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FORARE.
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FORARE.
Definiz: Att. Aprire con foro o con fori, Far foro o fori, Bucare, mediante istrumento appuntato; e dicesi anche dell'istrumento istesso.
Dal lat. forare. –
Esempio: Viagg. Terr. sant. 347: Hanno le dette spine,... e quale più e quale meno sono appuntate e delicate, e come una lesina ogni forte cosa forerebbono.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 56: Chi facesse le macine belle, e fatte legare in anella, prima che elle si forassero,... n'avrebbe ciò che volesse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 16: La donna da principio si conforta, Chè vede che colui poco le nuoce: Non porta lancia nè spadone mazza, Ch'a forar l'abbia o romper la corazza.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 11: Androfilo era Padre di quello a cui forate e rotte (Come se state fossino di cera) Al primo incontro l'arme avea il gagliardo Cavalier, or prigion del fiero Ungiardo.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 48: Sempre che scende il ferro, o fora o parte O piastra o maglia, e colpo in van non esce.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 157, 1: Percotendo [gli scultori] leggermente il ferro col mazzuolo con replicati colpi, coll'aiuto dell'acqua, che in piccol trogoletto di terra, che fanno attorno al luogo da forarsi,... vanno infragnendo a poco a poco il marmo, e con tale instrumento forano ogni grossezza di esso.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 90: Fatto questo, forava le distanze lasciate coll'istesso succhiello ad una ad una.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 25: Un'altra [materia], che noi possiamo rompere e forare, non poter esser da quello rotta e forata.
Esempio: Crudel. Rim. 57: Rompiamci i denti, Foriamci i labbri, Forte rodendo Spine pungenti.
Esempio: Bottar. Lez. Trem. 22: Forandosi in qualsivoglia luogo il terreno, schizza all'aria con grand'impeto e velocità un fonte perenne d'acqua.
Definiz: § I. Vale altresì Ferire di punta; detto anche di arme appuntata. –
Esempio: Vill. G. 327: Con gran bastone.... a punta acuta, legato ad anelli di ferro da fedire e da forare.
Esempio: Colonn. Guid. N. 543: Sì potentemente il gittòe, che mortalmente ne ferìo Ulisse, forandoli le coste col detto colpo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 50: Giusto è ben dunque che Rinaldo atterri Qualunque assale, e fori e squarci e affrappi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 8: Mette su l'arco un de' suoi strali acuti, E nascoso con quel sì ben lavora, Che fora ad uno Scotto le cervella.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 140: Manda Tantalo in aria un alto strido, Come nel lato destro il telo il fora.
Esempio: Mont. Poes. App. 109: Seguian lor pugna tuttavolta i due Combattenti, e ciascun si fora e attrappa Coll'impugnate fulminanti lame.
Definiz: § II. E per Scavare, detto di acqua, o simile. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Le quali [lacrime] accolte foran quella grotta.
Definiz: § III. E figuratam. per Penetrare addentro, riferito a luoghi, selve, tenebre, e simili; quasi Aprirli, facendovi un sentiero. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Così forando l'aura grossa e scura, Più e più appressando, ec.
Esempio: Collaz. SS. PP. 133: Non temerono di forare gli spaziosi luoghi dello ermo, allo esemplo di Ioanni Batista.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 3: Solo nato forava i diserti.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Atta a salir montagne, e forar selve, Dov'altri mai non giunse.
Definiz: § IV. E riferito a schiera nemica, vale Penetrare attraverso, rompendola. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 431: Li cavalieri punsero li cavalli delli speroni, e con le redine abbandonate corsero sopra li nemici, e dirompono gli ordini e forano le schiere.
Definiz: § V. Neutr. Passare attraverso a checchessia, detto così di persone come d'animali. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 184: Poi fecero una schiera appuntata a guisa d'uno conio, e foraro per mezzo della schiera de' Galli.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 134 t.: Correndo, anzi volando come saette [i porci] a dispetto dei guardiani e di tutti i soldati, forando tra le gambe de gli uomini e de' cavagli,... se ne vennero nel castello.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 98: Sai come si arrabatta esta genia, Che ambizïosa, obliqua, entra e penetra, E fora, e s'apre ai primi onor la via.
Definiz: § VII. Lingua che taglia e fora. –
V. Lingua.
Definiz: § VIII. Forare il gozzo. –
V. Gozzo.