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1) Dizion. 5° Ed. .
LOGGIA
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LOGGIA.
Definiz: Sost. femm. Edifizio, e più comunemente Parte, per lo più anteriore, di edifizio, ed altresì Stanza, o Specie di stanza, più spesso a terreno, ma talora anche a piano, aperta da uno o più lati, fatta sia per ornamento, sia per uso pubblico o per privata comodità, la cui copertura, ordinariamente a volta, si regge su gli archi o su gli architravi, e questi su pilastri o colonne. Usasi comunemente nel plur., quando sì fatti edifizj sono molto spaziosi e a più arcate.
Provenz. lotja, franc. loge, span. lonja; dal ted. laubja e poi laube, che vale Capanna; o, secondo altri, dal lat. logeum, e questo dal grec. λογείον λογεῖον, che denotava il luogo ove stava il Coro. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 27: Come e quando si debbia fare la predica sotto la loggia d'Orto San Michele.
Esempio: Vill. G. 257: In questi tempi si fece per lo Comune la loggia sopra la piazza d'Orto San Michele, ove si vende il grano.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 15 t.: Dall'una parte sia una casa del Comune con una loggia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 2, 29: E 'l terzo giorno scesi giù da basso 'N una loggia arrivorno per ventura, Donde un suono esce d'una sepoltura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 50: Vien Polinesso, e alla scala s'appoggia Che giù manda' gli; e monta in su la loggia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 119: I re, i signori, i primi di Soria Con altre donne in un gentil drappello Celebravano quivi in loggia amena La real sontuosa e lieta cena.
Esempio: Bern. Orl. 6, 50: Vede un palazzo fatto d'un lavoro, Ch'ogni immaginazione alta avanzava: Sopra colonne d'ambra e base d'oro Un'ampia e ricca loggia si posava: Di marmi bianchi e verdi ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 79: Nè mancano dell'altre logge in Firenze, come quelle degl'innocenti e dello spedale di San Pagolo.
Esempio: Cellin. Vit. 361: Loggia noi chiamiamo quelle stanze che sono aperte da una parte.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 126: A canto allo antiporto le logge, il luogo da passeggiare, e da farsi portar e simili, hanno molto del grazioso, dove la gioventù, staudo ad aspettar i loro vecchi che tornino da negoziare con il principe, si possa esercitare con saltare, con fare alla palla, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 48: Non è anche stato poco il tempo che.... ho messo in tirare innanzi.... la loggia e grandissima fabbrica de' Magistrati, che volta sul fiume d'Arno.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 2, 113: Taddeo seguitò per lo Comune l'opera d'Orsanmichele, e rifondò i pilastri delle logge, murandogli di pietre conce e ben foggiate.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 276: Volendo poi il Duca fare, per commodo de' suoi cittadini e mercanti, la loggia di Mercato Nuovo, ec.
Esempio: Soder. Agric. 167: Tra le quali [parti] si ricerca principalmente l'osservazione di ben piantare ed ordinare le logge, le quali per lo più si sogliono far nella facciata dinanzi ed in quella di dietro della casa, ed anco talora, alla campagna, staran bene da tutte e quattro le bande..... Servono queste logge a comodezze, come a passeggiare, a mangiare, ed a tutti i diporti.
Esempio: Baldin. Decenn. 2, 65: Datosi poi [l'Orcagna] agli studj d'architettura, fece in quegli sì gran progressi, che in breve potè con suo modello edificare la bellissima loggia de' Signori, al presente detta de' Lanzi, nella piazza di essa città di Firenze.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 136: Fecelo situare (un grande epitaffio di marmo) sotto le logge (della Chiesa dell'Annunziata) fra porta e porta, verso ponente.
Esempio: Leopard. Poes. 114: Quella loggia colà volta agli estremi Raggi del dì, ec.
Definiz: § I. Per similit., e poeticam.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 44: I fiori l'ape, e il pellegrin stanco ama Ombrosa loggia, dopo lunga strada.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 4, 27: E mentre a superar del cielo i rai Fanno di frondi opaca loggia adorna, ec.
Definiz: § II. In senso particolare, Loggia dicevasi in Firenze Quella stanza, comunemente a terreno, aperta dinanzi con uno o più archi grandi poggianti su pilastri o colonne, e posta per lo più a uno dei lati estremi dei palazzi, o annessa ai palazzi, degli antichi e nobili cittadini che ne avessero dalla repubblica avuto il privilegio, nella quale solevano adunarsi i parenti e gli amici per conversare riparati dalle intemperie. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 22: Non andavano le mura se noe insino dov'è oggi la loggia degli Adimari.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 109: Fostù a questa pezza dalla loggia de' Cavicciuli?
