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1) Dizion. 5° Ed. .
LETTERA, e anche, nel verso, per sincope, LETTRA
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LETTERA, e anche, nel verso, per sincope, LETTRA.
Definiz: Sost. femm. Ciascuno dei segni che compongono l'alfabeto, e, per estensione, Ciascuno de' suoni da essi rappresentati.
Dal lat. littera. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Trovai pur sei le lettere, che incise Quel dalle chiavi a me sopra le tempie.
Esempio: Petr. Rim. 1, 121: Scrivi quel che vedesti, in lettre d'oro.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 71: Nè solo senza alcuna notizia delle buone arti, ma appena gli furono cogniti i caratteri delle lettere.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 313: Furono date a' Latini da Nicostrata madre di Evandro sedici semplicissime lettere, con le quali assai acconciamente e' potevano esprimere i lor concetti.
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 43: Quella che propriamente si chiama lettera, è la minima parte della voce che si può scrivere; ed ha forma, nome e suono.
Esempio: Varch. Ercol. 394: Servesi della d, lettera dolcissima, in assai luoghi.
Esempio: Tass. Lett. 1, 250: Noi, in quella maniera che i fanciulli, ch'imparano a scrivere, non ardiscono di stendere alcuna lettera fuor de le righe segnate, ci conterremo dentro a i segni prescrittici da chi più sa.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 17: Da tutta questa varietà d'etimologie a me pare ch'e' si possa far sicuro argomento che lettera, nel Suo propio e stretto significato, si pigli per una parte della scrittura, poichè la lettera si fa di linee.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 235: Se quantunque fiate getteransi a caso in distinte cartucce le lettere dell'alfabeto, non se ne formerà già mai il poema d'Omero.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 21: Per arrestare adunque il corso a i pensieri che fuggono, alle parole che se ne volano, le lettere, grande invenzione del fenicio Cadmo, vennero al mondo.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 88, 23: Tal notificazione dovrà pagarsi a ragione di soldi sei e denari otto per carta di due facce, dì venti versi per faccia e di trentadue lettere per verso.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: E ancora il nome mio si deve mettere Nel luogo istesso e con le stesse lettere.
Definiz: § I. Prende diversi aggiunti secondo il diverso posto che occupa nella parola, o secondo la varia grandezza e forma che ha; i quali si dichiarano a' luoghi loro. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 292: Fu mestieri che fosse grande questa tavola, ove tante lettere capessero; le quali lettere non furono minute, ma grosse, tali, che quelli che passavano le potean leggere da terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 86: Ippolito diceva una scrittura Sopra le fasce in lettere minute.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 213: Fu il miglior scrittore di lettere grosse che fusse prima o sia stato poi.
Esempio: Red. Ditir. A. 8: Maiuscolo propriamente si dice di lettera, che gli antichi chiamavano grossa.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 99: Un cartellone.... che formato di lettere maiuscole, in tal guisa diceva: ec.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 122: Dalla parte del capo erano scritte le lettere iniziali della nuova Inghilterra, e da quella del corpo le iniziali delle altre colonie sino alla Carolina meridionale. La divisa scritta a lettere grosse era questa: unirci o morire.
Definiz: § II. Prende anche altri aggiunti in quanto rappresenta i suoni, come vocale, consonante, muta, liquida, dentale, e simili, che si spiegano ai luoghi loro. –
Esempio: Bemb. Pros. 81: Venendo al tempo che le lettere danno alle voci, è da sapere che tanto maggiore gravità rendono le sillabe, quanto elle più lungo tempo hanno in sè per questo conto; il che aviene qualora più vocali o più consonanti entrano in ciascuna sillaba.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 171: Distinse Platone nel Cratilo tutte le lettere in vocali, mezze vocali e mutole, e altrettanto fece Aristotile nel libro della Poetica; e nel secondo della Storia degli animali, tutte le non vocali nominò consonanti.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 170: Diventeremo tutti Arabi, con isperanza di morire affogati quanto prima, per lo sforzo necessario in proferir tante lettere gutturali e aspirate sì bestialmente.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 475: Essendo il d lettera dentale, e 'l b labiale, che si profferisce più facilmente, non è maraviglia che ec.
Definiz: § III Vale anche Spesso Carattere, e, più propriamente, Modo di formarlo; ed altresì Genere o Qualità di carattere; che pur si dice Scrittura; e in tal senso usasi soltanto nel sing. –
Esempio: Dant. Conv. 229: E per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregazione di spirita, sicchè le cose non paiono unite, ma disgregate, quasi a guisa che fa la nostra lettera in sulla carta umida.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 248: Va', e scrivi in carte antiche, d'una lettera che paia antica quanto puoi, un testamento d'uno ch'ebbe nome Teopento.
