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1) Dizion. 5° Ed. .
COME.
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COME.
Definiz: Particella che serve a reggere uno de' termini d'un paragone, e che propriamente usasi in correlazione di Così, espresso o sottinteso. Nel modo stesso che, Nel modo o In quel modo che, Nella guisa stessa che.
O dal lat. quomodo, cui è più analogo como, forma spagnuola e antica italiana, o dal lat. quom, quum, mediante le nostre forme antiquate, simili alle provenzali, cum, com, co; quando non si voglia piuttosto opinare che abbia avuto origine e dall'uno e dall'altro, secondochè c'inducono a credere i varj sensi ed usi del come, dei quali sarebbe difficile assegnare altrimenti la ragione. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Io venni in loco d'ogni luce muto, Che mugghia come fa mar per tempesta, Se da contrarj venti è combattuto.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Poi dentro a lei udì: Se tu vedessi, Com'io, la carità che tra noi arde, Li tuoi concetti sarebbero espressi.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 24: Onde come il servo,... e così molto maggiormente noi, ci conviene ubbidire continuamente a i comandamenti divini.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 221: Come ne' lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo,... così.... de' ragionamenti piacevoli sono i leggiadri motti.
Esempio: Nov. ant. C. 54: E quelli rispose: questo non fu giammai. Non può essere. Lo palafreno e la persona si è tua, ch'io t'amo come me medesimo.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 278: Sendo questo esercizio da giovani, mi persuado che i giovani sieno più atti a ragionarne, come essi sono più pronti ad eseguirlo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 5: Come soglion talor dui can mordenti.... Avvicinarsi digrignando i denti,... Indi a' morsi venir,... Così ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 19, 7: Come orsa, che l'alpestre cacciatore Ne la pietrosa tana assalita abbia, Sta sopra i figli con incerto core, E freme in suono di pietà e di rabbia.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 27: Quel gloriosissimo Carlo, il cui nome, come Voi ottenete, così vi si presenta l'occasione d'acquistare la gloria e il cognome.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 260: E ciascuna delle predette [voci], come nel verso, sì si troncano nella prosa, e come tutte l'altre, così ancora nelle parole sdrucciole.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 52: Come pari d'ardir, con forza pare, Quinci Austro in guerra vien, quindi Aquilone,... Così ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 113: Se.... solo ci mancasse il concorso delle piogge, potremmo trovarci questo o altro temperamento, che supplisse in vece di quelle, come accade nell'Egitto dell'inondazione del Nilo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 99: Questa scienza universale non fu subordinata da lui [da Teofrasto], come da Platone, all'immaginativa, ma solamente alla ragione e all'esperienza.
Definiz: § I. Nel medesimo senso si usò col Che pleonastico. –
Esempio: Frezz. Quadrir. 1, 6: Come che gente alcuna volta balla Per la vittoria che già aver si spera, E poi si scorna se l'effetto falla; Così fen quelle.
Definiz: § II. Usasi anche in relazione con avverbj, o adiettivi in forza d'avverbj, che servano a locuzioni comparative. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Come d'autunno si levan le foglie, L'una appresso dell'altra, infin che il ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie, Similemente ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 75: Come destrier che dalle regie stalle.... Fugge, e libero alfin per largo calle Va tra gli armenti o al fiume usato o all'erba;... Tal ne viene Argillano.
Definiz: § III. Usato a significare somiglianza, analogia, o simili, fra due cose o persone, vale A guisa, A foggia, A modo di, In forma di, o simili; per lo più con ellissi del suo correlativo Così. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Trattando l'ombre come cosa salda.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Com'anima gentil che non fa scusa, Ma fa sua voglia della voglia altrui;... Così, poi che da essa preso fui, La bella donna ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 29: Com'uom che tra via dorma, Gittaimi stanco sopra l'erba un giorno.
Esempio: EPetr. Rim. 2, 113: Ivi com'oro che nel foco affina, Mi rappresento carco di dolore.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 65: Nascevano nel cominciamento d'essa [pestilenza].... certe enfiature, delle quali alcune crescevano come una comunal mela, altre come uno uovo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 161: Una superficie piana pulitissima come uno specchio.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 54: In un momento si vedranno venir su da tutte le bande, come funghi.
Esempio: E Leopard. Pros. 56: Sarete costretto di andarvi aggirando come una carrucola da pozzo o come una macina.
Definiz: § IV. E in proposizioni ellittiche. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 726: Dicemi l'amore: O amica bella, L'occhi tuoi e 'l core Come di colombella.
Definiz: § V. E pure per A guisa, A modo di, nel senso di In conto, In luogo, In vece, di. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 75: E appresso chiamato Ascalione, simigliantemente amenduni gli raccomandò dicendo: questi sieno a te come figliuoli.
Definiz: § VI. Usato a denotare corrispondenza, proporzione, analogia, e simili, d'una cosa con un'altra, vale Nel o Del grado stesso di o che; Nella o Della misura, quantità, qualità, forma, e simili, di o che. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 242: Ecco che t'ho recato XXX libbre d'oro, come tu desti a' poveri.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 28: Dette velocità non sono come le altezze; ma bensì in proporzione dimidiata delle medesime.
