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Dizion. 5° Ed. .
MESCHITA
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MESCHITA. Definiz: | Sost. femm. Luogo dove i Musulmani si raccolgono a pregare; comunemente Moschea. |
Dall'arabo mesgid; anche nello spagn. mesquita. – Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 2, 151: Meschite chiamano i Saracini i luoghi dove vanno ad adorare, fatti ad onore di Maometto. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 235: Meschita è vocabolo saracinesco, ed è luogo ove li saracini vanno ad adorare. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 40, 33: Di casa in casa un lungo incendio indotto Ardea palagi, portici e meschite. | Esempio: | Tass. Gerus. 3, 11: I semplici fanciulli e i vecchi inermi E 'l vulgo delle donne sbigottite,... Traean supplici e mesti alle meschite. | Esempio: | Bart. D. Miss. Mog. 10: Egli, e quanti altri seco erano di corteggio, come lui Maomettani, si trassero le scarpe, come usano in entrando nelle meschite. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 64: Scalzi ancor essi e timidi e taciturni si stanno i Turchi nelle loro meschite. | Esempio: | Panant. Paret. 36: Suole Le alte meschite il popol di Macone Verso le auree voltar porte del Sole. |
Definiz: | § E per similit. – | Esempio: | Dant. Inf. 8: Già le sue meschite (della città di Dite) Là entro certo nella valle cerno ec. | Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 2, 151: Non fa l'autor menzione dell'altre parti della città dolente, ma di questa sola, chiamandole meschite, siccome edificj composti ad onor del demonio, e non di Dio. | Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 235: Perchè quelli luoghi (le meschite) ànno torri a modo di campanili..., però l'autore chiama le torre di Dite meschite. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 27, 53: Occupan questi (i Saracini), ogni roccia, ogni calle, E le bolge e gli spaldi, e le meschite; E tutta in festa è la città di Dite. |
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