Esempio: S. Antonin. Lett. 145: Il breviario adopero ogni dì, il quale è sì minuta lettera, e abbreviata, che aresti fatica a leggere.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 24: Insino a ora sono istato a scrivere in casa, e veggo che non piglio buona forma di lettera.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 474: Le scriveva (le copie) di sua mano o di lettera corsiva o formata.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 113: Or non hai tu mai considerato li poeti componitori de' lor versi, alli quali non dà noia il fare bella lettera, nè si curano di cancellare alcuni di essi versi, rifacendoli migliori?
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 378: Evvi poi un altro Greco, il quale.... scrive a dilungo una lettera molto corrente e molto leggibile, ed anco assai corretta; ma non mi pare così formata.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 285: Per la qual carta, come che per l'antichità, e molto più per essere di lettera fra gotta e longobarda, e di pessima mano scritta, a gran pena si legga, pur si mostra, ec.
Esempio: E Borgh. V. Disc. IV, 4, 802: Questi nomi.... spesso non s'intendono per la mala lettera di que' notaj.
Esempio: Tass. Lett. 2, 155: La ringrazio molto de la diligenza che usa in rimandarmi le mie scritture in lettera molto miglior de la mia.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 54: Da una porta di ferro il fuoco usciva, E v'era scritto in un bel marmo bianco Sopra la stessa in lettera corsiva: ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 309: Trovò nella libreria ambrosiana un codice di Plauto: e dalla forma e grandezza della lettera giudicollo scritto circa il tempo degli Antonini.
Esempio: E Giord. Op. 1, 310: Si mise a ordinare tutti que' fogli confusi; e ne trasse.... un argomento inedito del Pseudoio..., scritto in minore e più rozza lettera, ma da mano antica.
Definiz: § IV. E trovasi per Carattere fuso da servire agli stampatori. –
Esempio: Tolom. Lett. 87 t.: Mi risolve che 'nsin a tanto ch'egli non ha una certa bella lettera cancellaresca ch'egli aspetta, non pensa di stampar nè quelli nè questo. Dice bene il Prete, che per tutt'ottobre a venire crede avere in ordine questa nuova lettera, la qual s'ella sarà così bella, com'egli mi promette, me allettarà e quasi sforzarà a far istampare qualcuna de le mie cosuccie.
Definiz: § V. Lettera, dicesi anche, nell'uso de' Vocabolaristi, La serie delle voci comincianti da una medesima lettera dell'alfabeto. –
Esempio: Red. Lett. 2, 75: Del resto (il Vocabolario della Crusca) è finito, finitissimo in tutte le lettere, da capo a piede.
Definiz: § VI. E per Ciascuna di quelle lettere dell'alfabeto che anticamente si usarono a indicare le varie note musicali, e alle quali furono poi sostituiti altri segni. –
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 242: Dalle lettere per certo pare che la musica abbia ricevuto il nome de' suoi principj e de' suoi elementi: conciossiachè le note altro non significhino chele lettere; e il legger di esse note, che essi pur legger chiamano, da altro che da lettere non sia detto.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 177: San Gregorio.... null'altro fece che ai greci caratteri sostituire sette lettere latine, da lui dette gregoriane, cioè A B G D E F G, le quali lettere ai replicavano secondo il bisogno ed accento de' cauti, ora maiuscole per l'ordine grave, ed ora minuscole per l'ordine acuto.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 178: Nè pur dopo la piena invenzioni delle righe musicali, cessarono dall'uso loro mentovato le lettere introdotte su d'esse, e negli spazj tra le medesime compresi, a farvi l'offizio e le veci che vi tengono oggidì le volgari note.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 205: Gli uni e gli altri (monumenti) erano espressi in due righe, la prima superiore fatta pe 'l canto, e la seconda inferiore pe 'l suono; nelle quali a qualunque determinata voce, o determinato suono, in ciascun modo o tuono, era per indice assegnata una lettera determinata, or intera, or tronca, or varia, quando in positura e quando in cifra.
Definiz: § VII. In più largo senso, e più spesso nel numero plurale, prendesi per Parola; e parlandosi di medaglie, denota la Iscrizione, che vi si contiene. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 230: Al terzo (seggio) di sopra aveva lettere intagliate, le quali diceano in tale maniera: ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 63: A questa brieve noia (dico brieve, in quanto in poche lettere si contiene) seguita prestamente la dolcezza ed il piacere, il quale io v'ho davanti promesso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 60: Lo riconobbe (l'elmo), tosto che mirollo, Per lettere ch'avea scritte ne l'orlo.