Definiz: § VII. Usato a denotare relazione con abito, stato in che uno si trovi, condizione di vita o di cose, costume; ovvero con opinione, giudizio, sentenza, o simili, che si esprimano intorno a checchessia; vale Nel modo che, Secondo che, Conforme a ciò che; per lo più in locuzioni ellittiche, e talvolta col Sì espresso. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 371: Cercando trovarono lo predetto libro nella cella di Panuzio fra le palme, come quel frate l'avea nascoso.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 184: Il quale, sì come il più de' gentili uomini avviene, d'una gentil donna.... s'innamorò.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 187: Come usanza è delle nostre donne, l'anno di state, con questo suo figliuolo se n'andava in contado ad una sua possessione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 40: Io sol contra ambidui per far son buono Quel che detto ho, senza elmo come sono.
Esempio: Guicc. Stor$. 3, 93: L'Alviano impotente, come sempre, a raffrenare se medesimo, assaltò ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 350: Direbbero che il mondo sta come scrisse Aristotile, e non come vuol la Natura.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 46: Di fanciulle celesti diventeremo terrene; se però, come io aspetto, non ci risolveremo piuttosto in fumo.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 98: Ma fra gli antichi, assuefatti com'erano a credere.... che le cose fossero cose e non ombre, ec.
Definiz: § VIII. E pure usato a significare relazione fra un'azione e la qualità o lo stato di colui che la compie, vale In qualità di, A modo proprio di, Da, e simili; ed anche Essendo tale, quale dal contesto è dichiarato. –
Esempio: Giamb. Vegez. 167: L'onagro, cioè mangano, o altro dificio, manda le pietre; ma come forte di nervi e come grande, pietre pesanti così gitta.
Esempio: Dant. Conv. 399: E questo intendo, non come buono fabbricatore, ma come seguitatore di quello, fare in questa parte.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 183: Mossesi solo, come disperato, e andossene verso il Nilo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 26: A Ferraù parlò come adirato, e disse: Ah mancator di fè, marrano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 3: Ma che parlò come ignorante e sciocco, Ve lo dimostra chiara esperienzia.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 350: Essi, come reverentissimi e umilissimi mancipj d'Aristotile, negherebbero tutte l'esperienze e tutte l'osservazioni del mondo.
Definiz: § IX. E pure nel senso di Secondochè, denotante conformità o subordinamento di atti a una data causa o principio. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 143: Qui mi sto solo; e, come Amor m'invita, Or rime e versi, or colgo erbette e fiori.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 49: Fatene per innanzi come vi piace.
Definiz: § X. E pure per Secondochè, Per quanto; denotante subordinamento a una data condizione o necessità. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 89: Quivi si sposarono, e come in montagna si potè, la gentil donna fe' loro onorevoli nozze.
Definiz: § XI. In corrispondenza di Sì o Così, le più volte espresso, forma anche una locuzione partitiva, che vale Egualmente che, Tanto quanto. –
Esempio: Dant. Conv. 358: Ogni animale,... sì razionale come bruto, se medesimo ama.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 60: Così ne' moderni tempi avvenuti, come negli antichi.
Esempio: Car. Trad. gr. 103: Per loro, come per noi, morì Cristo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 117: Discorro per tante e tanto maravigliose invenzioni trovate dagli uomini, sì nelle arti come nelle lettere.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 60: Quasi ogni mattina si tenevano le congregazioni sì de' teologi, innanzi al cardinal Cervino, come de' canonisti, innanzi al collega.
Definiz: § XII. E in quella locuzione si usò col Che pleonastico. –
Esempio: Scal. Claustr. 437: A poco a poco si parte da lei lo sposo cotanto disiderato, e vassene tosto tosto, e di subito le sottrae se medesimo così dalla predetta visione, come che dalla predetta dolcezza della contemplazione.
Definiz: § XIII. E in locuzioni esprimenti corrispondenza di quantità, grado o misura, fra due termini, Come, preceduto da Così espresso, forma con esso una maniera che vale tanto Quanto. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 204: Veramente è questi così magnifico, come uom dice.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 74: Bradamante, che come era animosa Così mal cauta, a Pinabel diè fede.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 154: Sono così nocivi i timori vani, come sia nociva la troppa confidenza.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 97: L'amore della gloria è così svantaggioso come che che sia.
Definiz: § XIV. In corrispondenza di Tanto, o di Così, o d'altri avverbj pur nel senso di Tanto, talvolta sottintesi, vale Quanto; e forma una locuzione esprimente una certa proporzione o relazione di cause con effetti. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 46 t.: Lo cerchio è intorno sei fiate tanto, come el compasso ha di larghezza.
Esempio: Nov. ant. B. 87: Come meno parti ne faremo, tanto n'averemo maggior parte ciascuno di noi.
Esempio: Liv. Dec. 1, 63: Si dimesticò con lui tanto, com'egli poteo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 235: Se dunque se' morta.... al secolo, e 'l secolo a te, cotale ti fa lo stare come l'andare, perocchè 'l morto nulla sente e di nulla si cura.
Esempio: Legg. SS. M. 4, 39: Vita.... caduca, la quale quanto più cresci, tanto più diminuisci; e come vai innanzi, più t'appressi alla morte.
Esempio: Vill. G. 5: E come più si sale alla sommità del monte, tanto è più sano e migliore.
