Lessicografia della Crusca in rete

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40) Dizion. 4° Ed. .
BACCHIARE
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pag.363



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Definiz: Percuoter col bacchio: lo stesso, che Abbacchiare. Lat. fustem impingere.
41) Dizion. 4° Ed. .
CRIVELLATO
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pag.867



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Definiz: Add. da Crivellare. Netto col crivello. Lat. cribratus. Gr. κοσκινισθείς .
42) Dizion. 4° Ed. .
RINFERRAIOLARE
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pag.191



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Definiz: Coprire altrui col ferraiolo.


2) id: b85d3ac11d004f87a99b65b45b539f83)
Definiz: §. E neutr. pass. vale Coprirsi col ferraiolo.
43) Dizion. 4° Ed. .
AMMOSTATOIO.
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pag.162



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Definiz: Legno, col quale s'ammosta.
44) Dizion. 4° Ed. .
QUIND'OLTRE, e QUINOLTRE.
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pag.23



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Esempio: Ninf. Fies. 22. Costui quind'oltre abitava col padre.
45) Dizion. 4° Ed. .
COGOLARIA
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pag.694



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Definiz: Lat. gogolacia, Cresc. lat.


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Esempio: Cr. 10. 36. 5. Anche se ne pigliano molti (de' pesci) in luoghi stretti di valli, con rete, la qual chiamiamo cogolaria; la qual rete è grande, forte, e fitta, ed ha entramento ritondo, e largo, e a poco a poco si ristrigne infino alla coda, la quale è molto lunga, ed ha molti ricettacoli, ne' quali agevolmente entrano moltitudine di pesci, e tornar non possono.
46) Dizion. 4° Ed. .
CIMURRO.
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pag.665



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Definiz: Lat. *cimona, Cresc. lat.
47) Dizion. 4° Ed. .
CRETANO
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pag.863



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Definiz: Lat. cretanus, Cresc. lat.
48) Dizion. 4° Ed. .
CUBATTOLO
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pag.874



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Definiz: Lat. curbaculum, Cresc. lat.


2) id: 34956f7984c941909d0ace952279d9a3)
Esempio: Cr. 10. 28. 7. Si prendono col cubattolo, al tempo delle nevi, il quale è uno strumento fatto di poche verghe, dentro concavo, e nella parte di fuori acuto, avente un usciuolo, il quale giace in terra, coperto di paglia, che si lieva con un vimine fitto in terra, e di dietro percuote l'uccello, che entra all'esca.
49) Dizion. 4° Ed. .
DIAMORON
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pag.90



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Definiz: Siroppo fatto col sugo delle more. Lat. diamoron. Gr. διὰ μώρων.


2) id: 48ee5dd70a5241519f461c6020335c40)
Esempio: Ricett. Fior. 144. Sebbene Galeno nel suo diamoron toglie il mele, noi in quel cambio usiamo di torre il zucchero.
50) Dizion. 4° Ed. .
INFILACAPPI
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pag.816



1) id: b0aff800fd9047b1b3ab39000b2ac37a)
Definiz: L'ago, col quale s'infilano i cappj ne' capelli. Lat. acus crinalis.
51) Dizion. 4° Ed. .
INCATRAMATO
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pag.771



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Definiz: Add. Imbrattato col catrame. Lat. resinâ illitus. Gr. ῥετίνῃ ῥητίνῃ ἐπικεχριμένος.
52) Dizion. 4° Ed. .
SARCHIARE
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pag.326



1) id: 2d17f3850954406188cf9018704e0414)
Definiz: Ripulire dall'erbe salvatiche tagliandole col sarchio. Lat. sarculare, sarrire. Gr. σκαλεύειν.


2) id: faaf363e9e134db4aed818df7a3a7215)
Esempio: Tratt. gov. fam. 21. Se il grano non cadesse in terra, non morrebbe, se non morisse, non nascerebbe, se non nascesse, non sarebbe sarchiato, se non fosse sarchiato non crescerebbe.
53) Dizion. 4° Ed. .
SATOLLARE
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pag.330



1) id: 17e0f6cfc4d74c53861de44abd4b0128)
Definiz: Saziar col cibo, Cavar la fame. Lat. saturare, satullare. Gr. κορεῖν.


2) id: ffc4b6e038fa4d0885eb935db865ad05)
Definiz: §. I. Per metaf. Lat. saturare, explere. Gr. χορτάζειν, ἀναπληροῦν.
54) Dizion. 4° Ed. .
NOME
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pag.354



1) id: 520421b9ac9e472ead6e964e8cca5766)
Definiz: Vocabolo, col quale propriamente s'appella ciascuna cosa. Lat. nomen. Gr. ὄνομα.


2) id: 730a1553d0f844e2b2efb81e10581903)
Definiz: §. II. Nome, per Fama. Lat. nomen, fama. Gr. ὄνομα, φήμη, κλέος.


3) id: bf20acb2c90b4828bf77f6c1f836654b)
Definiz: §. IV. Nome, termine grammaticale, Una delle parti dell'orazione. Lat. nomen. Gr. ὄνομα.


4) id: 523183f6d2a442bda59c8ad483c5060e)
Esempio: Dant. Purg. 5. A piè del Casentino Traversa un'acqua, ch'ha nome l'Archiano.