Esempio: Varch. Boez. 63: Picciol sasso cotanto Valore e terra cuopre Che 'n poche lettre il nome vano scuopre.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 49: Voglio tutti quelli (i rovesci di medaglie) che posso avere, per potere alle volte, col riscontro di molte, legger le lettere di tutte, supplendo quelle che sono intere e bene impresse, a quelle che sono difettose e logore.
Esempio: Cellin. Pros. 112: Di poi si piglia un altro paio di seste, con le quali tu segnerai dove hanno a stare le lettere, che vanno intorno alle monete.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Nel piccolo studiolo son più medaglie, Comecchè la più parte intartarite, Perduta abbian la faccia, e senza lettera Rimase.
Definiz: § VIII. Lettera, dicesi anche dagl'Incisori la Iscrizione a piè d'una stampa incisa o litografata, che ne indica l'autore e il soggetto; onde la maniera Avanti lettera, per significare le tirature fatte prima, che vi si apponga detta iscrizione. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore:Comprai una bella incisione del Morghen avanti lettera.
Definiz: § IX. Lettera, si usa anche per Quel senso che risulta dalle parole letteralmente prese, Il senso letterale; e il suo contrapposto è Lo spirito, L'intenzione, e simili: onde Secondo la lettera, e anche In lettera, vale Letteralmente. –
Esempio: Dant. Conv. 116: L'uno (senso) si chiama litterale, e questo è quello che non si distende più oltre che la lettera propria, siccome è la narrazione propria di quella cosa che tu tratti.
Esempio: E Dant. Conv. 118: Siccome veder si può in quel canto del Profeta, che dice, che nell'uscita del popolo d'Israel d'Egitto, la Giudea è fatta santa e libera. Che avvegna essere vero, secondo la lettera, sie manifesto, non meno è vero quello che spiritualmente s'intende, cioè che ec.
Esempio: EDant. Conv. 393: E la circoncisione del cuore in ispirito, non in lettera, è circoncisione.
Esempio: Vill. G. 2, 217: Ed egli (il ciabattino) prendendo il semplice della lettera, con una lesina si punse l'occhio, onde il perdè.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 3 t.: Alcuna volta addiviene, che chi non cura di prendere le parole istoriali secondo la lettera, nasconde a se medesimo el lume della verità che gli è mostrato.
Esempio: Imit. Crist. 88: Essi (i Profeti) ci danno le lettere, ma tu (o Dio) apri il sentimento.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: I quali (monaci) intendendo la Scrittura secondo la corteccia e lettera che uccide, e non secondo lo spirito che vivifica, credevano la Divinità avessi capo, mani, piedi, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 7: La difficultà consiste in quelle parole..., le quali a prima giunta considerate strettamente e secondo la lettera, o, per dir meglio, secondo che strettamente prese suonano, pare che non vogliano altro inferire, se non che, ec.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 178: Astienti dalle fave, secondo la lettera, vuol dire, non mangiar fave nè cotte nè crude.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 17: Non potessero far leggi o statuti contrarj alla lettera od alla intenzione delle leggi inglesi.
Esempio: Lambr. Elog. 168: Ne studiò le istituzioni e le leggi, non come le studia chi vuole stiracchiarne la lettera, ma come le studia chi se ne vuole appropriare lo spirito.
Definiz: § X. E trovasi per Senso da darsi a una parola, o a un passo di una scrittura, Interpretazione. –
Esempio: Segner. Mann. dic. 20, 1: Considera come quella beata terra, di cui si parla, altra qui non è, secondo la più vera lettera, che Maria: terra vergine, terra intatta, terra illibata, ec.
Definiz: § XI. Vale altresì La dicitura che un codice o libro a stampa reca in un dato luogo, in confronto di altro codice o libro; comunemente Lezione. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 112: Sì che a bene sperar: questa lettera si vuole così ordinare: L'ora del tempo:... o vero se la lettera dice: di quella fiera la gaietta pelle, si vuole ordinare così: m'era cagione a sperar bene.... Ciascuna di queste due lettere si può sostenere, perciocchè sentenza quasi non se ne muta.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 209: L'altra lettera ha vanitantium, cioè degli uomeni che si vaneggiano.
Esempio: Savonar. Pred. 20: Dice anche una altra lettera probant, dove questa dice interrogant.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 8, 3: Homo sapiens in omnibus metuet, el in diebus delictorum, cioè, in diebus, come un'altra lettera legge, peccato dicatis, ec.
Esempio: ESegner. Mann. dic. 23, 2: Adeamus cum fiducia ad thronum Gratiae, cioè, cum fiducia loquendi, come si cava da un'altra lettera.
