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1) Dizion. 5° Ed. .
CAGIONE
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CAGIONE.
Definiz: Sost. femm. Quello da cui ha origine, motivo, occasione, una cosa qualunque.
Dal lat. occasio. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Il dilettoso monte Ch'è principio e cagion di tutta gioia.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Mentre ch'egli (l'amore) è ne' primi ben diretto, E ne' secondi se stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto.
Esempio: Comp. Din. Cron. 7: La cagione della discordia fu, che alcuni di loro voleano le castella del Vescovo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 83: Crudele, acerba, inesorabil morte, Cagion mi dai di mai non esser lieto.
Esempio: Bocc. Laber. 7: S'ingegna di darti dolente vita e cagione di desiderare la morte.
Esempio: Machiav. Stor. Proem. 1, 152: Se niuna lezione è utile a' cittadini che governano le repubbliche, è quella che dimostra le cagioni degli odj e delle divisioni della città, acciocchè possano, con il pericolo d'altri diventati savi, mantenersi uniti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 20: Che nulla cosa nuova ora t'arreco, S'io vo' dir la cagion che questo rio Fa che così legato vedi meco.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 47: Era pagana, e là venuta anch'ella Per l'istessa cagion di ristorarse.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 17: Gli Olandesi eretici, che colà testimoni di veduta non potevan negare il fatto, ne han voluto travolgere la cagione.
Definiz: § I. E per Ciò che di per sè produce un effetto; Causa. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 19: Ma non sempre per il rimovere delle cagioni si rimuovono gli effetti, i quali da quelle hanno avuto la prima origine.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 121: Che tutto l'universo dipenda dal primo principio, come da cagione efficiente.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 209: Questa cosa a me ancora ha data alcune volte occasione di pensarvi, con desiderio di penetrare alle vere cagioni di questi effetti.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 18: La sustanza scambiar per gli accidenti, Per la cagione il fine, E scoccolare barbarismi a isonne, E discordanze accoppiar dommaschine.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 39: Voi che vi siete a tutto potere ingegnato di coprirne, benchè indarno, gli effetti, molto meno avete consentito ch'io ne sappia la cagione.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 86: Tolta la cagion, manca l'effetto.
Definiz: § II. Quindi Cagione prima dicesi di Dio, come creatore di tutte le cose. –
Esempio: Dant. Parad. 20: O predestinazion, quanto rimota È la radice tua da quegli aspetti Che la prima cagion non veggion tota!
Esempio: Petr. Rim. 2, 119: Potea levarsi all'alta cagion prima.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 157: Che se fossero certamente persuasi [i Cinesi] dell'esservi una prima cagione, per cui il mondo e la natura ebbero principio al farsi,.... quella, che secondo essi.... è virtù di natural gratitudine verso le creature, che lor fan bene,.... tutta si volterebbe a quel libero e supremo Signore dell'universo.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 347: La perfetta D'ogni cagion prima cagione, ingiusta Esser così non può.
Definiz: § III. E per Occasione che muove a far checchessia, usato particolarmente coi verbi Avere cagione, Dare cagione, Cogliere cagione, Prendere cagione, Trarre cagione e simili. –
Esempio: Giamb. Vegez. 104: E se bene saranno ammaestrati,.... nè mattamente, ma con grande cagione si menino a combattere contra i nemici (il testo lat. ha: sed occasione captata).
Esempio: Dant. Inf. 30: La rigida giustizia che mi fruga Tragge cagion del luogo ov'io peccai A metter più gli miei sospiri in fuga.
Esempio: E Dant. Purg. 26: Questa fu la cagion che diede inizio Loro a parlar di me.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 39: Donde debbono prender cagione e argomento da non peccare.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 186: In altro non volle prender cagione di doverla mettere in parole.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 126: Voglio che domane si dica, poichè donna Licisca data ce n'ha cagione, delle beffe le quali ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 17: Ma venuti i Longobardi e ridotta Italia in più parti, dettero cagione al Papa di farsi più vivo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 201: Furono [le sue pitture] cagione di farlo conoscere a certi spagnuoli.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 2: Così non avverrà ch'ei dia cagione Ad alcun d'essi che di lui si doglia.
