Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: serve a denotare lo strumento adoperato a far checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Cignesi [Minos] colla coda tante volte Quantunque gradi vuol che giù sia messa [l'anima malnata].
Esempio: E Dant. Inf. 7: Questi si percotean non pur con mano, Ma con la testa e col petto e co' piedi, Troncandosi coi denti a brano a brano.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Giunse alla porta [il messo del cielo], e con una verghetta L'aperse.
Esempio: Petr. Rim. 2, 161: Come d'asse si trae chiodo con chiodo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 68: Quegli [porci] prima molto col grifo, e poi co' denti, presigli, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 124: Marine conche con un coltello dalle pietre spiccando.
Esempio: Poliz. Pros. 30: Tu hai per natura, Piero, di fare sempre con le dita cotesti tua attucci.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 83: Io l'ho veduto Con quest'occhi sul Ponte Vecchio.
Esempio: Red. Lett. 1, 333: Gli serbi [due fiaschi] per rendermegli.... Gli altri fiaschi, faccia con essi alla palla.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 15: Era nel tempo che ai vaganti uccelli Son tese mille insidie e mille aguati Con fantocci, con reti e con zimbelli.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: La gente.... che scorse.... un povero figliuolo Serrato con le corde e con le morse,... credea ec.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 24: Vado nel modo ch'è più naturale, Che vale a dir con le mie sante gambe.
Definiz: § I. Denotante la materia della quale alcuno si serve, o la cosa adoperata, per far checchessia. –
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: Fa' un pessario con foglie di artemisia e di matricale.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 83: In quelle [fosse] stirati (i cadaveri), come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo a suolo, con poca terra si ricuoprieno, infino a tanto che della fossa al sommo si pervenia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 113: La serva di casa tolse i suoi Panni, e vestì con essi la Fiammetta.
Esempio: Red. Lett. 1, 244: Bevanda solutiva, fatta con tintura di vena e con manna.
Esempio: E Red. Lett. 2, 30: Perchè si macinino meglio [i coralli], si bagnano con l'acqua.
Esempio: E Red. Lett. 2, 163: Avendo fatto condur qua della terra con che fanno il vetro in Fiandra, fu questa messa nelle nostre fornaci.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 3: Fa.... Il sole con la latta e con gli specchj, E la gragnuola co' piselli secchi.
Definiz: § II. E denotante l'oggetto del cambio, scambio, baratto, della permuta, sia fra cose, sia fra persone. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 5: Vorrei del tuo ronzin, gli disse il matto, Colla giumenta mia fare un baratto.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 183: Vuol.... che 'l vuoto bicchier col pien baratti.
Esempio: Bemb. Rim. 53: O cara selva e fiumicello amato, Cangiar potess'io il mare e 'l lito ardente Con le vostre fredd'acque e la verd'ombra.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 180: Madama di Guisa.... si doleva.... che, essendo stata ritenuta prigione la Duchessa vedova di Lungavilla, in luogo di trattare di concambiarla col figliuolo, si trattasse di permutarla con il Duca di Ellebove.
Esempio: Magal. Lett. At. 50: Gli stessi piaceri ancora barattereste volentieri con quella pace.
Definiz: § III. E denotante modo, mezzo, espediente, che serve o che si adopera a conseguire un dato fine, ciò che produce un dato effetto; ed equivale a Mercè, Mediante, Per opera o In virtù di. –
Esempio: Dant. Inf. 13: S'egli avesse potuto creder prima, Rispose il Savio mio, anima lesa, Ciò ch'ha veduto pur con la mia rima, Non averebbe in te la man distesa.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 230: Noi abbiamo già molte volte udito che con be' motti e con risposte pronte, o con avvedimenti presti, molti hanno già saputo con debito morso rintuzzare ec.
Esempio: Poliz. Pros. 71: Io pagherò coll'animo, non potendo colla opera.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 181: La maggior cura di quelli principi era d'osservare l'un l'altro, e con parentadi nuove amicizie e leghe l'un dell'altro assicurarsi.
Esempio: E Machiav. Stor. 2, 182: Non vi basta potere tutti gli altri affliggere con i publici carichi,... che voi con ogni qualità d'ingiuria ciascheduno affliggete.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 306: Orsù, con questi prologhi Che volete vo' dire? G. Oh! i' vo' richiederti D'un servizio ec.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 498: La guerra s'ha vincere Con danar, non con l'armi.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 328: Questo liquefarsi le palle di piombo.... si conferma con esempli cotidiani.
Esempio: Red. Lett. 1, 27: I quali versi con le loro prime lettere accennano il nome del volgarizzatore.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 134: Esponendo con parole non meno belle che ridondanti.... un pensiero verissimo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 286: Essere oramai tempo che.... si pensasse di guarire colla concordia quei mali, cui la discordia aveva partorito.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 1, 387: Esortava [il Pontefice] con un breve caldissimo l'Imperatore a mandare nove mila veterani.
Esempio: Panant. Epigr. 107: Ricchezza tale Poter far con sì piccol capitale!
Definiz: § IV. E denotante cagione, ragione, motivo, di checchessia; ovvero, onde si fa, si può fare o si deve fare, checchessia: ed equivale a Per, A causa di, In grazia o In virtù di. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Questa [la lupa] mi porse tanto di gravezza Con la paura che uscia di sua vista, Ch'io perdei la speranza dell'altezza.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 343: Ridimandò il reame al fratello co' patti ordinati.
