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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTUMACE.
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CONTUMACE.
Definiz: Add. che usasi anche in forza di Sost. Che non comparisce, o non si fa rappresentare, dinanzi ai giudici nel termine assegnato dalla citazione. Ed è voce propria de' Legisti.
Dal lat. contumax. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 16: Furonne condannati alcuni,... e alcuni ne furono contumaci.
Esempio: E Comp. Din. Cron. 44: Chi non si difendea era accusato, e per contumace era condannato nell'avere o nella persona.
Esempio: Liv. Dec. 1, 178: Il popolo perseverò nell'ira sua; e però che Coriolano non venne alla giornata, egli fu condannato contumace, e andossene in esilio.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 35: La prima è contumacia, quando alcuno sarà citato, ovvero ammonito dal giudice tre volte, ovvero una volta per tre, ed egli sia contumace, ovvero disubbidiente ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 98: Condannata sarai per contumace.
Definiz: § I. Contumace vale pure Ostinatamente disobbediente e quasi ribelle a chicchessia, o ai voleri, ai comandi e simili, di chicchessia. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 58: Chi dilicatamente dalla fantilitade nutrica lo servo suo, poscia sentirà lui contumace, e non solamente contumace, ma vile.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 191: Il decimo grado della umiltà si è obbedienza, ed è contrario al decimo grado della superbia, che è ribellione, per la quale altri è contumace e disubbediente a' suoi maggiori.
Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 33: Convenevole è molto che noi, li quali peccando fummo contumaci a Dio, ora pentiti ci umiliamo,... e siamo reverenti a' suoi sacerdoti.
Esempio: Cap. Comp. Discipl. 15 t.: Chi starà contumace, e non farà le punizioni a lui imposte,... sia raso e cacciato della nostra Compagnia.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 7, 129: Avendo.... con ogni industria inanimito messer Giovanni e quel popolo a stare ostinato e contumace a Santa Chiesa.
Esempio: Ar. Sat. 1, 165: A me, per esser stato contumace Di non voler Agria veder nè Buda, Che si ritoglia il suo sì non mi spiace.
Esempio: Segner. Mann. apr. 25, 3: I prodigj servirono le più volte a rendere il trionfo più glorioso, a corroborare i credenti, a confondere i contumaci (qui in forza di Sost.).
Esempio: Metast. Dramm. 2, 246: Un dì potrebbe Il volgo contumace Per soverchio timor rendersi audace.
Definiz: § II. Figuratam., detto del corpo. –
Esempio: Segner. Mann. febbr. 13, 2: Lo sperimenterai (il tuo corpo) contumace, senties contumacem; ch'è quanto dire ricalcitrante, ritroso, disubbidiente.
Definiz: § III. Pur figuratam., trovasi in poesia per Contrastante, Contrario, Avverso. –
Esempio: Bern. Orl. 55, 28: Crudel fortuna, al mio ben contumace, Goderà dunque la persona mia, E terrammi costui, dicea, soggetta, E sarò senza quel che mi diletta?
Definiz: § IV. Per Ostinato, Superbo, Protervo e simili; detto di qualità morali, affetti, moti dell'animo e simili. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 363: S'io comincio a dar libertà agli sguardi, dagli sguardi passerò a i desiderj, da i desiderj alle opere, e dalle opere ad una ostinazione sì contumace, che ec.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 331: Ci confondiamo... di quella contumace alterezza, con la quale infelici creature non ci siamo vergognati d'offendere ec.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 270: Felicità sarebbe Il regno in ver, se i contumaci affetti Rispettassero il trono.
Esempio: Mont. Poes. 1, 362: Tremava tutta, e si battea la guancia, Del contumace suo furor pentita, La superba Lamagna.
Definiz: § V. Detto, per estensione, di morbi, o delle loro cagioni, vale Che non cede agli argomenti dell'arte salutare; Persistente, Ostinato. –
Esempio: Red. Cons. 1, 83: Questa cagione dal prudentissimo e vigilantissimo medico assistente, vien creduta che sia una contumace ostruzione nelle vene dell'utero ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 46: E pure [Iddio] ve ne proverà (della repugnanza) meno assai, che non ne pruova un cerusico a bruciare una cancrena che lungamente fu contumace a i rimedj più salutevoli e più soavi.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 83: Il maggior combattimento debbesi avere con le sostanze acetose e saline, per loro natura attivissime e contumaci.
Definiz: § VI. Detto per similit. di qualsivoglia corpo, o forza, vale Difficile a cedere, Resistente, Duro: nel qual senso è oggi poco usato. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 314: Non potrà dunque essere resistenza alcuna così grande, che resti salda e contumace contro al potere di alcuna percossa benchè leggera?
Esempio: Panciat. Scritt. var. 142: Sciolto dell'alpi il contumace gielo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 71: Se [lo scultore] vede poi che talun di quei tronchi più contumace resiste a i ferri ec.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 71: Un cerchio di castagno, di ferro,... quando sia tenuto con violenza fuori della sua solita incurvatura, più contumace e meno trattabile ne diviene.
Esempio: Maff. Anfit. 52: Vi accese un fuoco sì contumace, che nè per l'acqua fatta scorrere a fiumi dagli uomini nè per la dirotta pioggia potè ammorzarsi.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 249: La pietra [dell'allume] si è trovata più contumace, ed esige più lunga macerazione.
Definiz: § VII. Pur detto di cosa, trovasi per Tardo, Difficile, a compiere un dato atto. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 71: Desidera [il coriandolo].... il terreno bene acconcio e lavorato, piuttosto grasso che mediocre, essendo massimamente di sua natura contumace a nascere.
Definiz: § VIII. Contumace si usò per Inabile temporaneamente a ottenere le magistrature, Che per qualche circostanza o particolar condizione ha per alcun tempo divieto dalle magistrature. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 79: Ma poniamo che d'uno medesimo magistrato in ciascuna mano sia eletto uno competitore: guardasi s'alcuno di loro patisce contumacia; come potria accadere per non essere passato il tempo che si richiede dopo alcuno magistrato al poterne un altro ottenere; per essere in magistrato alcuno de' suoi, che lo faccia contumace; per avere pubblico debito, e simili cose.
Definiz: § IX. Essere contumace con alcuno, o appresso di alcuno o Parer contumace con alcuno, o appresso di alcuno, detto di persona, vale Essere o Parere in colpa, Mancare o Parer di mancare al proprio dovere, verso di quello. –
Esempio: Bern. Orl. 36, 67: Or mi par esser teco contumace, E non dover da te perdon trovare; Ma perchè in luogo sei dov'odio è spento, Dell'amor tuo sto sicuro e contento.
Esempio: Dat. Lett. ined. 58: La mia assenza dalla città la settimana passata mi ha fatto essere contumace con VS. illustrissima, la quale mi sopraffà talmente con replicati favori, che io non spero più di risorgere.
Esempio: Red. Lett. 3, 253: Io so che a prima giunta parrò contumace e manchevole con VS. illustrissima, che può avere mille ragioni di dolersi di me, non avendo mai... vedute mie lettere in risposta ec.
Esempio: Cocch. Op. 3, 567: Non vorrei parer contumace appresso di lei, non le avendo mai mandato quell'altro mio Discorso manoscritto. Io l'ho trovato nel rileggerlo non corrispondente al mio presente gusto, onde ec.