Definiz: § IV. Per Ragione onde si fa una cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Nè certo Senza cagion sarei con gli altri mosso.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 89: L'ultima Elisa non senza cagione nomeremo.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 59: Oltre a ciò, molta gente per diverse cagioni è oggi, che è dì di lavorare, per lo Mugnone.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 471: Non è ancora partito: la cagione è, perchè trattando il papa con il duca,.... il duca predetto sta in sul tirato.
Esempio: Ar. Sat. 1, 161: Se più il signor me accusa: se compagno Per me si leva, e dice la cagione Per che, partendo gli altri, io qui rimagno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 219: Costui, preso nello stretto di Cicilia, e rimenato da un centurione, non dava cagioni capaci del suo dileguarsi.
Definiz: § V. Per Ragione apparente, Pretesto. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 67: Non andar caendo cagioni all'amico.... Cagioni va caendo chi partir si vuol dall'amico.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 165: E trovando certa cagione che non la voleva rendere, allora prese la Bibbia, e andossene con essa l'abate Anastasio.
Esempio: Vill. G. 445: Mandò al suo fratello Arrigo, ch'era a Brescia, che cogliesse alcuna cagione, e si tornasse a dietro.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 61: Calandrino cominciò a guatar lei, e parendogli bella, cominciò a trovar sue cagioni, e non tornava a' compagni con l'acqua.
Esempio: Cronichett. Mannell. 85: Fu detto a' Romani, ch'erano con Cesare, come i Tedeschi erano assai e forti; sicchè i Romani cominciarono a temere, e coglievano cagione per tornarsi addietro.
Esempio: Machiav. Stor. Ded. 1, 149: In tutte le mie narrazioni io non ho mai voluto una disonesta opera con una onesta cagione ricoprire.
Esempio: Bemb. Stor. 154: Egli cagioni d'indugio sopra cagioni traponendo, non però così accortamente, che non si conoscesse che elle erano false ec.
Definiz: § VI. Onde la maniera, oggi poco usata, Dar cagione, che vale Addurre per pretesto, per iscusa. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 89: Non l'assentirono, dando cagione che la mercatanzia era barattata.
Definiz: § VII. Per Colpa; onde i modi Cogliere cagione, Dare cagione, Porre cagione, Trovare cagione, e simili, cagione ad alcuno, o addosso ad alcuno, che valgono Incolparlo, Accagionarlo. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 99: Non trovando contro a lui cagione degna di morte, dimandarono a furore a Pilato preside che lo crucifiggesse.
Esempio: Vill. G. 414: Ma Castruccio, per essere al tutto signore, anzi che l'anno compiesse, gli colse cagione addosso, e cacciollo di Lucca.
Esempio: E Vill. G. 624: Puoseli cagione ch'elli ordinava congiura.
Esempio: E Vill. G. 625: E poi del mese d'ottobre vegnente fece cogliere cagione al Mortiniere ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 126: Quando a voi paresse, qui sarebbe da procedere con lento passo: e quando luogo e tempo fosse, trovarle (a Biancafiore) alcuna cagione addosso, per la quale facendola morire, ognuno giudicasse che ella giustamente morisse.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 74: Io le feste non poco intralasciate, dando di ciò al sozzo tempo cagione, veggendo il nuovo, ricominciai ad usare.
Esempio: Dav. Tac. 1, 32: Il peccato e la paura lor fece pensare i padri averli mandati a frastornare quanto s'era tirato per la sommossa: e come è vago il popolo di coglier cagioni, benchè false, trovano a dire che Munazio Planco, seduto consolo, capo dell'ambasceria, esso fu che ne fe' fare il partito.
Definiz: § VIII. Trovasi anche per Fine. –
Esempio: Alam. L. Gir. 15, 109: Il cavalier ch'a questa cosa bada, Domanda a qual cagion miri la spada.
Definiz: § IX. A cagione di, seguito dalla particella Di, vale Per causa. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 144: Che noi.... oneste cose a cagione degli amici facciamo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 34: Fe' specialmente ripari di barricate a traverso alle vie, che sboccavano nel Marchesato, a cagion del quale era venuto il nembo.
