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Dizion. 5° Ed. .
ADUGGIARE e AUGGIARE.
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ADUGGIARE e AUGGIARE. Definiz: | Att. Far uggia, Nuocer coll'uggia alle piante, alle semente e simili, Farle intristire. − | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 37: Porre'gli [i frutti] dove meno auggiassono i seminati, e meno mugnessono i campi. | Esempio: | Vett. Colt. 33: Un luogo scoperto, e che non sia nè da altri alberi, nè da monti ovvero muri auggiato. | Esempio: | Lastr. Agric. 1, 140: Con la loro ombra [gli alberi e le vetrici] aduggiano i campi. | Esempio: | E Lastr. Agric. 1, 181: Gli alberi saranno anche di più bella vista e di maggior fecondità, se si disporranno in maniera che non si aduggino. |
Definiz: | § I. E per similit. − | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 217: Hanno voluto dire alcuni che e' sia [l'aere] verso il verno sottiletto ed alquanto freddo; il che per esser da altissimi edifizj, e generalmente di pietre vive, quasi auggiato, più che da propria cattiva qualità gli avviene. |
Definiz: | § II. E in locuzioni figurate. − |
Esempio: | Dant. Purg. 20: I' fui radice della mala pianta, Che la terra cristiana tutta aduggia. | Esempio: | Alam. L. Op. tosc. 2, 248: Oggi è piena [l'Italia] Di semenza crudel ch'aduggia e adombra Quanto nascer solea benigno frutto. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 2, 120: Per lei [per la colpa] si aduggia e si annichila ogni germoglio di virtù vera e di grazia. |
Definiz: | § III. E figuratam. − |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 318: Ma quell'altro voler di ch'i' son pieno, Quanti press'a lui nascon par ch'adugge. | Esempio: | Med. L. Op. 2, 162: Deh perchè il ver con la menzogna auggi? | Esempio: | Pulc. L. Morg. 11, 75: Furno i Romani ingrati alla ragione, Onde seguiron poi sì lunghi affanni: Questo peccato par che 'l mondo adugge, E finalmente ogni regno distrugge. | Esempio: | Pitt. I. Istor. fior. 56: I Pisani si sottomessero già a Giovanni Galeazzo Visconti, duca di Milano, l'ambizione del quale Italia tutta aduggiava. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 17: Ma invidiando l'altezza di lei [di Giulia], come la sua aduggiasse, non le concedette pure un littore. | Esempio: | Filic. Poes. tosc. 504: Nè vogl'io già con fiero Sguardo il fiore aduggiar de' bei vostr'anni. |
Definiz: | § IV. In forma di Neutr. Far uggia, Far ombra, Adombrare. − | Esempio: | Dant. Inf. 15: E il fummo del ruscel di sopra aduggia Sì, che dal fuoco salva l'acqua e gli argini. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 277: Segno manifestissimo, che la grandezza e potenza della città,.... come grande e ben fronzuto albero, abbia, intorno intorno auggiando, impedito il crescere agli altri. |
Definiz: | § V. E in forma di Neutr. pass. aduggiarsi Rimanere aduggiato, Intristire. − | Esempio: | Soder. Coltiv. 39: E se i gran pampani e spessi le soffocassero, e insieme con le altre viti troppo se n'aduggiassero, sfrondinsi. |
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