Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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4° Edizione
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180) Dizion. 4° Ed. .
ANIMATO.
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pag.202

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Esempio:

Liv. M. E così animati, come udito avete.

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Esempio:

G. V. 12. 108. 2. Questa è orazione, per la quale i Fiorentini veglievoli, con animata devozione a' progenitori tuoi, igualmente e a te, la tua eccelsitudine amantissimamente destano.

181) Dizion. 4° Ed. .
ANNERARE, e ANNERIRE
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pag.205

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Esempio:

M. Aldobr. Ancora latte d'asina annera i capelli.

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Esempio:

Albert. 33. Cui una volta annera la mala fama, a ben forbirlo, molta acqua s'affatica.

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Esempio:

Tes. Br. 5. 20. E vedendo, che quelle penne vengono annerandosi, si li comincia da capo a nutrirgli.

182) Dizion. 4° Ed. .
AMMONTICELLARE.
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pag.161

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Esempio:

Liv. M. E ammonticellarono l'armi secondo lor costume.

183) Dizion. 4° Ed. .
BRODETTO
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pag.471

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Esempio:

M. Aldobr. Atrepici, e brodetto d'uova con agresto.

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Esempio:

E M. Aldobr. altrove: L'uova, che son mangiate in brodetto, o in altro modo.

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Esempio:

E M. Aldobr. appresso: Secondo in che modo elle si cuociono ec. o in brodetto con carne.

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Esempio:

Pataff. 7. Però chi non è ricco in quarant'anni Ha messo mano in pasta, e va a brodetto.

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Esempio:

Stor. Aiolf. La notte andò questa ostiera, e la sua figliuola a dormir con loro: pensa, se le cose andarono a brodetto.

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Definiz:

§. IV. Andare a Brodetto vale anche Perdersi, Andare in malora, o in rovina.

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Definiz:

§. III. Andare a brodetto: vale Farsi d'ogni cosa un mescuglio, e un guazzabuglio. Lat. misceri, voluptate perfundi, liquescere. Gr. ἡδονῇ τήκεσθαι.

184) Dizion. 4° Ed. .
BENVOGLIENZA
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pag.418

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Esempio:

Liv. M. Voleva acquistare la benvoglienza degli strani.

185) Dizion. 4° Ed. .
ATTRAPPARE
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pag.321

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Esempio:

Liv. M. E così fu attrappato da' nimici.

186) Dizion. 4° Ed. .
ALLA CELATA.
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pag.117

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Esempio:

Liv. M. Si partì di notte alla celata.

187) Dizion. 4° Ed. .
COLUMBARIA
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pag.707

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Esempio:

M. Aldobr. Un'erba, che la fisica chiama columbaria.

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Esempio:

Cr. 6. 119. 1. La serpentaria, la columbaria, e la dragontea sono una medesima cosa; e chiamasi serpentaria, ovvero dragontea, imperocchè 'l suo gambo è pieno di macule, a modo di serpente.

188) Dizion. 4° Ed. .
TRECCHERÍA
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pag.150

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Esempio:

Liv. M. Comandate, che l'uomo scuopra vostre treccheríe.

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Esempio:

Liv. M. Li consoli per loro treccheríe assaliscono i novelli tribuni.

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Esempio:

E Liv. M. altrove: La dignità de' tribuni è sagrosanta, e questo non è altro, che barattería, e trecchería.

189) Dizion. 4° Ed. .
MISDIRE
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pag.255

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Esempio:

Liv. M. Anzi cominciò più a biasimare il Re a' padri, e misdire di lui.

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Esempio:

E Liv. M. altrove: Misdicendo di loro.

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Esempio:

E Liv. M. altrove: Allora cominciò la mala femmina a misdire di suo padre.

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Esempio:

Tes. Br. 7. 25. Ma se bisogno non fa misdire a cose, che non appartengono a nostro ingegno, noi dovemo operare, che ec.

190) Dizion. 4° Ed. .
MALANDRINO
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pag.127

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Esempio:

M. V. 9. 12. Si cominciarono a fare raunanze di gente malandrina, disposta a rubare.

191) Dizion. 4° Ed. .
BUFFA
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pag.479

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Esempio:

Liv. M. Ma tutto teneano a buffe, e a menzogne, s'elli non trovassono le spade.

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Esempio:

Dant. Inf. 7. Or puoi figliuol veder la corta buffa De' ben, che son commessi alla fortuna.

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Definiz:

§. I. Vale ancora Visiera, che è quella Parte dell'elmo, che cuopre la faccia, e s'alza, e cala a voglia altrui. Lat. buccula, buccae tegmen.

192) Dizion. 4° Ed. .
STURBATORE.
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pag.789

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Esempio:

M. V. 7. 65. Il popolo si levò a romore, e a furore contro al conte, dicendo, ch'egli era sturbatore della pace.

193) Dizion. 4° Ed. .
OPERATORE
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pag.411

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Esempio:

M. V. 7. 60. Mostrarono a' signori, come di lieve cagione non si convenía a due Re essere operatori di tanto male.

194) Dizion. 4° Ed. .
CALAMITÀ, CALAMITADE, e CALAMITATE.
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pag.503

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Esempio:

M. V. 7. 39. Nè poter fuggire a tempo le calamità innate nelle mortali, e cadevoli cose del mondo.

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Esempio:

E M. V. 6. 15. I medesimi sono sottoposti a quella medesima calamità, e fortuna.

195) Dizion. 4° Ed. .
INTRONAMENTO
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pag.898

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Esempio:

M. V. 7. 24. Colle quali noi, come fanciulli, col tuo ventoso intronamento credi spaurire.

196) Dizion. 4° Ed. .
MASTRO
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pag.181

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Esempio:

M. V. 7. 77. Sappiendo, che la mastra torre della Rocca si mettea in puntelli.

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Esempio:

M. Aldobr. Tutte queste cose sormonta l'anima, la quale è assisa nella mastra fortezza del capo.

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Esempio:

Tav. Rit. A tutti e dodici fece tagliare la testa, appresso le teste, e gli busti fece gittare in sulla mastra piazza.

197) Dizion. 4° Ed. .
PERCUSSORE
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pag.563

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Esempio:

M. V. 7. 24. Pe' nostri percussori idonei ec. co' tuo' guai forse ti risponderemo.

198) Dizion. 4° Ed. .
RIBUTTARE.
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pag.127

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Esempio:

M. V. 7. 47. Il soccorso più volte mandato pe' signori di Milano ributtò addietro.

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Esempio:

Sen. ben. Varch. 7. 9. Se e' non beessono l'uno all'altro in tazze preziosissime, e piene di gemme quel vino, che poco dipoi debbono ributtare.

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Esempio:

Salvin. disc. 2. 114. Che nocque a Catone l'essere ributtato dalla sua domanda del consolato, se con tutto ciò egli non restava d'esser Catone?

199) Dizion. 4° Ed. .
COMMESSA
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pag.715

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Esempio:

M. V. 9. 7. In commessa del Papa aveva tratti altrui di borsa fiorini centomila.

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