Definiz: § XII. Si usò per Lingua, parlandosi di lingue scritte. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 128: Di ragione deono essere nel mondo diverse lingue e diverse operazioni di voci e di parlare, e per lettera e per volgare; imperciò troviamo lettera greca, e lettera latina, e lettera ebraica, e molte altre; e delle genti avere parlare volgare, che non intende l'uno l'altro, ec.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 312: Volle Pilato che sulla croce gli fosse (a Cristo) in greca, in ebraica ed in latina lettera dato il titolo di Re.
Definiz: § XIII. E in particolare, e in modo assoluto, si usò a denotare La lingua latina; onde si disse Per lettera, cioè In latino, e Saper lettera, o di lettera, e simili, per Conoscere il latino. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 137: Entrò il demonio addosso a una femmina..., e crudelmente la tormentava, e con questo la faceva parlare per lettera sì sottilmente, che tutti i savj uomini e litterati, ohe veniano a disputare con lei, ella vincea.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 4: L'uno e l'altro di questi libri è scritto per lettera molto sottilmente.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. appr.: Le parole e il modo volgare non rispondono in tutto alla lettera; anzi conviene, ispesse fiate, d'una parola per lettera dirne più in volgare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 153: E questo si potrebbe provare per molti esempli e detti della santa Scrittura e de' santi dottori, sicome si dimostra in questo nostro libro fatto in latino per le persone litterate, ed ancora più innanzi se ne dirà. Qui basti quello che si dice per ammaestramento di quelle persone che non sanno lettera.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 233: Si troveranno di quelli che, sapendo parlare per lettera, serviranno ad un bisogno per interpreti a qualche ambasciatore polacoo o inglese che vadi a torno.
Esempio: Ambr. Furt. 8, 10: Bene dixisti. M. C. Ben be', tu parli ancor tu per lettera eh?
Esempio: Grazz. Comm. 118: Ella parlava per lettera, prediceva il futuro, rivelava segreti dettigli dal medico.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 251: Dicono I dottor: de futuris contingentibus Non est determinata veritas: intendila? S. Eh! messer no, perch'i' non so di lettera.
Definiz: § XIV. Lettera, usato nel numero plurale, conforme a proprietà latina, vale anche Cultura, Dottrina, Erudizione, che si acquista mediante gli studj in generale; e particolarmente Quella che si acquista mediante la letteratura propriamente detta; e più specialmente usasi per contrapposizione a Scienze e Arti. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 231: Con questa sarà una forma d'una supplicazione per riformare il convento degli Angioli nostro di Firenze, del quale sai quanto fu grande già la reputazione di vita e di religione e di lettere.
Esempio: Bemb. Asol. 38 t.: Uomo nelle lettere insin da fanciullo assai profittevolmente essercitato.
Esempio: Cellin. Vit. 239: Questa a man destra è figurata per la Scienza di tutte le lettere.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 3: E Tarrita scrivono essere stato il primo nominato per aver riformate le città dell'Epiro di costumi greci, di lettere e di leggi civili.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 3: I difetti de' letterati non è ragione che siano di pregiudicio alle lettere.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 4: Con più felice successo è stata coltivata, dopo la ristorazione delle lettere, la scienza del diritto della natura.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 281: Il soggetto principale delle lettere è la vita umana.
Esempio: Giord. Op. 1, 257: È nostro proposito.... esaminare imparzialmente i libri più importanti sì di scienze come di lettere.
Esempio: Giobert. Bell. 247: La divisione delle lettere e delle arti ebbe luogo nell'antichità a mano a mano che ec.
Definiz: § XV. E, nel medesimo senso, si usò anche nel sing. –
Esempio: Colonn. Guid. 197: Mirabilmente fue savio, e di molta lettera ammaestrato.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 10: Mai, nè per fatica di maestro, nè per lusinga,... gli s'era potuto mettere nel capo nè lettera nè costume alcuno.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Be' sì; tu sa' di lettera. Ciapino, Tu ne sa' più che 'l notaio del Vicario,... Pensa che cosa è saper di latino, E saper dicifrar bene il lunario, E intendere del messo le richieste, ec.
Definiz: § XVI. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Ceff. Dicer. 21: Cognosco bene che sarebbe più onorevole di lasciare racontare e dire tanta e tale scelerata operazione e di sì dannoso maleficio al savio cavaliere mio compagno e maggiore. Ma poi che piace all'armi di dare luogo alle lettere, ec.
