Lessicografia della Crusca in rete

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DIGUAZZARE
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DIGUAZZARE.
Definiz: Dibatter l'acqua, e altri liquori ne' vasi. Lat. agitare, tundere.
Esempio: Cr. 5. 19. 17. E se vorrai metter l'olio in un vasel nuovo, il diguazzerai colla morchia cruda, ovver calda.
Esempio: Morg. E disse posa posa, Squarciaferro, Non ti bisogna l'acqua diguazzalla.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 238. Si aggiunga in tre, o quattro volte una mezza libbra di acqua di fontana, seguitandosi sempre a diguazzare la boccia (qui dimenar la boccia a effetto di diguazzare il contenuto)
Definiz: §. Per metaf. in signif. neutr. e neutr. pass.
Esempio: Franc. Sacch. S'andava colle gambucce spenzolate a mezze le barde, e combattendo, e diguazzando, ec. e Mess. Bernabò, quanto più il vedea diguazzare, più, ec.
Esempio: Lor. Med. canz. E' non c'è 'l più bel piacere Donne mie, che 'l diguazzarsi.
Esempio: Morg. Ch'ognun per parer vivo si diguazza.
Definiz: §. Per metaf. In att. signific.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 7. 21. Ora il nostro buon Pittagorico riportandosene con lieta mano forse quattro gabellotti, diguazzandoli spesso spesso, giunto che e' fu a casa, ec.
Esempio: Morg. Va pure innanzi, e diguazza il battaglio.
Esempio: Bern. Orl. 2. 10. 12. Poi tornò fuor diguazzando il bastone.