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RANCIO.
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RANCIO.
Definiz: Aggiunto del Color della melarancia matura, al qual diciamo Dorè. Lat. croceus. Gr. κρόκινος.
Esempio: Com. Rancio è colore un poco più acceso di quel dell'oro, ma assai confacente con esso.
Esempio: Dant. Inf. 23. Ed un rispose a me: le cappe rance Son di piombo sì grosse, che li pesi Fan così cigolar le lor bilance.
Esempio: E Dan. Purg. 2. Sicchè le bianche, e le vermiglie guance, Là dove i' era, della bella aurora Per troppa etate divenivan rance.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 1. L'aurora già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir rancia.
Esempio: Filoc. 5. 326. Vide un dì una vecchia povera, vizza, rancia, e dispettosa tanto, quanto alcuna altra trovare se ne potesse.
Esempio: Alam. Colt. 5. 125. L'altro più scuro appar, questo ha ritondo, E rancio il pome, onde poi trasse il nome.
Definiz: §. I. Rancio, è anche una sorta di Fiore, che più comunemente si dice Fiorrancio. Lat. caltha. Gr. κάλθη.
Esempio: Alam. Colt. 5. 130. La lodata acetosa, il rancio fiore.
Definiz: §. II. Rancio, talora, vale Troppo vecchio, o Troppo antico, Rancido. Lat. rancidus. Gr. σαπρός.
Esempio: Galat. 54. Le parole ec. non sieno perciò antiche tanto, ch'elle sieno divenute rance, e viete.
Esempio: Menz. sat. 5. Ma più rider mi fa, quand'egli lancia Sentenze dello stoico Zenone, O qualch'altra dottrina antica, e rancia.