Definiz: § XVII. Lettere, prende diversi aggiunti, secondo la diversa lingua a cui si riferisce; onde si dice Lettere latine, greche, classiche, e simili, per indicare la Erudizione in codeste lingue e in codeste letterature. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 258: Sapete che mi lasciasti con desiderio d'imparar lettere greche, ed anche con qualche modo, per la commodità del Lampridio.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 311: Sì per la sua nobiltà, come per le molte lettere greche elatine.
Esempio: Varch. Stor. 1, 175: Tanto possono più negli uomini superbi e leggieri le passioni dell'animo, che le lettere o grece o latine, delle quali era Alessandro studiosissimo.
Esempio: Cellin. Vit. 137: Presi amicizia di un certo prete siciliano, il quale era di elevatissimo ingegno ed aveva assai buone lettere latine e grece.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 53: È scritto che non imparò lettere greche, nè lingua greca usò già mai in fatto alcuno importante.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 10: Sappiamo come due di questi primarj lumi delle latine lettere furono appunto di questo paese nativi.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 287: Il Leopardi immerso nelle lettere classiche,... non subodorò nemmeno nè presentì gli avviamenti della filosofia modera.
Definiz: § XVIII. Quindi Lettere divine, o sacre, si usa per indicare gli Studj teologici, e, in più ristretto senso, I libri del vecchio e del nuovo Testamento; e il suo opposto è Lettere profane, o umane. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 482: Tutte queste singolari grazie gli procedevano da un fermo e costante abito che aveva fatto lunghissimo tempo nelle aacre lettere.
Esempio: Giambuli. P. F. Lez. 44: Lode veramente grandissima, e piena di tanta eccellenzia, che se tra noi cristiani non avesse ella testimonanza (testimonianza) da le lettere sacre, potrebbe forse parere incredibile a chi la sentisse.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 431: Questa opinione, accettata da' cristiani, approvata da le sacre lettere, e non reprovata (come voi vedete) dai filosofi, tiene ancora il nostro Poeta.
Esempio: Grazz. Pros. 58: Padre, se voi sete così intendente e dotto nelle lettere sagre, come voi sete nella scultura e nell'architettura, per certo che voi dovete essere un gran baccelliere in teologia.
Esempio: Tass. Lett. 2, 425: Nè da l'ignoranza potete prendere alcuna scusa, essendo dottissimo ne le lettere sagre ed umane.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 498: Però leggiamo ne le sacre lettere, che Iddio ha fatto l'uomo poco minore de gli angeli.
Esempio: Galil. Op. VI, 366: Debbo primieramente far considerazione sopra quella [esperienza] che il medesimo Sarsi ripone nel primo luogo, pigliandola dalle sacre lettere.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 184: Si accordano in questa proposizione tanto le divine lettere, quanto le umane.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 162: Lo pose Iddio, come dalle sacre lettere si ritrae, nell'orientale giardino.
Definiz: § XIX. Lettere, coll'aggiunto di amene, belle, buone, piacevoli, umane o d' umanità, e simili, vale Quella disciplina che ha per oggetto lo studio della lingua, dell'eloquenza, dell'istoria e della poesia, e si distingue dalla erudizione, o scienza, in generale. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 149: Si pose a stare con messere Scipione vescovo di Modena, uomo dottissimo, e massime nelle lettere gentili.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 229: Trattomi dello asinino studio delle leggi civili, anzi incivili, mi fece applicare alle umane lettere.
Esempio: Tolom. Lett. 217: Eccovi il Budeo, eccovi l'Alciato, li quali hanno molti luoghi de' giurisconsulti illustrati, solo con la dottrina de le lettere umane, e massimamente de le greche.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 207: Nelle lettere poi più piacevoli, chiamate altrimenti umane, eccedeva largamente il Pistofilo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 262: Era questo gentiluomo di tanto sapere nelle lettere d'umanità,... che egli, se vivuto fosse, arebbe forse avuto de' pari, ma superiori, che io creda, no.
Esempio: Borgh. V. Disc. scriv. 3: A quelli, dirò così, che sono come comuni avvocati per merito e per lungo esercizio delli studj delle buone lettere.
Esempio: Dav. Tac. 2, 253: Faceva insegnar belle lettere a' figliuoli de' nobili.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 187: Per un contrassegno della comune corruttela del barbaro tempo le chiamiamo (le lettere) belle lettere; quasi che non sieno altro che fiori e fronde, e frutto alcuno non rechino.... Ma io stimo però che quei primi antichi nostri buoni uomini le chiamassero belle per la loro vaghezza ed amenità.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 280: All'eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri, e molta notizia ed uso della filosofia presente: cose oramai sì necessarie alle lettere amene, che non si comprenderebbe come queste se ne potessero scompagnare se ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 313: Le lettere amene riguardano al bello, che pende in gran parte dalle consuetudini e dalle opinioni.
