Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SENNO
Apri Voce completa

pag.470


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» SENNO
Dizion. 3 ° Ed.
SENNO.
Definiz: Sapienza, Prudenza, Sapere. Lat. sapientia, prudentia. Gr. σοφία, φρόνησις.
Esempio: Albert. cap. 49. Nel mondo (sono) due cose, che ascose non fanno prode, avere sotterra posto, e senno in petto chiuso.
Esempio: Dant. Inf. 4. Sicch'io fui sesto tra cotanto senno.
Esempio: E Dan. Inf. 7. Oltre la difension de' senni umani.
Esempio: E Dan. Inf. 8. Ed io rivolto al mar di tutto 'l senno Dissi.
Esempio: E Dan. Par. 13. Non ho parlato sì, che tu non posse Ben veder, che ei fu Re, che chiese senno.
Esempio: Petr. son. 258. Ov'è 'l valor, la conoscenza, e 'l senno?
Esempio: Bocc. nov. 58. 5. A cui di senno pareva pareggiar Salamone.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. E perciò è ben senno a mostrare, che campi l'uomo dee iscegliere.
Esempio: E Tes. Br. 8. 32. Senno non vale, là ove l'uomo vuol seguire in tutto suo volere.
Esempio: Amm. ant. 1. 1. 15. Di rado fa meschianza bellezza con senno.
Esempio: E Amm. ant. 1. 2. 6. Senno, e consiglio spesso si truova in colui, al quale natura non ha dato forza.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Dunque senno è amar lo nimico, e rendergli ben per male.
Esempio: Dittam. 1. 25. Oh quanto è senno, quando cosa alcuna Buona innanzi t'appar, prenderla tosto, Che poi passata riguardar la luna.
Esempio: Cron. Morell. 288. Il domandare è senno a chi sa più di se.
Definiz: §. I. Per Intelletto, Cervello, Giudizio. Lat. intellectus, mens. Gr. νοῦς.
Esempio: Bocc. nov. 64. 11. Ben potete a questo conoscere il senno suo.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 5. Hai veduto, dove costui è venuto a perdere il senno?
Esempio: Ar. Fur. 34. 82. Poi giunse a quel, che par sì averlo a nui, Che mai per esso a Dio voti non fesse: Io dico il senno, e n'era quivi un monte Solo assai più, che l'altre cose conte.
Esempio: E Ar. Fur. 83. Quella è maggior di tutte, in che del folle Signor d'Anglante era il gran senno infuso; E fu tra l'altre conosciuta, quando Avea scritto di fuor: senno d'Orlando.
Definiz: §. II. Per Senso, Sentimento corporale; maniera antica. Lat. sensus. Gr. αἴσθησις.
Esempio: Albert. cap. 10. Li primi movimenti, li quali nascono dalli cinque senni, cioè dal viso, dall'udito, dall'odorato, dal gusto, dal toccamento, in noi non sono, ma da Domeneddio, lo quale n'apparecchia quelli senni, perchè solo per vedere, o udire cosa piacevole ti muovi ad amarla.
Esempio: Tes. Br. 1. 15. Noi avanziamo gli altri animali, non per forza, nè per senno, ma per ragione; e la ragione è nell'anima; ma senno, e forza sono nel corpo; e alle corporali cose basta bene lo senno della carne, ma alle cose non corporali è mestiere la ragione dell'anima.
Esempio: Volg. Ras. Il cerebro fece Iddio, acciocchè egli fosse origine, e radice de' senni, e de' movimenti volontarj.
Definiz: §. III. Per Sentimento, Significato. Lat. sensus, sententia. Gr. διάνοια.
Esempio: Amm. ant. 9. 4. 7. Pregoti, che non metti parola per parola, ma senno per senno, perocchè spesso quando s'attende la proprietà delle parole si perde il verace intendimento.
Definiz: §. IV. Per Parere. Lat. sententia. Gr. γνώμη.
Esempio: Cas. lett. 60. Se io debbo dire interamente il mio senno.
Definiz: §. V. Per Astuzia, o Inganno. Lat. calliditas, callidus sensus. Gr. δεινότης.
Esempio: Stor. Pist. 129. Credette con senno ingannare lo Re Giovanni.
