Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CONTRATTO
Apri Voce completa

pag.649


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CONTRATTO.
Definiz: Sost. masc. Atto del contrarre; Convenzione, mediante la quale due o più persone si obbligano a checchessia, l'una verso l'altra.
Dal lat. contractus. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 93: Contratti usuraj, che sono tanti, e tutto dì se ne truovano:... e chi gli ricuopre o scusa con nome di cambio, chi d'interesso, altri di diposito e di serbanza.
Esempio: Plut. Vit. 21: Quando venne il tempo di pigliare moglie, pigliò Lepida, la quale era promessa a Scipione Metello; ma Scipione non volle, e fu disfatto il contratto.
Esempio: Vill. M. 204: Maestro Piero dicea che non era licito contratto, e predicavalo, sanza mostrarne le ragioni chiare.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 11, 2: Lo 'nganno in alcuno contratto in due modi si fa: alcuna volta dà causa al contratto; verbi grazia, con inganno t'indussi, che tu vendessi quello che tu non aresti venduto: e allora non tiene il contratto.
Esempio: Morell. Cron. 260: Per trafficare il suo sodamente, ordinatamente e per una aperta via, e non avvilupparsi con cattivi contratti, che sono quei danari e quelle ricchezze che muoiono insieme colla persona.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 38: Tal fu il contratto, che nacque tra l'Eccellenza del Duca e Michelagnolo.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 2, 11: Nasce il dubbio tra' dottori, se questa mistura del denaro, unita con la valutazione del prezzo certo delle robbe permutate, corrompa la natura della permutazione, in maniera che si debba stimare più tosto un contratto di compra e vendita, per molti effetti, i quali risultano più da una specie di contratto che dall'altra.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 2, 50: S'annulla il contratto, anche quando la lesione non fusse in detto grado di enorme o di enormissima.
Esempio: Fag. Poes. 4, 345: Entra per le botteghe, e vedi in fatto Merci falsificar, pesi e misure, Nè mai senza bugie farsi il contratto.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 316: Non ci aveva persona che tenesse celate le sue ricchezze, o che di bonissimo animo non s'inducesse a fare accordi e contratti.
Definiz: § I. E per la Scrittura che contiene il contratto; Atto o Strumento pubblico. –
Esempio: Bellinc. Rim. 43 t.: Bugiardi, e' negherebbon un contratto.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 292: Sarebbesene fatto il contratto; ma questi Bolognesi non avevano il mandato a farlo. Venne il mandato questa mattina.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 138: Per il che, stipulato solennemente il contratto del matrimonio, fu data Gebirga al re Lodovico.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 366: Mio fratello mi scrive che ora si comincia a dimandare altre dilazioni, e che gli si trattiene il contratto della vendita.
Esempio: Varch. Stor. 2, 172: A loro s'aspettava dichiarare se i contratti erano simulati o fittizj, e frastornargli.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 38: Il che (una dichiarazione d'aver ricevuti danari) essendo fatto non solamente a parole, ma senza sua saputa e consentimento stato messo nel contratto, non quando fu rogato, ma quando fu scritto, molto se ne turbò. Tuttavolta l'oratore lo persuase, che ciò non gli sarebbe di pregiudizio; non importando che 'l contratto specificasse più ventimila scudi che mille.
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: Voi siete troppo cauto, Bernabò. Appena obbligano i contratti pubblici, non che i semplici ragionamenti.
Esempio: Razz. Gost. 2, 2: Mi fece per contratto.... libera donagione in fra vivi di tutte le facultà che da vostro padre gli furono lasciate in queste parti.
Esempio: Fag. Comm. 2, 44: Ma affè, che, prima che m'entrino in casa, io voglio per contratto l'obbligo, non solo di tutta la sua provvisione, ma quello di sua persona, beni ed effetti, in valida forma, a tutte sue spese.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 166: M'obbligo e giuro, e ne farei contratto.
Definiz: § II. E in locuz. figur. e poeticam.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 94: Con le virtute, hanno fermato il patto Di star insieme e non mai dividute, E la giustizia se ne fa 'l contratto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 359: Sangue corrono i campi, e sangue i fiumi; Sangue si vende, oh Dio! sangue si compra, E Tradimento e Forza a piè del trono Fan l'orrendo contratto.
Definiz: § III. E riferito a cose pubbliche o dello Stato. –
Esempio: Vill. G. 219: Rimasi [i sindachi dei Ghibellini] in Firenze per dar compimento a' contratti della pace.
Esempio: Varch. Stor. 1, 125: Si stipulò.... un contratto tra i capi della Lega da una parte, e i signori Otto di Pratica dall'altra.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 290: Fecero [i Dieci di Volterra] tre ambasciadori al commessario Guiducci, con autorità assoluta di comporre con lui in quel miglior modo ch'ei potevano; e del contratto di quest'autorità fu rogato messer Iacopo Polverini da Prato, allora cancelliere di detta Comunità.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 365: Tornarono [gli ambasciatori per trattare la resa di Firenze].... co' Capitoli; i quali furono approvati agli undici, e a' dodici si stipulò il contratto, il quale m'è paruto di porre tutto di parola a parola.
Definiz: § IV. Usasi anche per semplice Trattato, riferito specialmente a compra e vendita di checchessia; onde le maniere Essere in contratto di alcuna cosa, ovvero di comprare o di vendere una data cosa, Entrare, e simili, in contratto di alcuna cosa, ovvero di comprare o di vendere una data cosa, Rompere il contratto, e simili.
Definiz: § V. Pure per Trattato, trovasi riferito a cose pubbliche. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 13: Recita egli adunque (Polibio) in primo luogo gli antichi contratti fra Romani e Cartaginesi; il primo de' quali, che fu d'amicizia e di sozietà, seguì sotto i primi Consoli.
Definiz: § VI. Trovasi altresì per Patto, Condizione. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 86: Poson giù l'arme con questi contratti, Che la città sia lor liberamente.
Definiz: § VII. Dedurre checchessia in contratto, vale presso i Giuristi, Farne soggetto di contratto. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 2, 26: Non si dubita che il prezzo certo, il quale consista in denaro, sia requisito sostanziale della compra e vendita;... non già che quando si sia stabilito il prezzo in denaro, o vero in quantità, non si possa in suo luogo, anche, per patto, da principio fare il pagamento in tanto robbe o merci; quando però ciò segua per comodità del debitore, e, conforme i giuristi dicono, che la robba non sia dedotta principalmente in contratto, ma che sia in facoltà di pagare, in maniera che se il debitore volesse dare il denaro, il creditore non lo possa recusare; poichè quando la robba sia principalmente dedotta in contratto in luogo dell'altra, in tal caso sarà permutazione, e non compra e vendita.