Esempio: Giobert. Bell. 259: L'estro inventivo, venuto in signoria di se medesimo, recò la stessa riforma nelle lettere nobili ed amene.
Definiz: § XX. Lettere da barattoli, da scatole o di scatola, da speziali o di speziali, Lettere cubitali, e simili, vale. Lettere grandi che facilmente vedonsi e chiaramente si leggono; come appunto sogliono essere le lettere con le quali si scrivono i cartellini da porsi sulle scatole, sui barattoli. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 244: La mattina della pasqua di Resurresso si scoprirono tre cittadini dipinti nella facciata del palagio del potestà,... ognuno de' quali aveva scritto a piè il nome e casato suo in un breve, il quale diceva a lettere di speziali: per traditore della patria.
Esempio: Vai Rim. 46: Motti inonesti, satire e cotali Leggerezze Non pinse col carbone.... a lettre cubitali.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 16, 72: Lettere da barattolo e da scatola, Che dicevan Tiberio di Giratola.
Esempio: Baldin. Vegl. 16: Questo si trova scritto a lettere da speziali, per non dir cubitali, in fin per le mura.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 387: A gran lettere dorate; cioè, a lettere di scatola, a lettere di speziali.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 119: Venne pubblicata.... una gazzetta straordinaria con queste parole stampate a lettere da speziale in sul frontespizio: vox populi, vox Dei.
Definiz: § XXI. Lettere d'appigionasi. –
V. Appigionasi, § II.
Definiz: § XXII. Lettera domenicale. –
V. Domenicale, § III.
Definiz: § XXIII. Lettera morta, dicesi di scrittura, precetto, legge, consuetudine, e simili, che ha perduto ogni autorità e valore.
Definiz: § XXIV. Lettera numerale, trovasi per Cifra, Segno dei numeri. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 107: In vece di 34 anni, con una facile alterazione di lettere numerali, scrisse 14.
Definiz: § XXV. Prime lettere, vale Rudimenti della istruzione. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 17: In assai brieve spazio di tempo non solamente le prime lettere apparò, ma valorosissimo tra' filosofanti divenne.
Definiz: § XXVI. Di lettere, Di molte lettere, e simili, detto di persona, vale Fornito di studj letterarj, Addottrinato in essi. –
Esempio: Gell. Porz. Disput. Fanc. volg. 11: Presa la detta fanciulla, la dette in custodia a uno maestro Gerardo,... medico di Sua Maestà, uomo di grandissime lettere, come può chiaramente vedersi nelle opere sue.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 31: Don Gian Matteo Faetani da Rimini, monaco di Monte Olivete, persona di lettere e d'ingegno.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 49: Per esser egli.... persona di lettere e di molta stima in quel Parlamento.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 238: Fu uomo di molte lettere e caro assai alle Muse toscane.
Definiz: § XXVII. Senza lettere, usato a modo di aggiunto vale Privo di erudizione, di scienza, e, in più stretto senso, di studj letterarj. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 199: E veggendosi (il Machiavelli).... al Giannotto, di cui egli (ancorchè piuttosto non senza lettere, che letterato, chiamar si potesse) molto in cotale ufizio si teneva superiore, posposto, ec.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 208: Egli, giovane più tosto non senza qualche lettere che letterato,... prese in quel suo magistrato la cura di conservare i libri della libreria di San Lorenzo.
Esempio: Tass. Dial. 1, 363: Agevolmente ho fatto quello ch'egli, uomo senza lettere,... difficilmente faceva.
Esempio: Giord. Op. 2, 87: Certo è che in quella età si videro tuttavia cavalieri senza lettere, ma erano armati.
Definiz: § XXVIII. Senza lettera, pure a modo di aggiunto, si disse di Chi non sa leggere nè scrivere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 470: Il maestro delle pecore, sanza lettera, sofficiente non è, perciocchè le ragion del signore, nè altro, dirittamente far non puote.
Definiz: § XXIX. Repubblica delle lettere, lo stesso che Repubblica letteraria. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 492: Lungi lungi dalla benordinata Repubblica delle lettere sì fatte ragioni di stato.
Definiz: § XXX. Uomo di lettere, dicesi Colui che professa letteratura, Letterato. –
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 210: Soverchiamente lunghi saremmo noi..., se fra gli uomini di lettere.... volessimo fermarci a ragionare dell'unico Aretino.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 11: Or si vegga come un uomo di lettere possa trovare dentro a se stesso la viva surgente di quel famoso frettare de gl'iddii, che, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 160: Ho sempre, professato Una somma stima agli uomini di lettere.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 9: Danno gli uomini di lettere, e principalmente coloro che si chiamano poeti, tante lodi agli studj loro, e si stimano tanto, che, ec.
