Lessicografia della Crusca in rete

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PREGIO
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PREGIO.
Definiz: Stima, e Riputazione, in che si tengono le cose. Lat. aestimatio. Gr. τίμημα.
Esempio: Dan. Purg. 7. O pregio eterno del luogo, ond'i' fui.
Esempio: E Dan. Par. 16. Ciascun, che della bella insegna porta Del gran barone, il cui nome, il cui pregio La festa di Tommaso riconforta.
Esempio: E Dan. rim. 27. Non penso tanto a mia propietate, Quanto a colei, che m'ha 'n sua potestate, Che 'l so, perchè sua cosa in pregio monti.
Esempio: Petr. canz. 18. 7. Io per me son quasi un terreno asciutto Colto da voi, e 'l pregio è vostro in tutto.
Esempio: E Petr. 36. 1. E dispregiar di quel, ch'a molti è 'n pregio.
Esempio: E Petr. son. 83. Però mi dice 'l cor, ch'io 'n carte scriva Cosa, onde 'l vostro nome in pregio saglia.
Esempio: Tes. Br. 7. 31. Conta pregio d'altrui, e di te no.
Definiz: §. I. Pregio, per Valuta, Prezzo. Lat. precium.
Esempio: Bocc. nov. 14. 16. Trovò se avere tante, e sì fatte pietre, che a convenevole pregio vendendole, ed ancor meno, egli era il doppio più ricco, che quando partito s'era.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 47. Perchè dal canto mio queste cose non si pagano con sì bassi pregi.
Definiz: §. II. Meritare il pregio, Portare il pregio, e simili, vagliono Metter conto, Tornar conto.
Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 1. Non fa opera, che meriti il pregio, ma non perde anco la fatica.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 215. Il resto son terra asciutta, o massi da non potersi rompere, o non portare il pregio della fatica intollerabile (il T. Lat. ha: intolerandus labor, nec satis caussae)
Esempio: Car. lett. 1. 29. E' non portava il pregio, che voi vi rompeste il sonno per rispondere a me.