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1) Dizion. 5° Ed. .
MESSERE
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MESSERE.
Definiz: Sost. masc. Titolo di maggioranza e di rispetto, che fino ai tempi nostri si diede ai procuratori legali, ma che anticamente davasi ai cavalieri, ai giudici, o dottori di legge, alle dignità ecclesiastiche, e anche a certi ufficiali civili.
Da me', per mio, e sere; provenz. messer; ant. franc. messire. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 20: Ed ebbe nome quello Vescovo messer Gualterano.
Esempio: Dant. Purg. 24: Vidi messer Marchese, ch'ebbe spazio Già di bere a Forlì con men secchezza.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 140, 15: Le quali [leggi] aveano dettate messer Donato di messer Alberto Ristori, messer Ubertino dello Stroza e messer Baldo Aguglioni.
Esempio: Vell. Cron. 44: Monna Simona.... fu moglie di Castellano di messer Bardo Frescobaldi, che fu poi messer Castellano.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 206: L'Abate.... comandò ad uno de' suoi famigliari che riguardasse separato si fosse questo Piumasso. Il famigliare rispose: messer no, anzi ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 194: In Provenza furon già due nobili cavalieri, de' quali ciascuno e castella e vassalli aveva sotto di sè, ed aveva l'uno nome messer Guiglielmo Rossiglione e l'altro messer Guiglielmo Guardastagno.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 316: E quel dì medesimo, essendo andato Rosso de' Ricci, che poi fu messer Rosso, a provvedere alle castella, tornò dinanzi a' Signori.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 326: Questi bottoni voi non potete portare: e quella risponde: Messer sì, posso, chè questi non sono bottoni, ma sono coppelle.
Esempio: Bern. Orl. 65, 1: Voi che volete il titol del messere.... Che vi fate de' quali e de' cotali, E sete a dir il ver grandi animali Altro del gentiluomo non tenete Che 'l nome solo, ed un campo diviso Per arme, ec.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 4: Già solevasi Dar di messer solamente a' calonaci, Alli dottori, a i cavalieri, e simili.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 111: Lasciala in dono a Iacopo,... chè dappoi, per li suoi meriti,... dalla Repubblica fu fatto cavaliere, e chiamossi messere Iacopo.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 60: La Repubblica fiorentina trovo io l'anno 1186 da tre consoli essere governata, Piero Bostichi, Uguccione Uguccioni, e Ugo Ughi. I quali tutti e tre, come son tutti gli altri consoli, col titolo di messere vengon contrassegnati; il che se avvenga o perchè fossero cavalieri, ovver giudici, o per la dignità del magistrato, io non potrei fermamente decidere.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 209: Titolo (sere) proprio di prete e di notaio, corrispondente alla voce sire, signore; onde messere, mio signore, che si diceva a' cavalieri, a' dottori, ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 834: Questo Magistrato [supremo] ha non solamente la facoltà di soprantendere a' giudici e notaj, ma ancora d'asserare, cioè di creare i seri, che sono i notaj stessi, ì quali avanti al lor nome pongono il titolo di sere, cioè sire, signore, donde poi messere, mio sire.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 19: Di che riprova abbiamo nel vederlo sempre appellato col dominus, o con quello di messere, titoli allora ai dottori e ai cavalieri riservati.