Definiz: § XXXI. Alla lettera, e men comunemente A lettera, in modo avverbiale, vale Secondo la lettera, Nel puro senso letterale. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 249: E che l'autore sentisse il contrario di quello che dice il testo a lettera in questo medesimo libro è parte del libro, si pruova ec.
Definiz: § XXXII. E Vale pure Rigorosamente, Materialmente. –
Esempio: Targ. Valdin. 1, 210: Contemporanea è una relazione dei medesimi signori Veraci e Mascagni, in proposito delle difficoltà che s'incontravano nell'eseguire alla lettera i comandi dell'imperial Consiglio di Finanze.
Definiz: § XXXIII. A tanto di lettere, e popolarmente anche A tante di lettere, vale Manifestamente, Evidentemente, Certamente. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 57: Ma chi però volesse ben reflettere, A ben vagliarla collo staccio fitto, Vero rubare egli è a tante di lettere.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 526: Aspettati pure d'aver a finir la tua vita in una prigione; te lo dico a tante di lettere.
Definiz: § XXXIV. Aver lettere, e men comunemente Aver lettera, vale Essere addottrinato, erudito; ed in più ristretto senso, Essere dotto nelle belle lettere, Essere letterato. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 175: Non è commesso ad ogni nomo l'ufficio del predicare, che innanzi innanzi, a tutte le femine è vietato in tutto e per tutto; appresso, tutti i laici e idioti che non hanno lettera, onde niuno può essere predicatore, se non è letterato e scientifico.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 243: S'io non avessi studiato, e in conseguenza non avessi qualche lettera, male avrei potuto condurre questo dialogo a quella perfezione che di presente si ritruova: e s'io ho lettere, o s'io non ho lettere, da ora innanzi io non ne voglio altra testimonianza che questa operetta.
Esempio: Varch. Stor. 1, 379: Oltra l'esser maggiore d'età, e più grazioso d'aspetto, aveva ancora lettere, le quali gli erano di grandissimo ornamento.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 132: Diciamo che uno non ha lettere, non che egli sia del tutto rozzo e affatto senza lettere, ma perchè non è a quell'altezza di lettere, che ne' veri letterati si ricerca, venuto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 4: Io non parlo per le lettere ch'egli ha, chè ognuno sa di che sorte le sono.... Ma in lui mi paiono tanto pure eie lettere e i costumi, che ec.
Esempio: Marcellin. Metam. 208: E pure una bella cosa a esser dotato di sapere, ed aver dimolta lettera.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 160: Io non ho lettere, ma ho sempre professato una somma stima agli uomini di lettere.
Esempio: Giord. Op. 2, 157: i Toscani che nel secolo decimoquarto ebbero lettere, meritarono lode speciale di bontà: della quale i letterati, sì di Toscana e sì d'ogni altra parte d'Italia, nel secolo susseguente mancarono.
Definiz: § XXXV. Avere buone lettere, o le buone lettere, o Non avere, buone lettere, o le buone lettere, si usò per Avere, o Non avere, senno o accorgimento. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 85: Usava di dire ancora che Silla non aveva avuto buone lettere a diporre la dittatura.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 60: E' non mi piace il modo del nasconderla. T. A guidarvela dreto per Firenze? C. Galante! ella par tutta in corpo e in anima Il Franzesino! O tu hai le buone lettere!
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 203: Livio Gemino giurò per vita sua e de' suoi figliuoli d'averla veduta (la madre di Tiberio) salire in cielo.... Vitellio col medesimo Caligola non ebbe sì buone lettere.
Definiz: § XXXVI. Dire a lettere da barattoli, da speziali o di speziali, di scatola, Parlare a lettere da barattoli, da speziali o di speziali, di scatola, Scrivere, e simili, a lettere da barattoli, da speziali o di speziali, di scatola, e simili, vale Dire, Scrivere, e simili, apertamente e senza riguardi checchessia, o ciò che si pensa; detto figuratavi, anche di scrittura. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 143: Ch' io ebbi tutti i peccati mortali.... Tel dissi pure a letter di speziali.
Esempio: Machiav. Comm. 234: Quelle cose, adunque, che mi restano a dirti, tu vuoi che io te le dica a lettere di speziali?
Esempio: Bern. Orl. 43, 55: Il peggio che so far, fo al mio nimico; A lettere di scatola te 'l dico.
Esempio: E Bern. Lett. fam. V. 321: Sto per scrivere al Molza che ammolli il cao (canapo) e dia la scapola al cane, squadernando a lettere di scatola le cause ec.
