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Dizion. 4° Ed. .
CATTIVARE.
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CATTIVARE.
Definiz: | Pigliar prigione, Far servo. Lat. manu capere, in servitutem abducere. Gr.
δουλοῦν,
δουλαγωγεῖν. |
Esempio: | Vit. Plut. E tutti gli altri cattivarono, e uccisergli.
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Esempio: | E Vit. Plut. altrove: Elli combattè con Pompeo, e
Pompeo lo vinse, e cattivollo. |
Esempio: | E Vit. Plut. altrove: Entrarono, e corseggiarono, e
cattivarono la Macedonia. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Non quelli maligni spiriti, i quali cattivano in infedeltà tutti
quelli, i quali sono loro soggetti. |
Esempio: | Tac. Dav. Post. 427. In dette due voci non ha maggior suono, nè più forzato la z
seconda, benchè tra due vocali, che la prima, chi non vuole cattivar l'orecchio, e darli ad intendere, ch'ei pur senta
quel, ch'ei non sente. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 3. 8. 51. E per ciò fede ha merto, Nè vuol, che ne sii certo,
Acciocchè 'l tuo intelletto Aggi da cattivare. |
Definiz: | §. II. Cattivarsi la benevolenza d'alcuno, o Cattivarsi alcuno, vale Procacciarsi la
benevolenza d'alcuno, Farselo amico. Lat. alicuius benevolentiam captare, aliquem sibi
conciliare. Gr. εὔνοιαν
θηρεύειν. |
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