato, pestilenti apre le fauci; Nelle quali la Furïa nascosta, Odioso nume, e terra e ciel fea lieve.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 11, 970: E poi che molto si lagnò co i Numi, Col talamo nefando e colle Furie Degli empj figli, e del primier consorte Con l'ombra, ec.
Definiz: § XVII. E per estensione, detto di Qualsivoglia essere infernale o diabolico, o di qualche Cattivo genio immaginario. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 328: Del consiglio ch'ebbe Satanas colle furie infernali.
Esempio: E Giamb. Tratt. mor. 329: Ragunò tutti i demonj e le furie infernali, e pigliò consiglio da loro.
Esempio: Vai Rim. 1: Qual furia o satanasso Godè di tormentarti in questa guisa?
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 41: A mille a mille se le presentavano ogni momento alla vista furie crudeli.
Esempio: Mont. Poes. 2, 188: Quando su le dure opre mortali Stende il velo la notte, alto s'estolle Su le nubi la Furia, e con lugubre Lungo ululato orrendamente grida: Bonaparte.
Definiz: § XIX. E per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 47: Se per dritto costei moglie s'appella, Più che furia infernal crudele e fella.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 7: Chi monta su le case, e chi sui templi (Poi che non son sicuri olmi nè salci), Onde l'orrenda furia si contempli, Ch'a pugni, ad urti, a morsi, a graffj, a calci, Cavalli e buoi rompe, fracassa e strugge.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 58: Nova Furia co' serpi e con la face Tanto t'agiterò, quanto t'amai.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Vi vo' dir questa; un giorno il primo buffo Per un'inezia, perchè un verso sbaglia, Parve una furia, e presomi pel ciuffo, Il capo mi sbacchiò nella muraglia.
Definiz: § XX. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 935: Elena,... origine e cagione Di tanti mali, e che fu d'Ilio e d'Argo Furia comune.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 545: Oreste intanto.... Da l'amore infiammato e da le faci De le furie materne, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 77: Vivrò fra i miei tormenti e fra le cure, Mie giuste furie, forsennato, errante.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 281: Parendomi bastevole quella [pena] ch'egli pativa per le furie de la sua conscienza.
Definiz: § XXI. Pur figuratam., dicesi di Persona, e più spesso di Donna, infuriata, o grandemente furiosa, o che soglia tormentare altrui spietatamente. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 173: Or dimmi tu se ha senno, oppur delira, Uom che si doni.... A questa furia.
Esempio: Fag. Comm. 6, 241: Gli rimando il ritratto, che non mi serve ad altro che a rimirare una furia crudele, che sotto angeliche sembianze ebbe cuor di tradirmi.
Esempio: Maff. Merop. 8, 1: D'altra parte non è sprezzabil rischio L'avvicinarsi quella furia.
Esempio: E Maff. Merop. 4, 7: O Dei, o Dei soccorso, Pur ancor questa furia!
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: E seguitano quasi una mezz'ora Quelle due furie a stare al tu per tu.
Definiz: § XXII. Le furie di Oreste; dicesi in modo proverbiale e scherzevole, a Quegli atti d'ira o di escandescenza, ai quali alcuno è solito di lasciarsi andare per motivi anche leggieri.
Definiz: § XXIII. A furia, posto avverbialm., vale Furiosamente, Con impeto, Precipitosamente; ed altresì Frettolosamente, Con gran rapidità. –
Esempio: Vill. G. 253: Avvenne, come piacque a Dio, che 'l prenze, figliuolo del re Carlo,... con tutta sua baronìa,... a furia, sanza ordine o provvedimento, montarono in galee.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 305: El romore e la fretta era grande per la città di Fortibero: e uscirono della terra armati a furia dietro a Pinabello e' due suoi figliuoli.
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 84: Carlo n'andò collo esercito a furia, Per vendicar del suo Cristo la ingiuria.
Esempio: Bern. Orl. 62, 56: Mossesi a furia, e la sua mazza afferra.
Esempio: Varch. Stor. 2, 393: Corsi a furia in sulla piazza di Santa Croce, gridavano: Sacco, Sacco.
Esempio: Bellin. Vit. 178: Ed io ogni dì peggioravo a furia.
Esempio: Dav. Tac. 2, 126: Fabbricò galee a furia.
Esempio: Fag. Rim. 4, 82: E di tutto è cagione la penuria De' negozj, e viepiù de' litiganti, Che a pagare non più corrono a furia.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 327: Come due usciti di prigione, ci demmo a correre a furia ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 128: Dieci casse però di carta che arrivarono dopo, furon dal popolo pigliate a furia ed arse.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 26: Avrebbe potuto Esnitz.... sicuramente lasciarne (delle truppe leggieri) una piccola parte contro questa consolare guardia, e gittarsi con l'altra a furia dietro le cedenti squadre di Francia.
Definiz: § XXIV. E A gran furia, vale Molto furiosamente, o impetuosamente, ed altresì Molto frettolosamente. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 41: L'abbadessa, se 'l saprane, Fati [ti fa] a gran furia cacciare.
