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Dizion. 4° Ed. .
RASO.
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RASO.
Definiz: | Add. da Radere; ed è proprio della barba, e degli altri peli. Lat. rasus. Gr.
ἐξυσμός. |
Esempio: | G. V. 2. 7. 1. L'abito de' detti Longobardi, che prima vennero in Italia, sì era,
che avevano raso il capo con lunga barba. |
Esempio: | Dittam. 2. 3. Portavan fama di miglior campioni, Col capo raso, scoperto, e palese.
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Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Dittam. 1. 11. Vidi la vesta sua rotta, e disfatta, E raso, e guasto il suo vedovo
manto (cioè: consumato, logoro) |
Esempio: | E Dittam. 4. 4. E vidi un fiumicel, che raso raso Passava per
lo monte tanto chiaro, Che mi sovvenne di quel Parnaso (quì vale: quieto, placido, non ondeggiante, e così
raddoppiato ha forza di superl.) |
Esempio: | Buon. Fier. 3. 4. 4. Quei, ch'hanno la coscienza al tutta rasa Di scrupoli
(cioè: libera, o vota) |
Definiz: | §. II. Per similit. Spianato, Pareggiato. |
Esempio: | G. V. 7. 87. 1. Valse lo staio del grano, alla misura rasa, soldi 14. di soldi
32. il fiorino dell'oro. |
Esempio: | E G. V. 12. 12. 2. Ancora si recò la misura dello staio, ove
si facea al colmo, perchè vi s'usava frode, si recò a raso, crescendo il colmo nel raso. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 4. 114. Che non faceva le misure rase Al menar delle mani.
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Definiz: | §. III. Per Cancellato. Lat. deletus. Gr. ἐξηλειμμένος.
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Esempio: | M. V. 3. 61. Erano rimase certe lettere illese, e l'altre rase (così hanno i
T. a penna) |
Esempio: | Guitt. lett. 33. Che rasa scrittura di carta, peggio poi loco si scrive.
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Esempio: | Buon. Fier. 4. 4. 12. Di conti mal tenuti, di scritture Ritocche, rase, posposte,
alterate. |
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