5) id: 517b73677ab643859ecb56dec384b0c3)
Definiz: §. I. Nome, per Segno, o Motto, che si dà negli eserciti per riconoscersi, o per incominciar la battaglia. Lat. signum, simbolum, tessera.


6) id: 7563324f85cd4cd0aaa06e3c9859b783)
Definiz: §. III. Nome per Vece, Cambio, Parte, come A mio nome, In suo nome, o simili. Lat. meo nomine, meis verbis, etc.. Gr. ἐξ ὀνόματός μου.


7) id: e4aa4528b1704bdba952e5e2a0ae110e)
Esempio: Petr. son. 5. Quando i' muovo i sospiri a chiamar voi, E 'l nome, che nel cuor mi scrisse Amore.
55) Dizion. 4° Ed. .
A CAPO BASSO.
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pag.21



1) id: eaafa758403540b296a3afe03d0d629d)
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo chinato. Lat. demisso capite. Gr. ταπεινῶς.


2) id: 386ab2bd0f0b4eec9b8b8d7df7cf20e3)
Esempio: Fir. As. 124. A capo basso tutti a casa se ne tornarono.
56) Dizion. 4° Ed. .
A CAPO CHINO.
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pag.21



1) id: 3c9731c56100408ebe057a1a6f0d21b4)
Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo allo 'ngiù. Lat. in caput praeceps.


2) id: a15fb00a400c4a34904946cefcc6961f)
Definiz: §. Per lo stesso che A capo basso. Lat. demisso capite. Gr. κάτω.
57) Dizion. 4° Ed. .
ASSAPERE
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pag.294



1) id: 7820d27350ef458b86ebe6b44c52c726)
Definiz: Sapere; Ed usasi ordinariamente col verbo Fare. Lat. declarare. Gr. δηλοῦν.
58) Dizion. 4° Ed. .
PASTA
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pag.516



1) id: f4bc3c81760847b2a0a814ec3cf4a7e5)
Definiz: Propriamente Farina intrisa con acqua, e coagulata col rimenarla. Lat. pasta.


2) id: 302cf408a7c24869a97cd8974b193900)
Esempio: Fir. nov. 8. 296. Egli è fatto della miglior pasta, che uscisse mai di qualsivoglia buona madia.


3) id: 80dd5d4fb0094fc4b13675c02b2a7e1e)
Definiz: §. IV. Di buona pasta, vale Di benigna, e buona natura. Lat. oleo tranquillior.


4) id: 8d6e6cb006c64356a2eee5cbdb4be9e1)
Esempio: Fir. nov. 2. 200. Menico, che era un uomo da trar le mani d'ogni pasta, senza replicare molte parole, gli disse, che stesse di buona voglia.


5) id: c66a8de6f89940c8a04ba8b335413721)
Definiz: §. VII. Trar le mani di pasta, o simili, vale il contrario. Lat. rem absolvere, conficere.


6) id: b781431641bb48be9ba2728472cb2e27)
Definiz: §. V. Di grossa pasta; e talora anche Di buona pasta, vagliono Grossolano, Materiale. Lat. rudi, crassâ Minervâ.


7) id: a02a3ceee8ba40bf96b531002d88dc17)
Definiz: §. III. Per Mistura, colla quale si contraffanno le gioie, e le pietre dure. Lat. vitrum obsidianum; v. Plin.


8) id: 964032234a0b42b8a61ab5c57f03a229)
Definiz: §. VI. Metter mano in pasta, vale Cominciare a intrigarsi, e ingerirsi in qualche negozio. Lat. aliquid aggredi. Gr. ἐπιχειρεῖν τινι.


9) id: f39b1a413bd24c639370340343c3b445)
Esempio: Ricett. Fior. 110. Le pillole ec. nel tempo dell'usarle si pestano di nuovo, e con qualche umore si riducono in pasta.


10) id: af4cd6598358454192d9ea0d62e75c77)
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: Compongonsi (i trocisci) pigliando le medicine secche, e pestandole, come è detto, e mescolandole con acqua, o sugo, o decozione, tantochè facciano pasta simile alle pillole.


11) id: 7def5f92ca4c49dab0690e063da14e30)
Esempio: Pataff. 7. Ha messo mano in pasta, e va in brodetto.


12) id: f9acd8b1ea3f4c1b8c0a1370ee66486e)
Esempio: Lab. 252. E chi non sa, che per lo rimenar la pasta, che è cosa insensibile, non che le carni vive, gonfia, e dove mucida pareva, diviene rilevata?


13) id: 916f92e5c72c47c6ad99cedb704bdd4c)
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. E di stucchi, e di paste, e di cristalli Diverse stravaganze.


14) id: 4f5bab1f1ef149d391cfedf6df740811)
Esempio: Salvin. disc. 1. 92. Pazzi giudicò i suoi cittadini, e di grossa pasta, come quegli, che erano in aria grossa, e in patria di castroni allevati.


15) id: 88086e3ba83647969ca81ca913cf3d47)
Esempio: Cr. 3. 7. 13. La pasta del frumento usiamo in molti modi, e se è azzima, e viscosa, è enfiativa, e a smaltir dura.
59) Dizion. 4° Ed. .
VELLUTO
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pag.217



1) id: 9a1aac81d0fe46ba8f25b783e4315fe9)
Definiz: Sust. Drappo di seta col pelo. Lat. sericum gausapinum, sericum villosum.