Definiz: § I. E in più largo senso diedesi altresì a persone qualificate comecchessia per grado, condizione, e simili. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 51: I principi, e' pastori, e coloro che vogliono gli onori e gli stati maggiori, ed essere chiamati messeri e signori, e essere inchinati per la via, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 117: Dovendone in Toscana venire con messer Carlo Senzaterra ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 11: Messer Bernabò signor di Melano, essendo trafitto da un mugnaio con belle ragioni, gli fece dono di grandissimo benefizio.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 841: Messer Branca d'Oria non era ancor morto,... e finge l'autore che frate Alberigo dica ser Branca: imperò che fu romagnuolo, e questi romagnuoli non sanno onorare alcuno con parole: o che 'l dica per istrazio: imperò che i Genovesi tutti si chiamano messere.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 103: Com'ha fatto non so chi mio vicino, Che veste d'oro e più non degna il panno, E dassi del messere e del divino.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 4: Già solevasi Dar di messer solamente a' calonaci, Alli dottori, a i cavalieri, e simili; Oggi ogni zugo melato vuol titolo.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 33: Ed in alcuni luoghi de' suoi ricordi il nominato Paolo.... scrive messer Manente; il quale messere in quelli tempi solo si dava a quelli che avevano grado d'un cavaliere; ed altre volte lo chiama assolutamente Manente in più luoghi, e massime nel ricordo che fa della sua morte: di maniera che non avendo altri riscontri, si può tenere che quel messere sia stato posto da Paolo più presto per farli quell'onore, che perchè veramente avessi grado di cavaliere.
Esempio: Galil. Op. IX, 222: Ch'importa.... Che gli uomini sien Turchi o Bergamaschi, Che se gli dia del Tu o del Messere.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 209: Titolo (sere) proprio di prete e di notaio, corrispondente alla voce sire, signore; onde messere, mio signore, che si diceva a' cavalieri, a' dottori, e ad altre qualificate persone.
Definiz: § II. Detto assolutam., per Giudice. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 324: Allora tutti a romore di populo dicono, gridando: Viva il messere, che troppo bene ha giudicato.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 18: Dimmi, tu vai cercando Ch'io ricordi al messer le tue magagne.
Definiz: § III. E per estensione si disse per Capo di qualsivoglia congregazione di persone. –
Esempio: Empol. Gir. Vit. 22: In quel tempo tutti i fanciulli,... per esortazione del reverendo Padre frate Ieronimo da Ferrara,... si ragunavano insieme, e avevano fatto in fra loro uffiziali, cioè messeri, consiglieri e altri uffiziali, i quali andavano per la terra a spegnere i giuochi e gli altri vizj. Fu fatto messere per la loro Compagnia un figliuolo di messere Luigi della Stufa, detto Prinzivalle; e Giovanni fu fatto uno de' consiglieri ed era principale di detto messere ed ebbe buono credito in quella opera.
Definiz: § IV. E per Signore, in generale. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 43: Vedendo la Samaritana la maturità delle parole dì Cristo, e la gravezza de' costumi suoi, incontanente gl'incominciò ad avere riverenza, e cominciollo a chiamare Messere.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 88: Oh, bene stia Il mio messer Cammillo!
Esempio: Tass. Lett. 2, 222: Mi sarà caro oltre modo che mi mandi.... l'Istorie del Bembo, ma non le Lettere, perciochè questi giorni addietro mi furono date da messer Giulio Vasalini, libraro di questa città.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 217: Ora, essendosi egli fatto una cappa da messere, vi gettò su, non se n'avveggendo, una lucernata d'olio.
Esempio: E Allegr. Rim. Lett. 229: L'ignoranza (dicesi per una bocca) e la rogna sono due mali da darli del Messere per eccellenza (qui figuratam.)
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XIII, 166: Ora, con l'occasione della venuta del lator di questa, che sarà messer Calisto Morelli mio vassallo, devo ec. (Scrive il principe Cesi).
Esempio: Fag. Comm. 5, 402: O messer oste! A. O messer corno. C. Che volete voi? O. Perdonate, signore, io non voleva interrompere i vostri discorsi, ec.
Definiz: § V. Per ischerzo, detto di animali. –
Esempio: Esop. Fav. M. 12: La pecora negava con buona faccia a suo potere. E l'avvocato del cane, cioè il nibbio, dice (alla scimmia): Messere, voi dovete sapere che ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 105: Giunti intorno alla barca, dove era il lupo, cominciano ad alte voci, tirando la balestra: In fè di Dio, messer lo luvo, vo' farri il mal viaggio.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 98: Dopo alquanti dì messer orso sentì Certo disgusto al miel non pria provato; A tal che quando al pasto si ponea, Non più ingordo, affamato, Ma nuovo all'erbe un agnellin parea.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 74: In questo un corvo giunse, e senza punto Badar che quivi appuntò Era messer pavone,... Ei si pose.... a gracchiar ec.
