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1) Dizion. 5° Ed. .
FANTE
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FANTE.
Definiz: Sost. femm. Donna di servizio; Serva, Fantesca: ma oggi non è dell'uso comune; essendo solamente rimasto in qualche parte del contado per Garzona. –
Esempio: Nov. Ant. B. 96: E le più mattine mandava la fante sua a vender frutta o camangiare alla piazza del Ponte vecchio.
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 24: Ogni femina, donna, fanciulla, cameriera, balia, fante e servigiale ch'egli.... troveràe portare.... alcuna cosa delle divietate, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 110: Aveva Giacomino in casa una fante attempata ed un fante.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: Sono iscusati.... le fanti, i lavoratori, i servidori.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 242: Alla qual predica vanno tutt'i poveri lavoranti di lana,... e fanti e fante e servigiali ancora a quella vanno.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 376: Insino alla fibbia della scarpetta della fante che serve la schiava.
Esempio: Cant. Carn. 207: Noi siam quei ch'acconciàn, donne, le fante.
Esempio: Grazz. Comm. 21: La mia sorella.... ha tanto fatto con la fante di casa più giovine, che ec.
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 1: Potrà badar alle faccende Di casa, e stare a contar le novelle Al fuoco con la fante o con la gatta.
Esempio: Tass. Dial. 1, 385: Se ne faccia il pane, il qual con debita misura a' servitori ed a le fanti sia distribuito.
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 269: La faldiglia non quadra a una fante, Nè manco quadra il lucco a un villano.
Esempio: Salvin. Odiss. 55: Gli altri state qui uniti, e dite dentro Alle fanti, apparecchin per le stanze Belle il banchetto.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 402: De' maligni servi, Delle fanti si lagna, e i liberali Salarj e i doni ivi ricorda e il vitto.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 65: Or vedi, carne, quanto sei inalzata, posta fante dell'anima.
Esempio: Varch. Boez. 38: Le ricchezze, gli onori, e l'altre cose somiglianti, sono nel poter mio. Elleno, essendo mie fanti, riconoscono me per lor donna; perciò vengono con esso meco, e con esso meco si partono.
Definiz: § II. Poeticam. per Donna di abietta condizione e di vile presenza. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Fa' che pinghe.... un poco il viso più avante, Sì che la faccia ben con gli occhi attinghe Di quella sozza scapigliata fante, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 481: Sì che tu veggia ben con li occhi la faccia dì quella sozza fante scapigliata:... quella è la meretrice ch'ebbe nome Taide.
Definiz: § III. Dormire con la fante; è maniera proverbiale, presa dall'uso di tenere i fanciulli a dormire con la donna di servizio, e vale Esser semplice e ignorante come un fanciullo; ed oggi più comunemente, Ignorare quel che è avvenuto o avviene e che tutti sanno. Oggi, Dormir con la serva. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 370: Una volta noi dormimmo in questa cosa colla fante ed al fuoco, e qui ne fu tenuto gran conto.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 20: Volendo parer d'aver rovigliato ogni cosa, e d'essere stato studioso e di non dormir con la fante.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 168: Dorme ben con la fante chi non sa che quella bambolona per la quale si messe a soqquadro il mondo, nacque dall'uovo di Leda.
Definiz: § IV. Quando la donna folleggia, la fante danneggia; proverbio il quale significa, che quando la padrona, e in generale i padroni, non attendono, come dovrebbero, al governo della casa, le persone di servizio recano danni.