Esempio: E Stor. Pist. 130. Temerono, che lo Re non lo ingannasse, e per senno li togliesse Bologna.
Definiz: §. VI. Trarre del senno, vale Fare impazzare. Lat. externare, mentem adimere. Gr. ἐκπλήττειν, θορυβεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 66. 1. Molti sono, li quali, semplicemente parlando, dicono, che amore trae altrui del senno.
Definiz: §. VII. Uscir di senno, vale Impazzare. Lat. delirare, insanire. Gr. παραφρονεῖν.
Esempio: Nov. ant. 99. 10. E così uscirete voi di senno, e farete vergogna a tutta cavallería.
Esempio: Amet. 26. Laonde Ameto riguardandole, in se multiplicando le ammirazioni, quasi di senno esce.
Definiz: §. VIII. Essere in buon senno, vale Essere in cervello. Lat. apud se esse. Gr. φρονεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 66. 10. Io credo fermamente, ch'egli non sia in buon senno.
Definiz: §. IX. Senno, col verbo Fare ha forza d'avverb. e vale Saviamente. Lat. sapienter. Gr. σοφῶς.
Esempio: Petr. son. 206. Il mio cor, che per lei lasciar mi volle, E fe gran senno, e più, se mai non riede, Va or contando ec.
Esempio: Bocc. nov. 77. 2. Perciocchè meglio di beffare altrui vi guarderete, e farete gran senno.
Esempio: Nov. ant. 100. 2. Voi volete credere ad altrui più, ch'a me, e di ciò non fate nè bene, nè senno.
Definiz: §. X. Senno, colle preposizioni A, e PER davanti, vale Volontà, Arbitrio, Modo, Piacere. Lat. arbitrium, voluntas, placitum. Gr. θέλημα.
Esempio: Dant. Inf. 21. Lasciali digrignar pure a lor senno.
Esempio: E Dan. Purg. 27. Libero, dritto, sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno.
Esempio: Bocc. nov. 44. 9. Dormavi, e oda cantar l'usignuolo a suo senno.
Esempio: E Bocc. nov. 84. 8. Non ne vorrà meno di trentotto, come egli me ne prestò, e fammene questo piacere, perch'io gli misi a suo senno.
Esempio: G. V. 1. 38. 6. Nessuno di loro ebbe acquistata la grazia di nominare la città per lo suo senno, e sua volontà.
Esempio: Pass. 217. Io voglio dare a costui, che venne tardi, del mio a mio senno, avvegnachè non l'abbia meritato.
Esempio: Tass. Am. 2. 3. S'a mio senno farai, sarai felice.
Definiz: §. XI. Senno, col segno del sesto caso si usa avverbialm. e vale In sul sodo, Seriosamente. Lat. vehementer, serio, ex corde, ex animo. Gr. σπουδαίως, ἐκ τῆς καρδίας.
Esempio: Cavalc. Discipl. spir. Anzi alcuna volta scoprendo, che il loro confessarsi peccatori non veniva da umiltà, ma da superbia, se n'adira da maladetto senno.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 4. Ma quegli, che vogliono sanare gli animi ec. favellino daddovero, dicano da buon senno.
Definiz: §. XII. Saper per lo senno a mente, vale Aver piena, e indubitata contezza, Saper benissimo, minutamente, Avere esattamente a memoria. Lat. probe scire, callere, tenere. Gr. εὖ οἰδέναι.
Esempio: Varch. stor. 12. 449. In Firenze vivono ancora, se non più, diecimila persone, le quali le sanno ec. per lo senno a mente.
Esempio: Gal. Sist. 27. Ci sono molti, che sanno per lo senno a mente tutta la poetica, e sono poi infelici nel compor quattro versi solamente.
Definiz: §. XIII. Ognun va col suo senno al mercato; proverbio trito, e vuol dire, che Ognun sa tanto, o quanto, ovvero gli par sapere; o veramente A ognuno pare aver senno a sufficienza.
Definiz: §. XIV. Del senno di poi ne son ripiene le fosse; proverb. che si dice a coloro, che dopo 'l fatto dicono quel, che si doveva, o si poteva far prima. Lat. post facta Prometheus, serò sapiunt Phryges.
Esempio: Lasc. Sibill. 5. 8. Del senno di poi ne son piene le fosse.