Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ASSAI
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ASSAI.
Definiz: Avverb. A bastanza, A sufficienza, e Molto avverbio. Lat. satis, multum. Gr. πολύ, λίαν, ἅλις.
Esempio: Bocc. nov. 1. 11. E un giorno assai vicini della camera ec. seco medesimi cominciarono a ragionare.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 14. Entrati in ragionamento della valle delle donne assai di bene, e di lode ne dissero.
Esempio: E Bocc. nov. 60. 2. Io non intendo di volere da quella materia separarmi, della quale voi tutte avete assai acconciamente parlato.
Esempio: Dant. Inf. 11. Ed io: Maestro, assai chiaro procede La tua ragione.
Esempio: Petr. son. 12. Dico, anima, assai ringraziar dei, Che fosti a tanto onor degnata allora.
Esempio: Cron. Morell. Non ti obbligar mai per niun fallito, assai ti sia egli parente (cioè: ancorchè molto ti sia ec.)
Definiz: §. I. Col segno del secondo caso avanti, vale Di gran lunga, Molto più, A gran pezza.
Esempio: G. V. 11. 129. 5. Ma non comparivano in Ferrara, appo i Fiorentini, d'assai di nobiltà, e d'orrevolezza.
Esempio: Liv. M. Ma non fu sì ricca villa, come Ance d'assai.
Esempio: Dant. Inf. 29. Or fu giammai, Gente sì vana, come la Sanese? Certo non la Francesca sì d'assai.
Definiz: §. II. E col segno del terzo caso avanti, vale lo stesso, cioè Di gran lunga, A un pezzo.
Esempio: Nov. ant. 97. 1. Un giovane di Firenze amava d'amore una gentile pulzella, la quale ec. amava a dismisura un altro giovane, lo quale amava anche lei, ma non tanto ad assai quanto costui.
Definiz: §. III. Uomo d'assai: vale Uomo valoroso, o di grande abilità.