Esempio: Camb. G. Ist. 1, 119: Ordinò provisioni di porre freno alle famiglie potente e grande ch'aveano milizia e logge in casa.
Esempio: Nard. Stor. 2, 119: Andai per il gonfalone, il quale era in casa di Cosimo Nardi, che abitava presso alla loggia de' Pulci sul canto di Baldacco.
Esempio: Varch. Stor. 2, 78: Vi erano (in Firenze) ventuna loggia di cittadini privati...; le quali loggfe.... si veggono ancora tutte; e perchè mostrava che le famiglie, le quali avevano loggia, fossero nobili oltra l'altre, mi maraviglio ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 335: Anzi le logge de' cittadini principali è ragionevole che sieno con architrave, fregio e cornice sopra le colonne.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 293: La porta di Santa Maria credo fusse intorno a dove si vede una parte della loggia de' Gherardini.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 522: Loggia, da λόγος discorso, cicalamento; poichè sotto vi si tiene ragionamento; laonde era segno in Firenze di nobiltà aver loggia, da quella famiglia denominata.
Esempio: Capp. Econ. 363: Poi viaggi frequenti per la mercatura o per la repubblica; poi le fazioni, i consigli, le logge, la piazza, difendersi o invadere, aspirare alla potenza o conservarsela (qui figuratam.).
Esempio: E Capp. Econ. 410: Un ricco voleva edificare. Senza parlare de' monumenti sacri, che pure son palazzo del povero, camera de' suoi affetti, teatro delle sue feste, il ricco cittadino apriva una loggia.
Definiz: § III. E per Loggiato, e più specialmente Loggiato che nell'interno di palazzi, castelli, conventi, e altri grandi edifizj, ricorra su qualche lato di cortili, chiostri, giardini, e simili, o intorno ad essi. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 103: Era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo, e con logge e con sale e con camere.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 261: Morì in camera terrena della loggia della casa della sua abitazione da S. Ambruogio.
Esempio: Car. Eneid. 2, 862: Per portici e per logge armi e nemici Attraversando, in ver l'aitar seri fugge.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 133: Intorno alla corte (di un monastero) si debbono collocare le logge i luoghi da passeggiare, le camere, il refettorio, il capitolo, ec.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 134: Erano in quel luogo (nella palestra degli antichi).... gli ordini da sedere, e vi erano logge che accerchiavano attorno un verde e fiorito prato.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 153: La principal parte di tutte è quella, la quale o cavedio o atrio che tu ti dica, noi lo chiameremo il cortile con le logge.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: In alcun luogo vi feciono (nei cortili) logge da un lato solo, in alcun altro da più lati, ed in alcun altro da per tutto, ed in alcun luogo le feciono con palchi ed in alcuno con volte.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 203: Fu (il Torrigiano) da Lorenzo vecchio de' Medici tenuto nel giardino che in sulla piazza di San Marco di Firenze aveva quel magnifico cittadino in guisa d'antiche e buone sculture ripieno, che la loggia, i viali, e tutte le stanze erano adorne di buone figure antiche di marmo, e di pitture, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 1: D'intorno inosservabile e confuso Ordin di logge i demon fabri ordiro.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 97: La maggior porta.... ha seco annesso un magnifico ricetto,... che conduce ad un cortile spazioso, e poco men che quadrato, la cui fronte forma una vaga loggia in volta, con sei colonne,... tre dall' una parte e tre dall'altra.
Definiz: § IV. In senso speciale, si disse Loggia quel Portico che ne' teatri, anfiteatri, e simili, degli antichi Romani, girava tutto intorno la estremità superiore di essi. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 299: Io ho detto che una delle principali parte del teatro è la loggia, trovata per ritenere e per far apparire le voci ed i suoni maggiori, e che ella era posta sopra gli ultimi gradi da sedere, e che con i vani da colonna a colonna guardava la piazza del mezzo nel teatro.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. appr.: Sopra l'ultimo luogo de' gradi, acciochè molto giovasse, vi collocarono la loggia, volta, come io dissi, verso la piazza che era in mezzo del teatro; i vani della qual loggia dalla parte di dentro volevano che fussino liberi ed espediti quanto più si poteva. Ma da la parte di dietro di essa loggia, volevano che rincontro a' vani del colonnato fusse tirato un muro che la turasse bene per tutto.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 300: Questa sì fatta loggia era certo molta artificiosa, conciosia che per reggere questa sola loggia, si facevano sotto di lei altri colonnati, ed altre loggie aperte e volte verso il lato di dietro del teatro, e ne' teatri grandi si facevano doppie, acciocchè se alcuna volta, per alcuna furiosa pioggia o tempesta, vi fussino ricorsi al coperto gli spettatori, non si bagnassino; ed erano i colonnati ed i portici posti sotto questa prima loggia, non come quelli de' tempj o delle basiliche, ma di pilastrate sode e mura stabilissime, con disegno simile a quello delli archi trionfali.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 40: Le logge; o palchetti (com'or si direbbe), del Circo furono bensì detti spectacula e fori, ma non mai turres.