Esempio: Petr. Rim. 2, 219: Come crebben l'arti, Crebbe l'invidia.
Esempio: Bocc. Fiamm. 214: E tanto più con disiderj soffiando nelle mie fiamme, le fa maggiori; le quali come crescono, così le mie tribolazion s'aumentano.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 49: Come più l'ha l'uomo cruciato [il Creatore], di tanto dee essere lo duolo più grande.
Esempio: Cas. Rim. 1, 14: Con pietate Amor guerra mi move, Che com'è più tranquillo, i' più 'l pavento.
Esempio: Car. Eneid. 7, 1197: E con più fremito Spargea le fiamme, come più crudele Era la zuffa.
Definiz: § XV. Pure per Quanto, in corrispondenza di Tanto Add. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 170: Ma se voi aveste tanta cura della libertà vostra, com'egli sono accesi alla signoria, certamente ec.
Definiz: § XVI. Trovasi in proposizione avversativa nel senso di Ma contrapposto a Non. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 31: A me duro parea pur di partire, Non perchè di sua fè si dubitassi, Come ch'io (Ma perchè io) non potea duo dì patire, Nè un ora pur, che senza me restassi.
Definiz: § XVII. Come, suol preporsi a proposizioni o a locuzioni esemplificative; nelle quali spesso, in vece del semplice Come, si usano le frasi Come ad esempio, o per esempio, Come sarebbe, o altra simile. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 231: Come pognamo esempio, ecco uno religioso che solea predicare ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 241: Molte cose tali puote il diavolo fare: come, potrebbe fare venire subitamente molti serpenti; potrebbe fare una tempesta di mare e nell'aria; potrebbe sanare uno infermo ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 385: Si possono ragioni addurre o autorità, ma non tali che conchiuggano necessariamente; come sarebbe per atto d'essempio.... questa quistione.
Esempio: E Varch. Gramm. 145: Come per atto di esempio, dovendosi scrivere nel fine signum, non si può fornire il verso così, sig. .
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 125: La prima [persona] è quella che parla, e da alcuno è detta efficiente; come Affaticato grido, Allegro vengo, ec.
Definiz: § XVIII. Come, in proposizione interrogativa, o che inchiuda interrogazione, vale In qual modo, In che guisa, Per qual mezzo. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Come verrò, se tu paventi, Che suoli al mio dubbiare esser conforto?
Esempio: E Dant. Purg. 13: Tra l'altre vidi un'ombra che aspettava In vista; e se volesse alcun dir: Come? Lo mento, a guisa d'orbo, in su levava.
Esempio: Tav. Rit. 1, 354: Cavaliere, come avete voi ardire di risponder a miglior che voi non siete? Chè, per mia fè, io saproe vostro nome, o piacciav'egli o non piaccia. – E come, sire? – Ciò dice Tristano – Faretemi voi forza?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 52: Alessandro disse: Come andrò io nella camera dello Abate, che sai che è piccola, e per istrettezza non v'è potuto giacere alcuno de' suoi monaci?
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 244: Quello che i maggiori medici del mondo non hanno potuto nè saputo, una giovane femina come il potrebbe sapere?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 165: Per la qual cosa, egli il domandò, da parte di Ghino, come star gli pareva dello stomaco.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 107: Come verranno i raggi del sole, che hanno a trapassar per il corpo della luna, a trovar l'occhio nostro?
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: O come può egli esser che fin ora Io non abbia saputo nulla mai?
Definiz: § XIX. Vale altresì Per qual motivo, Per qual ragione o cagione, A qual fine, Perchè. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Gridò: Come Dicesti Egli ebbe? Non viv'egli ancora?
Esempio: E Dant. Purg. 2: Casella mio, per tornare altra volta Là dove io son, fo io questo viaggio, Diss'io; ma a te come tanta ora è tolta?
Esempio: Bocc. Decam. 3, 205: Il che Aldobrandino veggendo, disse:... Come non fai tu.... festa a Tebaldo?
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 56: Il Fortarrigo.... disse: Io non so come io non t'uccido, ladro disleale, che ti fuggivi col mio.
Esempio: E Bocc. Laber. 201: Come non ti conosci tu? come così t'avvilisci? come t'hai tu così poco caro, che tu ad una femmina iniqua.... ti vada a sottomettere?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 12: Voglion che quando.... Torna,.... ella trovi il tutto fatto. T. Come così? C. Acciò che la non guasti Il tutto.
Definiz: § XX. E usato con verbi o frasi appellative, vale In qual modo, Con qual nome, o simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 25: Disse: O vostro marito come ha nome?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 179: Dottore? Com'ha e' nome? G. Ha nome, ec.
Definiz: § XXI. Usasi anche, riferito così a cose materiali come morali, per In che quantità, In che grado, Quanto. –
Esempio: Nov. ant. B. 16: Messer Amari lo dimandò: Come hai tu di rendita l'anno?
Definiz: § XXII. E riferito a derrate o generi commerciali, usasi comunemente col verbo Vendere, e trovasi pure col verbo Dare, nel senso di Con qual facilità e convenienza, Quanto bene, ed anche A qual prezzo; onde a mo' d'esempio diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Come si vende quest'anno il grano? – Piuttosto bene. – Come vendete voi il vostro vino? – A poco prezzo; e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 97: Buona femmina, come dài questi cavoli? Messere, due mazzi al danaio.
