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DONO.
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DONO.
Definiz: Sost. masc. Ciò che si dà altrui volontariamente, senza esigerne prezzo o ricompensa o restituzione; La cosa donata, Regalo, Presente.
Dal lat. donum. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 168: Il Saladino poi interamente il sodisfece: ed oltre a ciò, gli donò grandissimi doni.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 14: Non riguardate al dono, ma alla fede.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 105: Un destrier, quale Sia convenevol dono a un Signor tale.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 56: Che d'ampli doni onorar fece il messo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 92: Accomiatò lor poscia in dolci e grate Maniere, e gli onorò di doni eletti. Ricchissimo ad Alete un elmo diede;... Ebbe Argante una spada.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 51: Non le solite sue [armi], ma dal Re sono Dategli queste, e prezïoso è il dono.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 371: Ma sì ti chero un dono, D'andarti a quella per cui sono spento.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Di spezial grazia vi chieggio un dono,... il quale è questo: che io a questa legge non sia costretto di dover, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 72: Ma se vi aggiugni di tua grazia il dono, Nostra ragion fia ragguagliata e concia.
Esempio: Cas. Pros. 2, 7: Dalla quale so che è confermato e aiutato il molto favore che S. M. Cristianissima s'è degnata farmi nel dono della pensione.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 26: Turchi, Persi, Antiochia (illustre suono, E di nome magnifico e di cose), Opre nostre non già, ma del ciel dono Furo.
Esempio: E Tass. Gerus. 1, 27: Ah non sia alcun, per Dio, che sì graditi Doni in uso sì reo perda e diffonda.
Esempio: Dav. Tac. 2, 7: Le Gallie, oltre alla ricordanza di Vindice, ci erano obbligate per lo nuovo dono della cittadinanza romana, e tributo alleggerito.
Esempio: Pindem. Poes. 117: E se al più duro e più difficil tempo Io non dispiacqui a me, fu sol tuo dono.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 316: Se questo dono Io dimentico, e te, l'arte m'opprima Onde tu mi soccorri.
Definiz: § II. E ironicam.
Esempio: Dant. Parad. 2: Troppo sarebbe larga la bigoncia Che ricevesse il sangue ferrarese..., Che donerà questo prete cortese Per mostrarsi di parte; e cotai doni Conformi fieno al viver del paese.
Definiz: § III. Dono, dicesi figuratam. per Dote fisica o morale, Bene che si ha da Dio, dalla natura, dall'età, dalla fortuna, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 94: A bene esercitar la caritate Lo don di sapienzia c'è dato.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 267: Ai più cari si danno le migliori cose; e però quando Iddio le ti dà, conoscile di grande dono, e che ti vuole esaltare.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 1: Dal quale [Dio] è ogni dato ottimo e ogni dono perfetto.
Esempio: Dant. Parad. 5: Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato ec.
Esempio: E Dant. Conv. 385: Questo è quel dono che Salomone, veggendosi al governo del popolo essere posto, chiese a Dio, siccome nel terzo libro delli Regi è scritto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 42: Mi nuoce, ahimè! ch'io son giovane, e sono Tenuta bella, o sia vero o bugia. Già non ringrazio il ciel di questo dono.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 27: La bella Armida di sua forma altera E de' doni del sesso e dell'etate, L'impresa prende.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: Non impiegavano [gli uomini] questi doni di natura in azione buona o giovevole, ma godevano dell'insolenza e dell'oltraggio.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 13, 3: Ecco ciò che vuole il Signore, qual or t'impone che lasci da te trascorrere, a pro d'altrui, tutti quei doni c'hai ricevuti dal cielo.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 320: Italia, Italia, o tu cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 4, 226: Dono di Dio son le sostanze che avete, dono la sanità, l'ingegno, la sapienza, il credito, e il grado che tenete nel popolo.
Esempio: Capp. Lez. 236: Questo privilegio non è già dono del caso.
Esempio: E Capp. Econ. 343: E qui ha luogo riflettere.... quanto essa [agricoltura] abbia maggior prontezza e facilità di moltiplicare i prodotti.... Doni immediati della natura, essi corrispondono largamente, quasi alla volontà sola dell'uomo.
Definiz: § IV. Doni dello Spirito Santo, diconsi nel linguaggio dei Teologi certe attitudini sovrannaturali che Dio infonde nell'anima del Cristiano mediante il sacramento della Cresima per renderlo docile alle ispirazioni della Grazia. –
Esempio: Dant. Conv. 356: E perocchè da ineffabile carità vengono questi doni, e la divina carità sia appropriata allo Spirito Santo, quindi è che chiamati sono Doni di Spirito Santo; li quali, secondochè li distingue Isaia profeta, sono sette, cioè: Sapienzia, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 13, 2: Questi fiumi d'acqua viva, di cui qui parlasi, sono i doni dello Spirito Santo.
