Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
TRALUCERE
Apri Voce completa

pag.1711


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
TRALUCERE.
Definiz: Trasmetter la luce, che è quel risplendere, che fa il corpo diafano, e trasparente, percosso da luce. Lat. interlucere, translucere.
Esempio: Albert. cap. 49. Mal si fa, quel che si fa a fine della ventura, perciocchè la ventura traluce, e quando ella risplenda, si spezza.
Esempio: Petr. Canz. 19. 1. Quasi visibilmente il cuor traluce.
Esempio: Cr. 9. 86. 5. A sperarle, quelle che tralucon son vane, quelle, che non tralucon son piene.
Esempio: Petr. Son. 116. Paventosa speme Dell'alma, che traluce, come un vetro.
Esempio: Dan. Par. 5. Non è, se non di quella alcun vestigio Mal conosciuto, che quivi traluce.
Esempio: [But. Cioè trapassa con falsa luce, imperocchè pare quel che non è]
Definiz: §. Per Risplendere, rilucere. Lat. splendere, lucere.
Esempio: Petr. Son. 75. Poichè vostro volere in me risplende, Come raggio di Sol traluce in vetro.
Esempio: Nov. Ant. 82. 1. Come giunse alla grotta, sì la vide, in un certo luogo, molto tralucere, imperciocchè vi aveva molto oro.
Esempio: G. V. 12. 108. 1. Nel cospetto del quale la Luna non risplende, le stelle tralucono, e immonde sono [cioè rendon luce appannata, e abbacinata]
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Dant. Purgat. 14. Ma da che Dio in te vuol, che traluca Tanta sua grazia.