Definiz: § XXIII. Usasi anche in proposizione non interrogativa, nel senso parimente di In qual modo, Per qual via o mezzo, ed anche Per qual cagione o ragione, Perchè, ed altresì Con qual nome. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Sì li notai, quando furon eletti, E poi che si chiamaro, attesi come.
Esempio: Petr. Rim. 1, 28: Come, non so; pur io mossi indi i piedi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 41: Lungo sarebbe a dir come e da cui.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 107: Ma sentiamo come va la conseguenza dell'autore, e come bisogni ch'egli ammetta, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 273: Tu riderai de' Castelvetri tutti, Che ciuffar ti vorran, nè sapran come.
Definiz: § XXIV. E pure in proposizione non interrogativa, per In che quantità o In che grado; tanto riferito a cose come a qualità. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 105: Tu sai, Buffalmacco, come Calandrino è avaro, e come egli bee volentieri, quando altri paga.
Esempio: Grazz. Pros. 33: Aperse la scarsella di colui, per vedere come v'era dentro danari.
Definiz: § XXV. In proposizioni ammirative od esclamative, o aventi alcun che d'ammirativo, Come usasi in senso di Quanto, denotante grado o intensità di qualche qualità od azione. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Ahi come facean lor levar le berze Alle prime percosse.
Esempio: E Dant. Conv. 315: Oh come è manifesto, anzi manifestissimo, quelle [ricchezze] in accrescendo essere del tutto imperfette, quando ec.
Esempio: E Dant. Conv. 400: Oh quanto e come bello adornamento è questo, che ec.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 30: Un villano della contrada pose sovra il sepolcro del detto Equizio un'arca piena di grano, e non si pensò quanto e come reverendo uomo qui era seppellito.
Esempio: Petr. Rim. 2, 261: Amico, or vedi Com'io son bella.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 37: Deh come ben facesti a venirtene!
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. 225: Giudico essere convenevole di dimostrare di come fluttuoso e tempestoso mare costui, gittato ora in qua ora in là,.... pervenisse ec.
Esempio: E Bocc. Laber. 112: Ricordar ti dei quanti e quali e come enormi mali per malizia operati, egli abbia con l'onde del fonte della sua vera pietà lavati.
Definiz: § XXVI. Familiarmente si usa pure nel senso di Quanto, Quante volte, ma con ironia, volendo che s'intenda il contrario di ciò che si afferma. –
Esempio: Grazz. Comm. 57: Guarda un poco, come tu la vedi mai [la mia nipote] o ad uscio o a finestre, o andar fuori, salvo che il giorno delle feste a una messa sola? e sempre è tornata prima che si levi il sole.
Definiz: § XXVII. Come, pure esclamativo, od anche a modo d'interrogazione, usasi assolutamente, ed ha forza d'interiezione denotante meraviglia, stupore, sdegno, o simili. –
Esempio: Tav. Rit.: E come? non potrò io partir da voi sanza mislea?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 100: Come, disse Andreuccio, non sai che io mi dico? certo sì sai; ma ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 37: Ohimè, come? che ti pare egli che io abbia?
Definiz: § XXVIII. Si usò anche in forza di deprecativo, a significare Per quanto. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 315: Come tue (tu) tieni cara tua vita, non trar fuori tua spada, chè tosto io ti trincierei tuo pugno.
Definiz: § XXIX. Come usasi in senso di Comunque, In qualunque modo, In qualsivoglia maniera. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Non è nuova agli orecchi miei tale arra: Però giri fortuna la sua ruota Come le piace, e il villan la sua marra.
Esempio: Vill. G. 604: Ma, come si fosse, il detto Giovanni fu menato in su uno carro, per tutta la città, e attanagliato.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 85: Disse a costui dove voleva esser menato, e come il menasse, era contento.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 169: Come si sia, certo è che l'assalto del Marchese fu molto furioso e feroce.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 46: Ma sia di questa parte come si voglia; il punto sarà, persuadere ec.
Definiz: § XXX. Vale anche Poichè, Essendochè, In quanto che; nel qual senso oggi dicesi più comunemente Siccome: e si usò anche col verbo che ne dipende al modo Soggiuntivo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 182: Io comunicandomi li frati, come era loro prete, vedeva sempre che l'Angelo prendea l'ostia dell'altare.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 42: Allora egli commosso per le predette parole, un poco lacrimò; secondamente, come sempre fu misericordioso in Dio abbondevolmente, rivolto a loro ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 6: Menava un contadino un paio di buoi a vendere sul mercato;... e come il viaggio fusse lungo e le vie fangose e piene di ma' passi, per sua trista sorte cadde ec.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 11: Il Carpigna.... si partì a rotta, e presentossi dinanzi a sua Maestà.... E come il Re lo avesse conosciuto sempre per valente e dassai, lo domandò ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 156: Nondimeno, come è difficile il resistere agli interessi proprj, deliberò di accettare l'occasione d'occupare la città di Novara.
Esempio: E Guicc. Stor. 1, 157: Lodovico non manco timido nell'avversità, che immoderato nelle prosperità, come quasi sempre è congiunta in un medesimo soggetto l'insolenza con la timidità, dimostrava con inutili lagrime la sua viltà.