Esempio: Poliz. Pros. 30: Con questi modi tu farai che un dì io manderò fuori quella stizza, la quale ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 48: Fece [l'Imperatore] un decreto, che tutti i tiranni di Lombardia possedessero le terre, che si avevano usurpate, con giusto titolo.
Esempio: E Machiav. Stor. appr.: Donò [l'Imperatore] a tutti quelli, che nelle terre della Chiesa erano tiranni, le terre loro, acciocchè con l'autorità imperiale le possedessero.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 132: Orsù, Eccoci a trafelar con tante nozze E tante spose.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 311: Oh! ei n'è stato causa Con il suo venir qua sì tosto.
Esempio: Red. Lett. 1, 12: Desidero che con essi [esempj] vi passi tutta la collera.
Esempio: E Red. Lett. 1, 221: Sospetto forte, e con molti e molti motivi, che un certo giovane dottore franzese me gli abbia [certi disegni] portati via.
Definiz: § V. E denotante concorso, aiuto, sussidio, di checchessia a un dato atto od effetto; ed altresì occasione, ed anche pretesto, per far checchessia. –
Esempio: Machiav. Comm. 102: Venne a me con quella prima novella per tentarmi, acciò ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 19: Onde poi col tempo è nata per accorciamento la moderna voce lena, in significato di respirazione.
Esempio: E Red. Lett. 2, 22: Volendo forse temporeggiare un anno o due, acciocchè questo soggetto si faccia più autorevole con gli anni.
Esempio: E Red. Lett. appr.: Questa prossima state mi è caduto dalla penna un Ditirambo, che con buona congiuntura di qualche amico voglio trasmetterlo a Vostra Paternità.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Non san parlar che col suggeritore.
Definiz: § VI. E denotante condizione imposta o richiesta, clausola, patto, convenzione, e simile, da cui è vincolato, rispetto al suo adempimento o a' suoi effetti, un atto qualsivoglia: onde le maniere ellittiche Con che, Con questo che. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Col consentimento degli altri lietamente la grazia gli fece.
Esempio: Lemm. Testam. 89: La quale cosa stia nella loro libertà; con questo nondimeno che per veruno modo la rafferma.... non possi durare nè se estendere oltre a tre anni.
Esempio: Varch. Stor. 3, 155: Noi non venimmo qui per domandare alla Cesarea Maestà con che condizioni noi dovessimo servire al duca Alessandro.
Esempio: Grazz. Comm. 407: Io vi prometto di non gli far dispiacere;... ma con questo, che mi dica il vero.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 15: Gli avea gravati di dover fra un anno Andar per lei,... E maritarla con dote di mille Quattrocento ducati.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 433: Fate una scritta con promessa valida Di farne a posta mia instrumento pubblico.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 443: I' lascio alla figliuola i beni immobili E mobili ch'io ho, ma con un carico Di dar tre scudi il mese a Giulio.
Esempio: Legg. Sal. 11: Potranno.... venderli a chi più loro piacerà; con che un anno avanti debbano farne consapevole il proveditore.
Esempio: Red. Lett. 1, 257: Obbedisco, è vero; ma, sig. Lorenzo mio caro, con questo patto però, che ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 45: Queste cose regolate con consenso comune delle due potestà possono essere laudabili, ma regolate da una sola,.... sono degne di riprensione.
Definiz: § VII. E denotante la condizione chiesta altrui, per fare, o nel fare, alcuna cosa. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 140: Io intendo colla vostra licenzia di prenderlo [il Corpo di Cristo], ed appresso la santa ed ultima unzione.
Esempio: Varch. Stor. 3, 156: Quella [la Maestà cesarea] si contenti, che con buona grazia sua noi possiamo aspettare, che.... sua Maestà,... meglio informata della causa nostra, adempia i nostri giusti e pietosi desiderj.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 97: Ad effetto che.... Il parentado, ch'è fatto su in cielo Fra me e lei, si palesi qui in terra Con vostra buona grazia.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 379: Voi, Rinieri,... con vostra licenzia, Madonna Porzia.... P. Fat'il vostro commodo. S. Pigliate qui per man madonna Fausta.
Definiz: § VIII. E denotante minaccia o inflizione di pena, o specie di gastigo minacciato o inflitto per delitti, colpe, e simili. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 408: Perdonava per grazia speciale tutte le cose passate in materia di religione, proibendo assolutamente per l'avvenire il vivere fuori de' riti della Chiesa Cattolica, con pena della vita.
Definiz: § IX. E denotante appropriazione o applicazione di nome, denominazione. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 330: Mutatomi Il nome in quel che io ho, me n'andai subito In Germania, ove fatto in ver bonissime Facultadi, tornai col nome presomi.... In Italia.
Esempio: Red. Lett. 2, 26: Dagli scrittori delle cose naturali è chiamato con nome di astaco marino.
Esempio: E Red. Lett. appr.: Che voi altri Livornesi con proprissimo vocabolo solete chiamare pesci armati.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: Come il chiamate [il dramma]? – Io dico: col suo nome.