Definiz: § X. Vale anche A fine. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 13: Dio non si puote meglio conoscere, che per romper di pane, a cagione di far limosina.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 138: La veccia doppiamente usiamo, o vero per seme da cogliere, o vero a cagione di segarla per nutricamento degli animali.
Definiz: § XI. A cagione, unito più specialmente con un pronome possessivo, vale Per colpa; e trovasi anche usato nel numero del più. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 368: La maggior parte di gran mali, che sono fatti nel mondo, sono fatti e compiuti alle nostre cagioni, e sotto ispezie di ben fare.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 2, 189: Temendo il giudicio di Dio, se ella morisse a sua cagione.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 74: Io voglio che in luogo delle busse, le quali egli vi diede a mie cagioni, che voi abbiate questa consolazione.
Esempio: Grazz. Comm. 394: Che c'è, Frosino mio gentile? F. Non più niente di buono, alle vostre cagioni. M. Come alle mie cagioni? Perchè?
Definiz: § XII. A cagione che, vale Acciocchè, Affinchè. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 43: Ed a cagion che nulla mancasse a questo inganno, formando un poco di cera in quella guisa che erano le troncate parti, a misura gliene rappiccarono.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 124 t.: A cagione che restando sicuro e libero da quella banda, si potesse con le forze di tutto il regno subitamente volgere a l'altra.
Esempio: Varch. Boez. 116: Ma io, a cagione che 'l dir nostro acquisti fede maggiore, procederò o per l'una via o per l'altra.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 1: Io vo' che tu sappia qual sia stata la vita mia e tutte le mie fortune, a cagion che tu mi possa scusare appresso quelli che mi riprendessino.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 12, 4: A cagion che Iddio ti protegga.
Definiz: § XIII. Per cagione di, accompagnato dalla particella Di, vale A fine, Per fine. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 294: I laici e' cherici cominciarono a venire per cagione di vicitarlo.
Esempio: Cas. Pros. 2, 9: Mette il naso.... su la vivanda.... per cagion di fiutarla.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 40: Andando alle feste e rappresentazioni pubbliche, fino il Senato, per cagion d'onorarlo, in costume avea di rizzarsi.
Definiz: § XIV. Sotto cagione, pur seguito dalla particella Di, vale Col pretesto, Col fine apparente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 135: Che venissono con grande oste, sotto cagione di fornire Monte Alcino.
Esempio: Vill. G. 635: Ma lasciarono seminare il piano delle sei miglia d'intorno a Lucca, sotto cagione di dare esempio a' Lucchesi di ben trattarli.
Definiz: § XV. Essere in cagione di una cosa, trovasi usato per Esser cagion di quella, Esserne causa. –
Esempio: Senec. Declam. 110: Ciascuno per non essere privato s'ingegnò d'avere vittoria, e in questo modo s'uccisono, e tu ne fusti in cagione.
Esempio: E Senec. Declam. 120: L'uomo che è in cagione del peccato, non è scusato dalla colpa. Tu fusti in cagione del peccato di quegli uomini che ti sforzarono.
Esempio: E Senec. Declam. 137: E per questo non si debbe riputare questo da me, ma da chi fu in cagione de' miei affanni.
Esempio: E Senec. Declam. 180: Colui che è in cagione del male debba portare la pena. Fidia, vostro maestro, fu in cagione che gli fussono mozze le mani, perchè commise il furto delle cose sacre.
Definiz: § XVI. Prender cagione da una cosa, vale Avere origine, Derivare, da quella. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 6: La tristizia, la quale prende cagione dall'ozio.
Esempio: E Cess. Scacch. volg. 102: Pessima pestilenzia è lussuria, dalla quale prende cagione la pigrizia della mente.
Definiz: § XVII. Cattivo lavoratore, a ogni ferro pon cagione. Proverbio che vale: Quando uno non vuol lavorare, o non ha lavorato, danne la colpa agli strumenti del suo mestiere.
Definiz: § XVIII. Pure in proverbio: Ogni male ha o vuol cagione. –
V. Male.
Definiz: § XIX. E pure in proverbio: Chi è cagion del suo mal pianga sè stesso. –
V. Male.