Esempio: Varch. Ercol. 131: Dire a lettere di scatola o di speziale, è dire la bisogna chiaramente, e di maniera che ognuno senza troppa speculazione intendere la possa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 108: Su, su parlatemi Parole chiare e d'un senso. S. Ecco, e a lettere Da speziali.
Esempio: Red. Lett. 1, 95: Sappia pur ella, che altre barbe più lunghe e più folte della mia se la sono creduta, e di più l'ànno scritta a lettere di scatola.
Esempio: Magal. Lett. At. 613: I profeti son passati più là, e hanno detto a lettere di scatola che non solamente rovinerebbe il tempio, ma che ec.
Esempio: Fag. Comm. 7, 187: E con un cedolotto, Ch'a lettere di scatola favelli, Vo' querelar di furbi e di monelli.
Definiz: § XXXVII. Dire a lettere grosse, si usò scherzevolmente per Significare coi termini proprj cose sconcie, che le persone bene educate esprimono per via di perifrasi. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 93: Il cherico.... non sapendo che rispondere, guardava il cardinale, il quale menava il braccio, come quando si dà lo 'ncenso col terribile (turibolo). E 'l cherico, pensando a quello che gli accennava, disse a lettere grosse: Il tale dell'asino, quando ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 328: E 'l compagno gli dicea: io non berei, se non fosse la cotal ora; e Bonanno dicea: A cotest'ora purgo io il ventre; ma dicealo a lettere grosse.
Definiz: § XXXVIII. Fare belle lettere, trovasi per Fare sfoggio di letteratura, di erudizione, o simile. –
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 147: Mi pare che 'l proposito, pel quale Vostra Reverenza ed io ci siam condotti a ragionar di questa materia; non sia punto stato per andar facendo belle lettere, ma schiettamente per trovar la verità di queste cose, ec.
Definiz: § XXXIX. Imparare lettera, o di lettera, e Sapere lettera, o di lettera, valgono Imparare a leggere, e Saper leggere; ma oggi sono modi di raro uso. –
Esempio: Nov. ant. C. 128: Il mulo sì li mostrò il piè diritto, sì che li chiovi pareano lettere.... Il lupo si fece sotto e guardava fiso. Il mulo trasse, e dielli un calcio tale, che l'uccise. Allora la volpe se n'andò, e disse: Ogni uomo che sa lettera, non è savio.
Esempio: Brev. Pitt. Sen. 1: Noi siamo, per la grazia di Dio, manifestatori agli uomini grossi, che non sanno lettera, de le cose miracolose operate per virtù ed in virtù de la santa fede.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 365: Poi si trova la scuola, dove Nostra Donna stette a imparare lettera.
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 76: Con ciò sia cosa che costui sa lettera, che mai non istette ad impararla.
Esempio: Martin. T. V. 13, 230: E la visione di tutti questi sarà per voi come parola di libro sigillato, il quale ove diasi a uno che sa di lettera, e se gli dica: Leggilo; egli risponderà: Non posso, perchè è sigillato.
Definiz: § XL. Mostrare checchessia a lettere di scatola, vale Dimostrarlo in modo aperto e evidente. –
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 48: Ma se io.... vi mostrassi a lettere di scatola che non egli, ma voi avete fatto un tal furto, che cosa di grazia rispondereste?
Definiz: § XLI. Non esser rasciutte le lettere, trovasi detto iperbolicam. per Essersi appena finito di scrivere, a denotare cosa che avviene o si fa immediatamente dopo scritto. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 84, 60: Non eran quasi rasciutte le lettere, Che que' che fece la legge, davante A tutti gli altri la volle dimettere.
Definiz: § XLII. Sapere lettera, si usò per Avere cultura, Essere addottrinato. –
Esempio: Stor. S. Silv. 32: Tu sai, giudeo, e tutti e' giudei che sanno lettera, che noi si troviamo nel principio della Bibbia che ec.
Definiz: § XLIII. La lettera uccide, lo spirito vivifica o dà vita; è sentenza tratta dalla S. Scrittura, per significare che l'intelligenza delle nude parole, senza penetrare nel profondo loro significato, induce in errore. –
Esempio: Bibb. N. 10, 150: Il quale (Dio) fece noi convenevoli amministratori del Nuovo Testamento, non già per la lettera, ma per il spirito; imperò che la lettera uccide, e il spirito vivifica.
Esempio: Martin. T. V. 4, 199: Il quale (Dio) ancora ci ha fatti idonei ministri del Nuovo Testamento non della lettera, ma dello spirito: imperocchè la lettera uccide, ma lo spirito dà vita.