Esempio: Bern. Orl. 38, 42: Trasse la sedia forte contra 'l fiato Che dalla porta a gran furia rimbomba.
Esempio: E Bern. Orl. 59, 6: Di qua, di là, le lance e le bandiere L'una ver l'altra a gran furia ne vanno.
Esempio: Cellin. Vit. 140: Il fanciullo.... disse che se ne cominciavano andare a gran furia.
Definiz: § XXV. A furia, figuratam., e per lo più dipendente dal verbo Correre a furia, usato così in modo assoluto, come con compimento, vale Senza dar tempo alla riflessione, Senz'alcuna ponderazione, Con fretta inconsulta, Inconsideratamente. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 218: Chi va con pensato, fa alle volte meglio che chi corre a furia.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 33: Chi corre a furia, tende rete al vento.
Esempio: Ar. Comm. 2, 409: Udite, Abbondio, Per vostra fede, e non correte a furia; Informiamoci meglio.
Esempio: Bin. Lett. 280: Con la S. V., che sa quanto io peso insino a un grano, non ho voluto correre a furia, ma ec.
Esempio: Ross. P. Sveton. 55: Sollecita con tardezza e maturità, perciò che migliore è il capitano che va al sicuro, che quello che corre a furia.
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 3, 13: E' non son passi da saltargli a furia, Perchè nell'uno e l'altro stato sono E de' contenti, e de' travagli assai.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 25: Se al cimento, dic'ella, del duello A furia corsi, or fuggolo qual peste.
Esempio: Magal. Lett. At. 302: Mi darete anche licenza, che io non corra così a furia a crederlo.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 94: Fa altresì conoscere che non così tosto si dee correre a furia a creder vere tutte le operazioni miracolose.
Esempio: Targ. Asfiss. 46: Non si corra a furia a seppellire coloro che sembrino morti repentinamente e senza precedente malattia.
Definiz: § XXVI. E per In gran copia, e quasi senza intermissione. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 236: E così datisi... tutti all'avarizia, non si vergognarono di pigliar da ciascuno regali a furia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 219: L'entrata degli Spagnuoli in Ciolula fu come in Tlascala: innumerabil concorso di gente che difficultava il passo; romorose acclamazioni; donne che gettavano e distribuivano mazzetti di fiori; Cazichi e Sacerdoti con inchini e profumi a furia; varietà d'istrumenti, ec.
Definiz: § XXVII. A furia di ferite, di percosse, d'ingiurie, e simili, e talvolta anche a furia di far checchessia, vale Per mezzo, In virtù, di ciò che è espresso dal compimento, dato o fatto ripetutamente, o in copia, e con violenza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 110: Tornano i Saracin giù ne le fosse A furia di ferite e di percosse.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 234: A furia d'archibugiate cominciando la scaramuccia, fu cagione che ec.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 50: Però, senza più dirglielo di nuovo, Le manda fuori a furia di spintoni.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 104: Qual giovamento può portare a' fanciulli il far prender loro, a furia di ceffate e di strapazzi, una piccola porzioncella o di olio controveleni, o di triaca?
Esempio: E Red. Poes. 240: Vo' ridurti a furia di ceffate Per la disperazione a farti frate.
Esempio: E Red. Lett. 3, 193: Lo minacciai fieramente di rompergli la testa a furia di bastonate.
Esempio: Not. Malm. 1, 276: A furia di spintoni. Con quantità grande e spessa di spinte; chè tale è la forza della parola furia in questi termini.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 273: Ora, mormorava un'altro, ogni scalzacane vorrà dir la sua; e a furia di metter carne a fuoco, non s'avrà il pane a buon mercato.
Definiz: § XXVIII. E A furia di popolo, vale Con impeto e con violenza di moltitudine; e usasi specialmente parlando di cacciate, gastighi, e simili, tumultuarj. –
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 6: Furono finalmente gli Uberti con tutti i loro seguaci rotti dal popolo,... cacciati dalla città, come si dice, a furia di popolo, e forzati a ritirarsi a Siena.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 109: Non sapete voi come, nel Levitico, volea Dio che i bestemmiatori morissero lapidati a furia di popolo?
Definiz: § XXIX. Di furia, posto avverbialm., vale Con gran fretta, Frettolosamente. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 1055: Chetamente Sciolte le funi a remigar ne demmo Più che di furia.
Definiz: § XXX. Usasi anche a modo di aggiunto di lavoro, o di un dato lavoro, a significare Che è da farsi, o da terminarsi, con la maggior sollecitudine possibile.
Definiz: § XXXI. In caccia e in furia, e anche In furia e in caccia. –
V. Caccia, § XVI.
Definiz: § XXXII. In fretta e in furia, e talora Con gran fretta e furia. –
V. Fretta, § XIII.
Definiz: § XXXIII. In furia, posto avverbialm., vale Frettolosamente, Con gran prestezza, Velocemente, ed anche Con veemenza, Con impeto. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 102: E vedendolo un suo vicino antico e discreto monaco andare in furia, andògli dietro.