Definiz: § VI. Premesso a nomi indicanti dignità, ufficj, e simili, prendeva dopo di sè l'articolo determinato Lo. –
Esempio: Nov. ant. B. 27: Messere lo 'mperadore Federigo si avea due grandissimi savj.
Esempio: Dant. Conv. 305: Non è da lasciare, tuttochè il testo si taccia, che messere lo Imperadore in questa parte non errò pur nelle parti della definizione.
Esempio: E Dant. Conv. 386: Dico adunque, messer lo legista, che ec.
Esempio: Stor. Barl. 11: Messere lo Re,... sono apparecchiato per voi seguire per qualunque via voi volete andare.
Esempio: Stat. Pot. Fir. Sent. 127, 261: Io Bonamore.... scrivano del predetto messere lo legato, ec.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 38t.: Trovamo pienamente essere fatte tutte le cose le quali alla fortezza del detto luogo per messer lo capitano era proveduto.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 311: Or questo messer lo giudice.... incominciò ad insegnare ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 67: Ella con un mal viso rispose: Deh, messer lo frate, non avete voi occhi in capo?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 337: E la femmina cominciò a dire: Messer lo Podestà, io vegno a Dio e a voi, perocchè ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 351: Si volge loro e dice: Messer li collaterali, mettetevi gli occhiali che vi parrà due cotanti.
Esempio: Grazz. Pros. 59: Rotto ogni freno di pacienza e di riverenza, messer lo Abate prese nei fianchi gridando ad alta voce, e tirollo allo indietro.
Definiz: § VII. Ed anche si diede a Gesù Cristo, a Santi, e a Patriarchi. –
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 258: E messer Gesù, poichè ebbe parlato loro, fu assunto in cielo.
Esempio: S. Bern. Contempl. 17: Incominciasi lo libro di messere santo Bernardo sopra le sette ore.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 71: Il maraviglioso vasello dello Spirito Santo messere Santo Antonio da Padova, uno degli eletti discepoli e compagni di santo Francesco ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 206: Nuove cose fatte e singulari infra tutti i figliuoli delle femmine, salvo di messere Gesù.
Esempio: E Leggend. SS. M. 4, 357: Cominciò a servire a Dio, e essere divota della Vergine Maria, e di messere santo Giovanni Evangelista.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 102: Vostra usanza è di mandare ogni anno a' poveri del baron messer santo Antonio del vostro grano.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 158: Non vorrei nascesse nelle ignoranti menti dubbio, risguardando allo specchio della umana vita messer Iesù Cristo, il quale ec.
Esempio: Savonar. Pred. 9: L'uomo era caduto nel peccato originale per rispetto di messere Adam nostro primo parente.
Definiz: § VIII. Messere, si usò anche per indicare Padrone, Signore; e più particolarmente Padrone di casa. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 263: Venne dunque il ministro di Alessio al suo messere dicendo: Guarda, messere, che non fusse questo peregrino.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 59: Chichibio seguitò: Egli è, messer, com'io vi dico; e quando vi piaccia, io il vi farò veder ne' vivi (uccelli).
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 30: Poi che costui si vide qua il messere, Ha fatto cose contra ogni giustizia.
Esempio: Savonar. Pred. 19: Chi gode il tuo? li tuoi servi, li tuoi famigli e fanti.... Tu se' il servo, tu se' il famiglio, e loro sono li messeri e li padroni.
Esempio: Machiav. Comm. 94: Voi ve ne anderete a trovare la vostra figliuola; e messere ed io andremo a trovare fra Timoteo.
Esempio: Bern. Orl. 7, 53: Astolfo, ch'era fatto là messere, E del governo avea preso il bastone, Piglia Riccardo e mettelo in prigione.
Esempio: Grazz. Rim. V. 640: Latrai a' ladri, ed agli amanti tacqui, Sì che a messere ed a madonna piacqui.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 8, 70: Una schiavetta.... affacciatasi a certe balestriere.... Disse: Chi bussa là? non c'è messere.