Definiz: § XXXI. Vale altresì Poichè, però con accenno a una data condizione o ragione d'un fatto, d'una conseguenza, o simili. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 162: Come voi.... vi servite di questa sorte di supposizione, io comincerò a non mi maravigliare che voi concludiate conclusioni falsissime.
Definiz: § XXXII. Per Quasi, In certo modo, Per così dire. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 18: E' fu, per compassione di loro, come morto in ciascuno, e in ciascuno passato di coltello e fedito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 35: Mancavan l'arme ch'avea in dosso poco Ad esser come già tutte di fuoco.
Esempio: Car. Eneid. 8, 816: Tal per l'aria un lume Vibrossi d'improviso, e con tal suono, Che parve di repente il mondo tutto Come scoppiando e ruinando ardesse.
Esempio: Cecch. Masch. 1, 2: Or io ho inteso Staman da uno, a cui 'l maestro iersera Lo disse, ch'egli ha come conchiuso.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 98: Il concetto di Bruto fu come un'ispirazione della calamità, la quale ec.
Definiz: § XXXIII. Trovasi riferito a numero o quantità, per In circa, Pressappoco, Quasi. –
Esempio: Sassett. Lett. 121: Gli abitatori di Lisbona saranno come dugentocinquanta mila.
Definiz: § XXXIV. Come, prende anche significato e forza di avverbio di tempo. Nell'atto che, Mentre: nel qual senso comunemente regge l'Imperfetto del verbo, e trovasi spesso ad avere, in modo però pleonastico, per sua correlativa la cong. E. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Com'i' tenea levate in lor le ciglia, Ed un serpente con sei piè si lancia Dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 44: Come essi passavano, ed egli... cominciava a ber sì saporitamente questo suo vino.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 237: E come il voleva domandare chi fosse e che avesse, ed ecco messer Lambertuccio venir su dicendo ec.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 239: E come li Troiani mangiavano, d'una montagna.... scieseno Arpie.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 314: Come Niso dicea queste parole, quello capitaneo con la spada passò le coste ad Eurialo.
Definiz: § XXXV. Vale pure Tostochè, Appenachè; o semplicemente Allorchè, Poichè, Quando. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Quante il villan,.... Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Come libero fui da tutte quante Quell'ombre,.... Io cominciai.
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: Come 'l sol volge le 'nfiammate rote Per dar luogo alla notte,.... L'avaro zappador l'arme riprende.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 324: Andatisene adunque in camera,.... come a seder si furon posti, ec.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 39: Come io sappia che voi siate fermo costì,... io me ne verrei costì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 20: Come l'avremo in potestate [Angelica], allora Di ch'esser de' si provi con la spada.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 156: Recuperare, come ne avesse occasione, le terre tenute da loro.
Esempio: Grazz. Comm. 55: Come tu senti tentennar la porta, aprimi prestamente.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 79: Ma come uscì la notte, e sotto l'ali Menò il silenzio e i lievi sogni erranti ec.
Definiz: § XXXVI. Nel medesimo senso si usò col Che pleonastico. –
Esempio: Cellin. Vit. 425: Come che io vidi d'averla benissimo ferma [la forma],... io mi volsi alla mia fornace.
Definiz: § XXXVII. Pure nel medesimo senso trovasi in correlazione di Così pleonastico. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 216: Come messere Erminio udì questa parola, così subitamente il prese una vergogna tale, che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 96: Il fanciullo come sentito l'ebbe cadere, così corse a dirlo alla donna.
Definiz: § XXXVIII. Riferito a tempo, si usò in correlazione di Tanto, per Quanto, Finchè, Per quanto. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 415: Il consolo similmente mantenne lo stormo tanto come la chiarezza del giorno durò.
Definiz: § XXXIX. Come, ha anche forza di Cong. e vale Che; così nel suo senso più semplice, come nel senso di Qualmente, In qual modo, Per qual modo o ragione. –
Esempio: Dant. Conv. 284: A vedere come Aristotile è maestro e duca della natura umana,... si conviene sapere ec.
Esempio: E Dant. Conv. 307: Resta omai solamente a provare come le divizie sono vili, e come disgiunte e lontane sono da nobiltà.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 370: Puose richiamo e lamento dinanzi a S. Isidero prete e rettore di quell'ermo, come un suo libro gli era istato tolto.
Esempio: Vill. G. 694: Come Turchi furono sconfitti in mare da galee della Chiesa e del Re di Francia.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 284: Scrivendo alla donna, come tornato era, e che con lui a lui venisse.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 188: Spesse volte il domandava se alcuna cosa era, la quale egli desiderasse, pregandolo gliele dicesse; chè per certo, se possibile fosse ad avere, procaccerebbe come l'avesse.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 349: Io voglio che tu porti novelle all'inferno, come tu hai ricevuto questo colpo di mano di Cammilla.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 73: Non bastò questa prima nuova, che venne la seconda come egli era morto.
Definiz: § XL. Nel medesimo senso si usò col Che pleonastico. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 71 var.: Io gli ho mostrato in visione come che uno, che ha nome Anania, entrerà a lui.