Esempio: Cellin. Vit. 122: Aveva due torce innanzi, ed andava in furia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 385: Il qual fatto, venuto agli orecchi di Pericle, lo fe' stupire, correr là in furia, e pregare Anassagora con ogni affetto a mutar pensiero.
Esempio: Pindem. Poes. 137: Sole sei tu, che raggi ardenti e forti Scocca in furia dall'alto.
Definiz: § XXXIV. Usato a modo di aggiunto, e detto di persone, vale Agitato da furia, Mosso a furore, Infuriato. –
Esempio: Giust. Vers. 295: Popoli in furia, e principi gelosi Son del nostro edifizio il doppio perno.
Definiz: § XXXV. E detto di atti, vale Inconsiderato, Precipitoso. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 33: Il principio di guerra è in nostre mani, Ma fortuna per sè riserba il fine: Però i partiti in furia son mal sani.
Definiz: § XXXVI. Andare in furia, o sulle furie, vale Infuriarsi. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 210: Prega [Armida] affettuosissimamente, ch'almen le sia concesso di seguirlo. L'è data cortese ripulsa. Va in furia. Tramortisce. Rinaldo si parte.
Definiz: § XXXVII. Avere le furie, o Essere sulle furie, dicesi familiarmente per Avere molte faccende da dovere sbrigare, o lavori da dover terminare, sollecitamente.
Definiz: § XXXVIII. Dare nelle furie, vale Abbandonarsi a parole o atti violenti, per impeto d'ira, di furore. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 24: Ma quando gli sovvien ch'era figliuola Del re d'Egitto, e adora Macometto, Dà nelle furie, e strappa le lenzuola.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 50: Anzi per questi medicamenti l'ambizioso si fa peggiore,... e più fieramente si sdegna, e s'indura, e dà nelle furie, e dice male.
Definiz: § XXXIX. Entrare in furia, Levarsi, in furia, valgono Commuoversi fortemente ad ira, Infuriarsi, Divenire furibondo. –
Esempio: Vill. G. 799: Per ingiurie ricevute da certi grandi si levò in furia il popolo minuto d'Ancona, e si levò a romore, e assaliro i nobili e grandi di lor città.
Esempio: Cellin. Vit. 132: In prima fece segno di voler entrare in furia, appresso si sforzò di ridere.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 151: Senza dubbio veruno, se avverrà che entriate in furia, n'acquisterete l'ignominia di coloro che resteranno superati.
Definiz: § XL. Essere in furia, o in sulle furie, vale Esser infuriato, Esser pieno di furore, o, parlandosi di persona, anche Esser pieno d'ira. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Vid'io lo Minotauro far cotale. E quegli accorto gridò: Corri al varco; Mentre ch'è in furia, è buon che tu ti cale.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 125: Ei non si deve ridurre a negoziar con Ercole, mentre è imbizzarrito, e su le furie.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 68: Ed ei, ch'è in sulle furie, non vi bada; Chè insin ch'ei non si sfoga, non ha posa.
Esempio: Not. Malm. 2, 595: È in sulle furie. È colmo d'ira.
Definiz: § XLI. Esserci in una data bottega le furie, dicesi familiarmente per Esservi molta quantità di persone, accorse a comprare, e che vogliono essere sbrigate presto. E per estensione, Esserci in un dato ufficio, o in una data casa, le furie, vale Esserci, per occasioni per lo più straordinarie, molti affari, o molte faccende, da sbrigare in tempo ristretto.
Definiz: § XLII. Fare furia addosso a uno, vale Avventarsi, Gettarsi, furiosamente sopra a quello; ma è maniera non comune. –
Esempio: Caran. Polien. Strat. 65: Il quale, avendo pochi soldati, diede loro certe fiaccole accese, e commandò che facessero furia addosso a' nemici.
Definiz: § XLIII. Lasciar passar la furia, vale Lasciare che il furore cessi, o che le passioni si acquietino, e sia dato luogo alla ragione. –
Esempio: Acc. Lett. 196: Non dubitare, tu avrai grazia: lascia passare questa furia, e attendiamo a trarti di qui, perchè troppo è grande il pericolo.
Definiz: § XLIV. Levarsi in furia. – V. il § XXXIX.
Definiz: § XLV. Montare sulle furie, o, con più grave senso, su tutte le furie, vale Infuriarsi, Divenir furibondo, ed altresì Esser preso da furia, Divenir furioso. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 156: La quale, come più tosto ebbe sentita la trista novella, montata in sulle furie, messasi a correre alla impazzata per le popolose piazze e per le diserte campagne, ec.
Definiz: § XLVI. Rivolgere alcuno in furia, vale poeticam. Farlo divenire furioso, furibondo. –
Esempio: Car. Eneid. 7, 525: Era allor la regina.... Afflitta e conturbata, quando Aletto, Per rivolgerla in furia,... Da' suoi cerulei crini un angue in seno Le avventò.