Definiz: § IX. Messere, fu anche titolo di rispetto dato al padre. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 202: Perocchè si destava molto la famuccia, ed incontanente si pensava (san Giovan Battista) d'arrecarne (di que' frutti) a messere e a madonna.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 158: Ancora nel risponder e nominare usi la riverente lingua, chiamando padre e madre: e meglio se dicesse messer padre, madonna madre, o pure assolutamente messere e madonna; e così rispondine domandati: messer sì e messer no.
Definiz: § X. Alla voce Messere si premise talora, pleonasticamente, Signore. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 18, 56: Mort'era il signor messer Currado.
Definiz: § XI. Messere, è altresì modo scherzevole e basso per indicare Il deretano. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 182: Se tu vedi ch'egli la serbi (una scrittura) per quest'altr'anno, ritirala; perchè il Boyle è in grado da poter mancare ogni giorno; e come è morto, me ne posso nettare il messere.
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 282: Qual frutto averà ardire di paragonarsi in dolcezza, in sapore, in gentilezza ad un fico maturo.... stagionato, spaccato,... che abbia il messere giulebbato,... e che dica mangiami, mangiami? (qui per similit.).
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 55: E quindi il boia gli snuda il messere, Ed a' ginocchi poi le man gli lega.
Esempio: E Forteguerr. Cap. 189: E dove è festa, e 'l messer si tentenna In lieti balli, la moglie ha da ire.
Esempio: Fag. Comm. 2, 51: I quattrini si prestano, e i lavori ne le fosse non si fanno mai; e chi ha dato i quattrini si gratti il messere.
Esempio: Crudel. Rim. 117: Nel mettersi a sedere Suol dir stiticamente: ohimmei, ohimmei! E poi lascia di piombo ir giù il messere.
Definiz: § XII. Messer Domeneddio. –
V. Domeneddio.
Definiz: § XIII. Albanese messere. –
V. Albanese, § I.
Definiz: § XIV. Cosa da dir altro che Messere, vale, scherzevolmente, Cosa da fare inquietare alcuno, Cosa sconveniente, intollerabile, e simili. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 48: Quel pascermi ogni dì d'erba trastulla, E tanti e tanti ogni ristoro avere, Che non usciron mai fuor della culla, Son cose da dir altro che Messere.
Definiz: § XV. Essere messere e madonna, si usò figuratam. a denotare Avere suprema importanza, autorità, e simili. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 611: Se la corona ci vien ne le mani Del Re di Francia, noi arem tributo Da tutto il mondo; perchè la colonna È de' cristiani, e messere e madonna.
Definiz: § XVI. Essere il bel messere, si disse per Essere il personaggio principale, Fare, o Avere, la prima parte. –
Esempio: Grazz. Comm. 170: La maggior parte delle comedie, e massimamente moderne, fa anche senza te (parla il Prologo all'Argomento); che non ti paressi essere il bel messere, perciocchè nelle prime scene del primo atto s'introducono dai componitori migliori alcuni personaggi, che, per via di ragionamento, aprono e manifestano agli uditori tutto quello che è seguito innanzi, e parte di quello che deve seguir dopo nella comedia.
Definiz: § XVII. Far messere alcuno, o Fare il messere, alcuno, si disse scherzevolmente per Aggirarlo, Prendersene giuoco, e simili; forse con allusione ironica a Messere, nel senso di Capo o Personaggio principale di compagnie o brigate. –
Esempio: Cecch. Stiav. 5, 6: Fa' conto; tu hai nome di semplice. Che sì, che tu sei fatto il messere da questi giovanacci.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 401: Come ha e' nome? C. Lamberto. G. Di' signor Lamberto. C. Basta, Di' di' messer per ora, chè la madre Piglierebbe sospetto a sì gran titolo. G. Direm messere, e vedremo di farlo Anco messer, ma non gli piacerà, Fuor della vecchia, il titol di signore.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 436: Ben lo credo Che lo facciate il messere, e in più conti.