Lessicografia della Crusca in rete

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CESSO.
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CESSO.
Definiz: Luogo proprio, ove deporre il superfluo peso del ventre. Lat. latrina, forica. Gr. ἀφοδευτήριον.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 159. Risponde il cittadino: e' sarà ricoverato in qualche cesso.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 178. Noi ci abbiamo questa nostra usanza di queste gorgiere, o doccioni da cesso, che vogliamo dire.
Esempio: Albert. 39. Per la gran necessitade ée costretto l'onesto uomo andare in un cesso.
Esempio: Libr. Son. 59. Che commesso sia tu 'n un cesso, e fitto.
Esempio: Lasc. rim. Va, gettati in un pozzo, O se vuoi fare il meglio, da te stesso N'una fogna nasconditi, o 'n un cesso.
Definiz: §. I. Per Aggravio, Obbligo, Debituzzo, o qualunque altra simil cosuccia noiosa.
Esempio: Libr. Son. 82. Tre lire, quattro lire, un fiorin d'oro, Tutto dì mi rovinan nuovi cessi.
Definiz: §. II. In proverb. Ogni casa ha cesso, e fogna, ovvero acquaio; e vale Per ognun c'è che dire, o Ognuno ha delle imperfezioni. Lat. in rebus humanis nihil perfectum. Gr. ἐν τοῖς ἀνθρωπίνοις οὐδὲν τέλειον.