Definiz: § XLI. Trovasi pure in forza di Cong. in costrutti ellittici. –
Esempio: Stor. Barl. 47: E molte volte lo riprendeva, come lo potesse trarre a bene, e farli lassare quello errore.
Esempio: E Stor. Barl. 73: Confortami come io possa perseverare in questa confessione.... Donami forza, come io possa tutte cose sostenere.
Definiz: § XLII. Si usò pure per Che, dipendente dalla maniera avverbiale Sì tosto. –
Esempio: Bocc. Filoc. 348: E non sì tosto la vide, come a lui parve la più mirabile bellezza vedere, che mai per alcuno veduta fosse.
Definiz: § XLIII. Come, in correlazione di Tale o Cotale, prende forza d'Add. di qualità e talvolta anche di quantità; e corrisponde a Quale. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 179: Com'uom ch'è sano e 'n un momento ammorba,... Cotal er'egli.
Esempio: Bocc. Amet. 65: Come ne i liti affricani ad Enea, cotale fra le mortine mi si mostrò la chiamata dea.
Esempio: S. Gir. Grad. 51: Cotal mercè come lo padre hae del suo buono figliuolo, cotal mercè ha Dio di tutti coloro che 'l temono.
Esempio: E S. Gir. Grad. appr.: Ella [l'eredità] non è cotale come quella che avemo in terra.
Definiz: § XLIV. E pure dipendente da Tale o Cotale retto da Preposizione, vale Col quale o Con la quale, Pel quale o Per la quale ec.: ma è maniera poco comune. –
Esempio: S. Gir. Grad. 45: A cotale letizia come voi prendete lo bene, a cotale letizia lo dovete dare.
Definiz: § XLV. Pure in senso di Quale, trovasi congiunto con Che, e forma una maniera che significa Qualunque. –
Esempio: Dant. Conv. 396: Potrebbe dire ser Manfredi da Vico, che ora pretore si chiama e prefetto: Come ch'io mi sia, io reduco a memoria e rappresento li miei maggiori, che per loro nobiltà meritarono l'ufficio della prefettura;... onore deggio ricevere e riverenzia dalla gente.
Definiz: § XLVI. Trovasi dipendente da avverbio comparativo, e vale Di quello che. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 109: Niuno può meglio sapere chi tu se', come il puoi sapere tu; il quale sai la conscienza tua medesima.
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 15: Tu non ti puoi più avvilire come tu fai.
Definiz: § XLVII. Dipendente da Modo, Via, Verso, o altro simile Sostantivo, significa Col quale o Con la quale, Pel quale o Per la quale, Nel quale o Nella quale, secondo che porta il senso del discorso. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 173: Io voglio andar a trovar modo come tu esca di qua entro.
Esempio: Red. Esp. Insett. 10: Non sono però d'accordo nel determinare il modo, come questi insetti vengano generati.
Definiz: § XLVIII. Quindi, in modo ellittico, A come, vale Al modo o Nel modo col quale o nel quale; ed anche Secondo quello che, Secondo ciò che. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 405: Potranno le SS. VV.... risolversi e prepararsi a come si vogliono governare seco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 435: Madonna, andatevene in casa, non istate a cotesto vento; chè, a come voi farneticate, e' vi debbe esser presa una gran febbre.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 69: E a come se ne mostra amorevole, par che voglia emendare questo errore.
Esempio: Cecch. Samar. 1, 2: Queste cose, a come si stiracchiano, Paion come il camoscio.
Esempio: Fag. Comm. 4, 344: Non doverebbe tardare a tornare, a come mi disse.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 230: A come egli dipingeva la sua vita [di contrabbandiere], ne averebbe fatto venir voglia a chi si sia.
Definiz: § XLIX. E Di come, vale Del modo col quale, o nel quale. –
Esempio: Car. Long. 79: Per cagion di lui.... si metteva pensiero di come s'avesse a portare in questo suo primo incontro con esso lui.
Esempio: Dat. Lett. 12: Io distenderò una memoria, o sia instruzione, di come sarebbe bene incaminarsi per andare uniti.
Definiz: § L. Come usasi in forza di Sost., e vale Modo, Via, Verso, di fare una data cosa; ovvero Modo, Cagione o Ragione, nel quale o per la quale una cosa è avvenuta. Ne' quali sensi si usa particolarmente insieme con Avverbj presi pure in forza di Sost.: e così si dice, Il perchè e il come, Il come e il dove, Il dove il come e il quando, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Se le parole mie, Figlio, la mente tua guarda e riceve, Lume ti fieno al come che tu die.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Ma quella ond'io aspetto il come e il quando Del dire e del tacer, si sta.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 241: Cose maravigliose appello certe cose disusate, o che gli uomini non sanno e non possono fare; onde, quando le veggono fare, se ne maravigliano, chè non sanno le cagioni e 'l come.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 207: E domandato da lei del come, ordinatamente ciò che da far fosse le dimostrò.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 105: Disse Buffalmacco: E come potremmo noi? Disse Bruno: Il come ho io ben veduto.
Esempio: E Bocc. Filoc. 559: Del come non ti caglia; ma il perchè ti dirò.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 90: Chi vuol saper il come il quando o il donde, Vadi a legger la storia dell'anguille.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 322: El come e 'l forse son parenti stretti.
