Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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180) Dizion. 4° Ed. .
VACCHETTA.
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pag.183



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Esempio: Fir. As. 212. Ricercando i mei pastori d'una vacchetta, che egli avevano smarrita, per mia mala sorte ne riscontrarono.
181) Dizion. 4° Ed. .
RAGIONEVOLISSIMO.
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pag.50



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Esempio: Borgh. Fir. lib. 332. E di vero appariva ragionevolissima, e piena di pietà la fama, che dava fuore nella prima giunta sua l'Imperadore.
182) Dizion. 4° Ed. .
STILLATO.
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pag.744



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Esempio: Ricett. Fior. 295. Stillato di cappone magistrale.
183) Dizion. 4° Ed. .
LUPPOLO.
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pag.103



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Esempio: Ricett. Fior. 153. Sugo di luppoli chiarito.


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Esempio: E Ricett. Fior. 159. Foglie di luppoli, e fiori.
184) Dizion. 4° Ed. .
ALCHERMES.
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pag.111



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Esempio: Ricett. Fior. 174. Lattovaro alchermes di Mesue.
185) Dizion. 4° Ed. .
AFFOGATO.
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pag.78



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Esempio: Segr. Fior. disc. 3. 6. Uomo ec. affogato in mala fortuna.
186) Dizion. 4° Ed. .
SOPPORTANTISSIMO.
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pag.592



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Esempio: Segr. Fior. Pr. cap. 19. Era uomo militare sopportantissimo d'ogni fatica.
187) Dizion. 4° Ed. .
NAPPELLO
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pag.317



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Definiz: Pianta mortifera, che nasce in luoghi alpestri, e ha qualche somiglianza col fior cappuccio. Lat. aconitum, napellus.
188) Dizion. 4° Ed. .
MINUZZATA
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pag.251



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Esempio: Fir. rim. 48. Ch'io mi rifò talor d'un'insalata, D'un po' di cacio, e d'un mezzo popone, Com'una festa della minuzzata.
189) Dizion. 4° Ed. .
RASOIACCIO.
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pag.74



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Esempio: Fir. nov. 4. 231. Fattosi dar dal fratello un certo rasoiaccio tutto pieno di tacche ec. lo mise sul cassone.
190) Dizion. 4° Ed. .
STANGATO
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pag.707



1) id: f7a04a8043a74846a7c586887a238633)
Esempio: Fir. As. 29. Io mi accostai all'uscio suo, e perciocch'egli era molto bene stangato, io picchiai più volte, e chiamai.
191) Dizion. 4° Ed. .
ACQUACCIA.
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pag.47



1) id: 1de6e60a0bf343aa8a589a230a9165c1)
Esempio: Fir. rim. Che più piacer di quell'acquaccia sola Aveva avuto, che s'un botticino Di trebbian gli passasse per la gola.
192) Dizion. 4° Ed. .
A ARMACOLLO.
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pag.4



1) id: 552773ac86b246d18a8a15a34e375834)
Esempio: Fir. nov. 6. 251. Perchè levatasi, e messasi una sua vesticciuola ad armacollo, pian piano se n'andò ad una porticella.
193) Dizion. 4° Ed. .
ANDAZZO.
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pag.196



1) id: 6c4bdec588cf4b209c7767e391856964)
Esempio: Fir. Luc. 1. 1. E se mai fu andazzo di poeti, e di improvvisanti, n'è stato in questa terra quest'anno.
194) Dizion. 4° Ed. .
AVARETTO
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pag.329



1) id: ac92d19759074424b7358695439ac0ee)
Esempio: Fir. nov. 4. 228. La Tonia disposta di contentarlo, ma anzi avaretta, che no, come le donne sono, disse ec.
195) Dizion. 4° Ed. .
PATRIARCHÍA.
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pag.523



1) id: bc96647ff15e44659471389f5fe7797c)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 353. Alcuna se ne vede a Roma nelle chiese chiamate patriarchíe.
196) Dizion. 4° Ed. .
ARTEFICELLO
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pag.277



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Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 554. Appena arebbe creduto potervi con onor suo tale arteficello andare.
197) Dizion. 4° Ed. .
RITROVATA
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pag.246



1) id: 565efcc8516449c48c9c3331328ef801)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 386. Da 12. anni innanzi alla detta ritrovata de' santi Martiri.
198) Dizion. 4° Ed. .
OSSERVANDISSIMO.
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pag.439



1) id: f3c88e8f600f477b9cef571be17070a9)
Esempio: Fir. disc. lett. 305. Venendomi a' dì passati, messer Tommaso mio osservandissimo, alle mani una epistola di un uomo per altro molto lodevole, trovai ec.
199) Dizion. 4° Ed. .
GIORNÉA.
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pag.610



1) id: bd9c276a0bff448681d1ca65a0fbf3cf)
Esempio: Fir. nov. 4. 225. O che gli paresse esser tanto bello in piazza, e calzar bene una giornéa di panno cilestro.


2) id: 8128c8ca393f42f3a40b13ffd8449e0d)
Esempio: Fir. Trin. 1. 1. Padrone, io mi allacciai la giornéa, e le dissi mille ben di voi.