Definiz: § V. Quindi volgarmente e in ischerzo, Avere l'ottavo dono dello Spirito Santo, dicesi di chi non capisce nulla o assai poco.
Definiz: § VI. Dono, si usò altresì per Tributo. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 48: Firenze fece [Carlo Magno] libera d'osti e di cavalcate, di dazj e di doni reali, e di personale gravezza, e dielle mero e misto imperio.
Definiz: § VII. E Doni, si disse altresì per Il corredo della sposa, che più spesso fu detto Donora. –
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 14: Che neuna femina.... dea,... quando ella n'andrae a marito, in doni o per doni,... oltre la valuta o la stima di L fiorini d'oro tra tutti cotali doni, tra li quali si compitino panni lini ed altre cose;... le quali cose le donne sono usate di portare quando di novello ne vanno al suo marito: compitando eziamdio in questi cotali doni la stima de' forzieri che portano, ec.
Definiz: § VIII. Dono di tempo, maniera usata in antico a significare una delle forme dell'usura. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 82: Hanno battezzata l'usura in diversi nomi; come dono di tempo, merito, interesso, cambio, civanza, baroccolo, ritrangola, e molti altri nomi.
Definiz: § IX. In dono, e talora anche Per dono, coi verbi Avere in dono o per dono, Dare in dono o per dono, Offrire in dono o per dono, Chiedere in dono o per dono, Ricevere in dono o per dono, e simili, vale Come dono. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 126: Tutte terre e ville, le quali il detto Re per sua battaglia avea conquistate, gli diede per dono.
Esempio: Vill. M. 514: Dando loro di censo ogni anno fiorini quattro mila d'oro, e a tutta l'oste in dono tre di vettuaglia.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 217: Il re Giovanni,... per rimediare al pericolo di Lucca, la dette in dono al re di Francia.
Esempio: Ar. Comm. 2, 158: Non spero, anco volendomi Il padron dar in dono, non che vendere, Che mai si trovi chi voglia levarmigli.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 309: Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbeno.
Esempio: Bern. Orl. 16, 15: Fello Albrizac un dotto negromante, E diello in dono al figlio d'Agolante.
Esempio: Forteguerr. Cap. 215: In fin l'offerse in dono; in dono il senno Mercurio offerse, e con dispetto ed ira L'offerta udio l'Areopago e 'l volgo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 154: Se ogni anno in dono Mi darete uno zecchino, Sfido ec.
Definiz: § X. E In dono, ed anche A dono, vale Gratuitamente, Per nulla, A ufo: così nel proprio come nel figurato. –
Esempio: Rim. Ant. P. Amor. Fir. 1, 305: Volt'è fortuna in basso, Ed ho servito a dono; Ch'al bisogno, che sono, Amico nè parente non mi trovo.
Esempio: Vill. G. 902: Le sopraddette vittorie avute il re d'Inghilterra... non ebbe in dono: chè tornato il detto re Adoardo con sua oste in Inghilterra,... si trovaro meno da cinquanta mila Inghilesi.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 36: Mi promisse il Favilla vetturale recarme [il lino] in dono.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 537: E ò servito circa otto anni, non solamente in dono, ma con grandissimo mio danno e dispiacere.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 70: Di' il vero: non aspetti tu che io ti dica se quegli che ciò fece, fu manomesso e fatto libero? Fu: ma non in dono. Augusto fece pagare egli il costo del servo, perchè fusse liberato.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 158: Passando colui colla medesima diligenza ora questo, e ora quell'altro, pure in dono e senza prezzo nessuno, disse che ec.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 78: Publio Vittore conta che in Roma erano dodici bagni publici, che lavavano in dono.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 71: E 'n dono i serviziali usavon farsi.
Definiz: § XI. E riferito a donna che si sposi, vale Senza dote. –
Esempio: Cecch. Dot. 2, 1: Quantunque egli dica di volerla torre in dono, vadici pur anco questo, e sia fatto.
Definiz: § XII. Far dono o un dono di checchessia , vale Donarlo, Regalarlo: e usasi così nel proprio come nel figurato. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Ancor vo' che m'insegni, E che di più parlar mi facci dono.
Esempio: Cant. Carn. 6: Queste frutte,... Noi ve ne faremo un dono.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 72: Chi le vie, che comuni a tutti sono, Negò, del proprio sangue or farà dono?