Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
INDEBOLIRE, e INDEBILIRE
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INDEBOLIRE, e INDEBILIRE.
Definiz: Neutr. pass. Divenir debole, Scemar le forze, e 'l vigore, Infievolire. Lat. debilitari. Gr. ἀσθενέσθαι ἀσθενεῖσθαι.
Esempio: Nov. ant. 100. 17. Alcuna volta per lo giacere rivescio adiviene, che 'l sangue si raguna intorno del cuore, perchè ne riceve angoscia, e 'ndeboliscono gli spiriti.
Esempio: Vit. SS. Pad. Se le nostre mani per alcuna infermità indeboliscono, diamcene pace.
Esempio: Coll. SS. Pad. Essendo indebolito, e venuto meno del corpo per aver digiunato due dì.
Esempio: Pass. 360. Imperocchè si conturba, e indebilisce il celabro, e la virtù visiva, ed immaginativa se ne offusca.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Per la confessione l'uomo invigorisce, e rinforza, e il nemico indebolisce, perde la forza, e l'audacia del tentare.
Esempio: Maestruzz. 1. 39. Il digiuno è allora laudabile, quando la carne indebolisce, e iscema la forza in tal modo, che più agevolmente si sottometta allo spirito.
Definiz: §. In signific. att. vale Tor le forze. Lat. debilitare. Gr. ἀσθενοῦν.
Esempio: Cr. 1. 2. 3. L'aere freddo fa tornare il calore innato, cioè naturale, indentro, e genera catarro, e indebilisce i nervi.