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Dizion. 4° Ed. .
GETTO.
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GETTO.
Definiz: | Il gettare. Lat. iactus. Gr. βολή, ἀναβολή.
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Esempio: | Franc. Barb. 279. 2. Che quando l'avrai detto, Serà sfogato il getto. |
Esempio: | Com. Par. 11. Della compensazione del getto in mare, quando più fortuneggia, per
alleggiar la barca. |
Esempio: | Bellinc. son. 259. Che lo sparviere è buon secondo il getto (cioè, ch'e' si
getta.) |
Definiz: | §. I. Getto, si dice anche lo Smalto composto di ghiaia, e calcina. Lat. malthae inductio. |
Definiz: | §. II. Getto, si dice altresì Quella impronta, che si fa nella forma, o di metallo fonduto, o di gesso liquido, o
d'altra sì fatta cosa; onde Far getto, o di getto, che vale Gettare. Lat. defundere, Tertull. |
Esempio: | Cant. Carn. 211. Del getto, e del formar maestri siamo Venuti oggi a 'nsegnarvi
L'arte nostra, e mostrarvi, Che d'ogni sorte far getti sappiamo. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 133. Pensammo a fare una palla di argento, ma di getto, grossa
quanto una piastra, e di figura ovata. |
Esempio: | Borgh. Rip. 320. In Padova ec. fece un cavallo di bronzo ec. la qual opera, sì
nel getto, come in ogni altra parte, si può mettere a paragone di qualsivoglia degli antichi più lodata.
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Definiz: | §. III. Far getto, si dice anche del Gettare le merci in mare. Lat. iacturam facere. Gr. ἀποβολὴν
ποιεῖν. |
Esempio: | Red. Ditir. 42. Ecco oimè, ch'io faccio getto Con grandissimo rammarico Delle
merci preziose, Delle merci mie vinose. |
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