Esempio: Cecch. Samar. 1, 2: Non v'andate aggirando il cervello Su per il come o il quando o il dove.
Esempio: Magal. Lett. At. 209: Figure morte, moventesi e atteggianti al pari delle vive, senza potersene indovinare il come.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 107: Fissato del trionfo il come e il quando.
Definiz: § LI. Pure in forza di Sost., ha la proprietà di contenere in sè il relativo di cui è antecedente; e vale Modo nel quale, Ragione per la quale. –
Esempio: Fior. Virt. 87: Cristo ammaestrando il come ci guardassimo dal falso e non ragionevole giudizio, dice ec.
Esempio: Marchett. Lucrez. 182: Io non intendo il come Duro non sia l'esser nel fuoco ardente Arrostite le membra.
Definiz: § LII. Come qualmente; maniera pleonastica che equivale al semplice Come, o Qualmente; Che: ma è propria della plebe, e, più che altro, del contado. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 5, 2: Ti vo' far un pitaffio generale, Come qualmente capitasti male.
Esempio: Baldov. Lament. 179: I' vo' che scritto sia [sulla tomba] da capo a piene (piede), Come qualmente i' dilefiai per tene (te).
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 181: Come qualmente. Due voci che dicon l'istesso, ma che naturalmente sono in bocca della plebe e de' contadini.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 89: Il can volea Fare al padron rappresentanza umile, Come qualmente egli era assiderato.
Definiz: § LIII. Come che, in forza di Cong. e di Avverb.; lo stesso che Comecchè. –
V. Comecchè.
Definiz: § LIV. Trovasi con ellissi del Che, nel senso di Benchè, Sebbene. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 387: Questa paura, come molti valentuomini domandassero il consolato, inchinò ciascuno a darlo a Q. Fabio Massimo, il quale da prima nol dimandava, anzi lo rifiutava.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 174: Ben puoi tu sapere che quando tra due cose si fa comparazione, che come l'una sia molto miglior dell'altra, nientedimeno la men buona non s'intende che del tutto sia dispetta e da nulla.
Esempio: E Strat. Mor. S. Greg. 1, 278: Come egli [il giunco] pertanto si pieghi, già però non può essere divelto dalla sua fermezza.
Esempio: Tass. Lett. 1, 113: Nè ora in questa prima revisione, come abbia mutate molte cosette, gli ho però politi [i Canti] molto diligentemente.
Definiz: § LV. Come che sia; lo stesso che Comecchessia. –
V. Comecchessia.
Definiz: § LVI. Come se, è locuzione condizionale, equivalente a Come sarebbe se, Come sarebbe stato se, Come farei o faremmo o avremmo fatto se; Al modo stesso che se, Quasi come; e simili. E per ellissi suole anche tacersi il Se. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Ed ei s'ergea col petto e colla fronte, Come avesse lo inferno in gran dispitto.
Esempio: E Dant. Inf. 26: La cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse.
Esempio: Vill. G. 386: I detti Donati e loro parenti.... disotteraro M. Corso Donati, e feciono gran lamento e l'ufficio, come allora fosse morto.
Esempio: Petr. Rim. 1, 97: Anzi mi struggo al suon delle parole, Pur com'io fossi un uom di ghiaccio al sole.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 9: Io mi contraffarò a guisa d'uno attratto; e tu dall'un lato e Stecchi dall'altro, come se io per me andare non potessi, mi verrete sostenendo.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 29: E questo pecorone mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi nata ieri.
Esempio: Leggend. quattr. M. 13: Quando fue nato lo fanciullo, la Vergine prima lo levò di terra, e come ella fosse vecchia, lo seppe diligentemente governare e conciare.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 36: Che volete voi far di lei? C. Condurla, Com'io ti dissi, in casa e lì tenerla, Com'ella fusse il Franzese.
Esempio: Dav. Tac. 2, 97: Egli, per sola voglia di gittar via, attendeva a murare stalle a' cocchieri, e straziar danari, come gli avanzassero.
Definiz: § LVII. Come mai, così in proposizione affermativa come interrogativa. –
V. Mai.
Definiz: § LVIII. Come è che, Come va che, in proposizione interrogativa, sono maniere che valgono In qual modo, Per qual ragione, Donde avviene che; più comunemente Come mai. E in proposizioni aventi forza d'interrogazione, il verbo Essere si pone anche all'Imperfetto e al Passato perfetto o più che perfetto, così dell'Indicativo come del Soggiuntivo. –
Esempio: Dant. Purg. 26: Dinne com'è che fai di te parete Al sol.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 143: Dimmi come è che dicesti, che mai non eri stato impugnato com'io?
Esempio: Bocc. Amet. 118: Come è che queste bellissime donne amino altrui che me?
Definiz: § LIX. Come prima, Come più tosto, e simili, sono maniere avverbiali di tempo, che valgono Appenachè, Tostochè, Subitochè. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 22: Costoro veggendol mercatante, e stimando lui dover portar danari, seco diliberaron che, come prima tempo si vedessero, di rubarlo.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 258: Dove ella, come prima ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 113: E senza più dimora, come pria Liberato d'assedio abbian lor gente, Non s'intendano aver più compagnia, Ma crudel guerra e inimicizia ardente.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 28: L'aquila, come più tosto di ciò s'accorse, entrò tutta sottosopra.