Definiz: § V. Poeticam., per Palco de' moderni teatri. –
Esempio: Parin. Poes. 45: O con maligno Occhio ricerchi di qualch'alta loggia Le abitate tenebre, o miri altrove Gli ognor nascenti e moribondi amori Delle tenere dame.
Esempio: E Parin. Poes. 64: Se cupida troppo Col guardo accompagnò di loggia in loggia Il seguace di Marte.
Definiz: § VI. Loggia, dicesi Il luogo dove i Frammassoni tengono le loro adunanze, e per estensione Ciascuna delle sezioni di quella società. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 252: Quello che i liberi Muratori chiamano loggia, essi (i Carbonari) baracca chiamavano.
Definiz: § VII. Loggia, parlandosi di alloggiamento, accampamento, si usò nel plur. per Tenda o Padiglione. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 2: Elli cominciare, non ch'altro, a fare tabernacoli e logge per dimorare quivi il verno.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. M. 13: Essendo lo 'mperadore a una caccia, i Parmigiani uscirono fuori, e misono fuoco nelle logge del campo dello Imperadore.
Esempio: Vill. G. 507: La sera ritratti l'un'oste e l'altra, infino a notte stettono schierati ciascuno trombando a petto l'uno dell'altro, per sostenere l'onore del campo, ma la notte dipartì, e ciascuno tornò alle sue logge.
Definiz: § VIII. Famiglia di loggia. –
V. Famiglia, § XXV.
Definiz: § IX. Servo da loggia, trovasi per Servo addetto alla custodia dell' atrio nella casa romana. –
Esempio: Cic. Opusc. 272: Come nella grande famiglia delli stolti alcuni sono più deliziosi servi, secondo che ad essi pare, ma pure sono servi da loggia, così pure per modo della loro stoltizia sieno quelli, li quali le insegne, le tavole, lo scolpito argento, le opere de' Corinti, li magnifici edificj con troppa operazione dilettano (il lat. ha: atrienses).
Definiz: § X. Comparire a loggia, trovasi per Apparire, Mostrarsi, in pubblico, ma solo figuratam. per Esser fatto, prodotto, operato. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 10, 49: E fecer con virtù maggior prodezze, Che comparite poi non sono a loggia Con tutte quante nostre sottigliezze.
Definiz: § XI. Far loggia, si disse per Far capannello, Trattenersi oziando in un luogo pubblico. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 35, 78: Gli era gittato (a Marte a piè del Ponte Vecchio) il fango, e fatto brutto Da' portator, che quivi facien loggia, Sicchè coperto n' era quasi tutto.
Definiz: § XII. Parlare a loggia, si disse per Parlare nei ritrovi pubblici. –
Esempio: Pitt. B. Cron. 23: A la scoperta con disoneste parole parlava a viso a viso, a cerchio, a loggia, e su per le piazze.
Definiz: § XIII. Tenere a loggia, si disse per Tenere a bada, impedito, o simili, e, per lo più, con beffe. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 302: E' ci son certe cicale Che l'acconcion senza sale E vi tengon sempre a loggia.
Esempio: Bern. Orl. 19, 12: A loggia m'ha costui due dì tenuto, Ed è un solo, e non è già gigante.
Esempio: Varch. Ercol. 69: Dicesi ancora tenere a loggia, gabbarsi d'alcuno.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 181: E tenendoli a loggia ne' cerchiellini e per le botteghe, affermavano ec.
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: L'amor ch'io ti porto, mi forza A dirti il vero in faccia, e non far come Certi gnaton, che ti ghignano in bocca, Poi ti tengono a loggia.
Definiz: § XIV. Tener loggia de' fatti d'alcuno, si disse per Parlarne con maldicenza, Sparlarne. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 121: Che là (in corte) si tien pancaccia e si tien loggia De' fatti d'altri; e quell'è più valente, Che nel dir mal d'ogn'un si sbraca e sfoggia.