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VOLTA
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VOLTA .
Definiz: Voce, la quale, aggiuntole nome numerale, e di quantità, significa determinazion d'atto, e, così accompagnata, ha forza d'avverb. fiata.
Esempio: Esempio del Compilatore Una volta. lat. semel.
Esempio: Esempio del Compilatore Cento volte. Latin. centies, e simili.
Esempio: Bocc. nov. 86. 1. Calandrino, che altre volte la brigata avea fatta ridere, similmente questa volta la fece.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 51. Assai volte aveva udito ragionare di quanto onore, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 5. E Bruno conoscendo in poche di volte, che con lui stato era.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 16. Si sono elle venute parecchi volte a starsi meco.
Esempio: G. V. 12. 104. 7. Nota, lettore, che le più volte, ma quasi sempre, avviene.
Esempio: Conv. 4. Tuttevolte, che 'l Gigante era stanco, elli poneva il suo corpo sopra la terra disteso.
Esempio: Bocc. nov. 77. 30. Sette volte con la immagine si bagnò.
Esempio: E Bocc. num. 47. Avresti mille volte il dì disiderato di mai non esser nata.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 9. Da una volta in su caricò l'orza, con gran piacer della donna.
Esempio: Dan. Par. 4. Se mille volte violenza il torza.
Esempio: Petr. Son. 219. Maravigliomi ben s'alcuna volta.
Definiz: Toccar la volta a uno, è, quando nell'operazioni alternative, cioè, che s'hanno a far determinatamente, or da uno, or da un'altro, s'aspetta a lui l'operare. Lat. alicuius partes esse, ad aliquem pertinere.
Esempio: Bocc. nov. 13. 2. Pampinea, che se allato, allato a Filostrato sedea, avvisando, sì come avvenne, che a lei la volta dovesse toccare.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 1. Dionéo, che a lui toccava la volta.
Definiz: Tor la volta, proccurare nell'operazioni alternative il luogo altrui.
Esempio: Passav. 346. Che lasciando pur far loro, fanno tanto, che basta di male, sì che me ne tolgon la volta:
Definiz: e ciò si dice anche furar le mosse. Lat. eximere e manu manubrium.
Definiz: Rubar la volta si dice de' cavalli, quando nel maneggiare voltano prima, che 'l cavalier non vorrebbe.