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FABBRO ed anche, ma oggi soltanto in poesia, FABRO
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FABBRO ed anche, ma oggi soltanto in poesia, FABRO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente Colui che fa il mestiere di lavorare ferramenti in grosso, che dicesi anche Fabbro ferraio.
Dal lat. faber. –
Esempio: Nov. ant. B. 9: Al tempo di Federigo imperadore era un fabbro che tutto tempo lavorava di sua arte.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 12: E di lei ingenerò elli Tubalcaim, che fu il primo fabbro del mondo.
Esempio: Dant. Inf. 14: Se Giove stanchi il suo fabbro, da cui Crucciato prese la folgore acuta.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Lo moto e la virtù de' santi giri, Come dal fabbro l'arte del martello, Da' beati motor convien che spiri.
Esempio: Vill. G. 677: E 'l corso di natura è appo Dio, quasi come al fabbro è il martello.
Esempio: Petr. Rim. 1, 54: Le braccia alla fucina indarno move L'antiquissimo fabbro Siciliano.
Esempio: Bern. Orl. 24, 13: Quaranta fabbri a colpo di martello Non fan tanto romor quanto era quello.
Esempio: Tass. Lett. 1, 149: E s'egli (Goffredo) ha bisogno di Rinaldo, l'ha come il fabro del martello, o come il cuore de le mani.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Dove nè sol non penetri, nè luna, Nè fabro forza alcuna V'abbia co' sottilissimi suoi ferri.
Esempio: Legg. Abbond. 15: Si permette però a detti fabbri, per i ferri che assottigliano a i contadini,... pigliare da i medesimi in pagamento grano e biade.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 10: Gli scambiereste per quella schiuma di ferro, che così rovente si trova alle volte per le botteghe de' fabbri.
Esempio: Grand. Instit. Mecc. 54: Ma il più comune ed ordinario uso delle viti è per stringere o premere o calcare qualche cosa, come nelle morse de' fabbri, ne' torchj degli stampatori e de' libraj.
Esempio: Pindem. Poes. 280: Ai legnaiuoli e ai fabri, A chi mura, a chi pinge, a chi scarpella, Lascioti.
Definiz: § I. E in generale per Artefice di opere manuali o meccaniche: ma in questo senso è della poesia o del nobile linguaggio. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 84: Sappiamo noi, che questo è figliuolo d'un fabro, e d'una che si chiama Maria.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 39: Essendo stati chiamati quasi la maggior parte degli altri artefici, fabbri appresso de' Latini, il pittor solo non fu annoverato infra i fabbri.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 93: Ebbe Argante una spada; e 'l fabro egregio L'else e 'l pomo le fe' gemmate e d'oro.
Esempio: E Tass. Gerus. 3, 74: Ma il pietoso Buglion, poi che da questa Opra si tolse dolorosa e pia, Tutti i fabri dal campo alla foresta Con buona scorta di soldati invia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 247: Per qual cagione il fabbro di un organo non abbia fatte tutte le canne tra loro eguali, ma l'abbia fatte qual soave e qual truce, quale ec.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 451: Ciò che pretende il fabbro di un oriuolo nel lavoro della saetta, si è che ella mostri fedelmente al di fuori quanto internamente hanno meditato ne' moti loro le ruote ad altrui notizia.
Esempio: Manz. Poes. 843: Tacita un giorno a non so qual pendice Salìa d'un fabbro nazaren la sposa.
Definiz: § II. E poeticam., e in più nobile senso, per Artefice. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Mentr'io mi dilettava di guardare Le immagini di tante umilitadi, E per lo fabbro loro a veder care; Ecco ec. (qui per similit.).
Esempio: Parin. Poes. 168: Non fila d'oro nobili D'illustre fabbro cura Io scoterò, ma semplici E care alla natura.
Esempio: Fosc. Poes. 233: Leggiadramente d'un ornato ostello Che a lei, d'Arno futura abitatrice, I pennelli posando, edificava Il bel fabro d'Urbino.
Definiz: § III. Pure per Artefice, in senso però figurato, e con un compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 26: Fu miglior fabbro del parlar materno.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 58: Gran fabro di calunnie adorne in modi Novi, che sono accuse, e paion lodi.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 444: Indarno accusa il fato Chi del proprio suo mal fabbro diventa.
Esempio: Alf. Trag. 3, 383: Se fabro io fui d'inganni Teco, or di me colpa tu il credi?
Esempio: Mont. Poes. 2, 113: Quando ei fabbro di numeri divini L'acre bile fe' dolce, e la vestia Di tebani concenti e venosini.
Definiz: § IV. E pur figuratam. e poeticam., detto di cosa, tanto materiale quanto morale. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 224: Il tutto mi riserbo a bocca, avendo da farle sentire istorie inopinabili, fabbricate da tre fabbri potentissimi, ignoranza, invidia e empietà.
Esempio: Parin. Poes. 229: Intanto il vago labro E di rara facondia, E d'altre insidie fabro, Già modulando i lepidi Detti nel patrio suon.
Definiz: § V. Fabbro, con un aggiunto, come ferraio fabbro ferraio, ramaio fabbro ramaio, stagnaio fabbro stagnaio, d'argento fabbro d'argento, e simili, vale Colui, che lavora il ferro, il rame, lo stagno, l'argento; ed equivale a Fabbro, Ramaio, Stagnaio, Argentiere. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 233: Vendettelo ad un suo amico fabbro d'argento.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. appr.: Dopo alquanto tempo, vennono alcuni mercatanti e fabbri d'argento delle contrade sue in Gerusalem al Perdono.
Esempio: Biring. Pirotecn. 136: Certo, gran fadica è quella del fabro ramario.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 136 t.: Molto fadigoso,... è questo esercizio del fabbro ferrario.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 138: De l'arte del fabro stagnario.
Esempio: Ner. Art. Vetr. 29: Si pigli scaglia di ferro che cade dalla incudine de i fabbri ferrari.
Definiz: § VI. Fabbro eterno, celeste, perfetto o Fabro eterno, celeste, perfetto, e simili, è maniera poetica a significare Iddio. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 93: Frangesi il ferro allor, chè non resiste Di fucina mortal tempra terrena Ad armi incorruttibili ed immiste D'eterno fabro.
Esempio: E Tass. Mond. cr. 97: Dimmi.... 'n qual'ignota parte, e 'n quale idea Era l'esempio suo, celeste Fabro, Quando facesti a te la reggia, e 'l tempio.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 547: La perfetta impronta Dov'è, dov'è, che in esso Stampò il gran Fabro?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 4: Il Fabbro perfetto Che con peso, con numero e misura Fa il tutto, in questo pose ec.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 16, 4: Tali son l'opre dell'Eterno Fabbro.
Esempio: Pindem. Poes. 294: Tu la divina spegnerli nel capo Scintilla, che vi accese il Fabbro eterno, E in lui del suo Fattor strugger l'immago?
Definiz: § VII. Fabbro e Fabro, è altresì nome di un Pesce proprio dell'Atlantico; ed è l'Ephippus faber de' Botanici.
Dal lat. faber. –
Esempio: Salvin. Opp. 185: Il fabro e 'l coracin, che il color negro Del corbo ha nel suo nome.