Definiz: § LX. Come dire, Come s'è a dire, Come sarebbe a dire, e simili. –
V. Dire.
Definiz: § LXI. Com'essere. –
V. Essere.
Definiz: § LXII. Come colui o colei che, Come quegli o quella che, e simili, è maniera denotante la ragione o cagione per la quale la persona in discorso fa checchessia o si comporta in un dato modo; ed equivale a Essendochè, Inquantochè, egli o ella ec. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 123: Il buon uomo,... secondo che i medici dicevano, andava di giorno in giorno di male in peggio, come colui ch'aveva il male della morte.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 187: Avvenne che il garzoncello infermò: di che la madre dolorosa molto, come colei che più no n'avea e lui amava quanto più si poteva, ec.
Definiz: § LXIII. Riferito a cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Un'ampia fossa in arco torta, Come quella che tutto il piano abbraccia.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 350: Posto, in grazia d'Aristotile, che il mondo,.... come quello che è di figura sferica e circolarmente si muove, abbia ec.
Definiz: § LXIV. Come da te, Come da voi, e simili, è maniera ellittica che vale Come se fosse cosa che venisse da te, da voi, ec.; Di tuo, o vostro, moto: nel qual senso anche dicesi Come di tuo, Come di vostro. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 141: Da buon fratello l'avete a visitare e consolare, e come da voi essortar Lorenzo a farli buoni portamenti.
Esempio: Franz. M. Lett. IV, 2, 187: E perchè e' mi mandò già un mezzo suo capitolo sopra le campane, intendete un poco, come da voi, s'egli lo finì mai, e fate opera d'averlo.
Definiz: § LXV. Io come io, Lui come lui, Noi come noi, e simili; o in costrutto con qualche preposizione, diversa secondo il discorso richiegga, A voi come a voi, Da noi come da noi, che per brevità trovasi anche semplicemente Come da noi; sono maniere che valgono Per ciò che spetta particolarmente a me, a lui, ec.; Per motivi che concernono me, lui, ec.; o In quanto posso, possiamo; Per quanto arrivano le nostre forze, o simili, secondo che porti il discorso. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 22: Non siamo sufficienti pur di cogitare alcuno bene come da noi, ma la sufficienzia nostra è solo da Dio.
Esempio: S. Antonin. Lett. 80: Non siamo sufficienti a cogitare alcuno bene da noi come da noi.
Esempio: Segner. Mann. genn. 21, 3: Considera che tuttociò ha fatto di più per te come te.
Esempio: E Segner. Mann. nov. 4, 1: Umiltà consiste in credere di non poterlo operar da sè come sè.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 514: A voi come a voi, particolarmente in materia di medicina, non vi crediamo.
Definiz: § LXVI. Oggi come oggi, Ora come ora, Allora come allora, sono maniere avverbiali di tempo, che usansi familiarmente a significare con maggiore efficacia le condizioni proprie di quel dato tempo, o le circostanze nelle quali alcuno si trova o si trovava durante quello. Per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Oggi come oggi non posso venire da voi. – Ora come ora non ho denari da imprestare. – Allora come allora sarebbe stata cosa non prudente recarsi in quella città.
Definiz: § LXVII. Così come, è maniera ch'equivale al semplice Come nel senso di Nel modo stesso che. –
Esempio: Dant. Conv. 349: Così come uomini sono vilissimi e bestiali, così uomini sono nobilissimi e divini.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 112: Ora a che sia lo fatto nostro, voi tutti lo sapete così com'io.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 89: Voi potete, così come io, molte volte avere udito che a niuna persona fa ingiuria chi onestamente usa la sua ragione.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 101: Ma così come la copia delle cose genera fastidio, così l'esser le desiderate negate, moltiplica l'appetito.
Definiz: § LXVIII. Sì come, lo stesso che Siccome ne' suoi varj sensi. –
V. Siccome.
Definiz: § LXIX. Sì tosto come, ed anche Così tosto come, sono maniere avverbiali di tempo che valgono Subitochè, Tostochè. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Sì tosto come il vento a noi li piega, Mossi la voce.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etate, e mutai vita, Questi si tolse a me e diessi altrui.
Esempio: E Dant. Parad. 28: Sì tosto come gli occhi aperse In questo ciel, di se medesmo rise.
Esempio: Vill. G. 188: Sì tosto come fu compiuta la festa della coronazione,... si mise a cammino con sua oste per la via di Campagna verso Puglia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 117: Sì tosto come avvien che l'arco scocchi, Buon sagittario di lontan discerne Qual colpo è da sprezzare.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 114: Sì tosto come la lingua sentì l'aloè, così Calandrino non potendo l'amaritudine sostenere, la sputò fuori.
Definiz: § LXX. E come! Ma come! sono maniere ellittiche delle quali ci serviamo volendo rispondere affermativamente a domanda fattaci, o confermare l'altrui detto con qualche ammirazione od enfasi. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore È vera la tal notizia? E come! – Com'è bello quel quadro! Ma come! – L'hai letto con piacere quel libro? Ma come!
Definiz: § LXXI. Senza dir nè che nè come; maniera d'uso familiare, che serve a denotare modo brusco e risoluto di far checchessia, senza renderne conto o ragione.