Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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80) Dizion. 4° Ed. .
FONTE.
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pag.490

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Esempio:

Bocc. g. 6. p. 3. Dintorno alla fonte si posero a sedere.

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Esempio:

G. V. 4. 3. 3. Prima il conte di Fiandra, che l'aveva levato a' fonti, e con lui più baroni di Francia gli si rubellarono.

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Esempio:

Dant. Par. 3. Perch'io dentro all'error contrario corsi A quel, che accese amor tra l'uomo, e 'l fonte.

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Esempio:

Fir. As. 10. Egli è così vera cotesta bugía, come se altri volesse dire, che co' bisbigli dell' arte magica gli snelli ruscelletti ritornassero a' fonti.

81) Dizion. 4° Ed. .
CORDIALE
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pag.816

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Esempio:

Mor. S. Greg. lett. Non potea essere a me impossibile quello, che comandato m'era dalla carità di tali, e sì cordiali fratelli.

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Esempio:

Franc. Sacch. nov. 5. Dando assai che pensare a' Fiorentini, perocchè era loro cordiale nimico.

82) Dizion. 4° Ed. .
FRA TANTO
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pag.520

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Esempio:

Cas. lett. 26. E fra tanto umilmente bacio le mani a V. S. Illustrissima.

83) Dizion. 4° Ed. .
LITTERARIO.
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pag.79

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Esempio:

Red. lett. 2. 31. Il mondo litterario ha quest'obbligo a Firenze.

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Esempio:

E Red. lett. 61. Mi rallegro dell'onorato, e litterario impiego a lei dato.

84) Dizion. 4° Ed. .
COMODISSIMAMENTE
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pag.720

1) id: 2a20799dc615415b8ec73dac2d8a109d)

Esempio:

Cas. lett. 62. Ha risposto a tutte le visite particolari comodissimamente.

85) Dizion. 4° Ed. .
ANTIQUARIO
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pag.215

1) id: ec19aba7bd2e47f3b70de43797bca644)

Esempio:

Car. lett. Oratore, storico, antiquario.

86) Dizion. 4° Ed. .
EMENDATO.
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pag.280

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Esempio:

Cas. lett. 53. Quanto a' due luoghi emendati, a me pare, che le corretture di V. S. sieno certissime.

87) Dizion. 4° Ed. .
PRATELLO
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pag.687

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Esempio:

E Bocc. g. 2. p. 2. Nel fresco pratello venuti, a lei dintorno si posero a sedere.

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Esempio:

Ciriff. Calv. 2. 49. Così dietro a quel suono in un pratello Ebbe veduta una chiara fontana.

88) Dizion. 4° Ed. .
CALERE.
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pag.511

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Esempio:

E Bocc. g. 4. p. 14. E perciò a niuno caglia più di me, che a me.

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Esempio:

E Dan. Purg. 7. Come dicesse a Dio, d'altro non calme.

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Esempio:

Dant. rim. 45. Or sono a tutti in ira, ed in non cale.

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Esempio:

Tes. Br. 8. 34. Vostre ricchezze facean a voi molte cose mettere in non calere.

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Esempio:

E Bocc.nov. 75. 4. Se vi cal di me, venite meco infino a palagio.

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Esempio:

Lab. 203. Sopra tutte l'altre cose, a cui caluto non ne fosse, era da ridere.

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Esempio:

Dicer. div. Se per biasimo, o per paura d'alcun pericolo tu metti a non calere la salute di tutti i cittadini.

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Esempio:

Bocc. g. 4. num. 12. Deh, se vi cal di me, fate, che noi ce ne meniamo una colassù di queste papere.

89) Dizion. 4° Ed. .
A SUOLO A SUOLO
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pag.310

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Esempio:

Bocc. Introd. 24. Come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo a suolo.

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Esempio:

Cr. 6. 98. 3. Imprima si lavino (le rape) ottimamente, e appresso s'ordinino nel vaso a suolo a suolo.

90) Dizion. 4° Ed. .
A FOGLIO A FOGLIO.
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pag.82

2) id: 6e0cd13d5e42477899293e448875c24f)

Esempio:

Dant. Par. 12. Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio Nostro volume, ancor troverría carta, Du' leggerebbe, i' mi son quel, ch'io soglio.

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Definiz:

Posto avverbialm. Cioè: A foglio per foglio, Distintamente, Minutamente. Lat. per singulas paginas.

91) Dizion. 4° Ed. .
A FRONTE A FRONTE.
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pag.84

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Esempio:

Dant. Inf. 25. Che duo nature mai a fronte a fronte Non trasmutò.

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Esempio:

Ar. Fur. 25. 3. Finchè con lui condotto a fronte a fronte Avea quivi il geloso Rodomonte.

92) Dizion. 4° Ed. .
A FRUSTO A FRUSTO.
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pag.84

2) id: 0b9c8f254425413ba09bfdcc31a93425)

Definiz:

Posto avverbialm. vale A pezzo a pezzo, A boccone a boccone. Lat. frustillatim.

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Definiz:

§. Diremmo anche A tozzo a tozzo.

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Esempio:

Dant. Par. 6. E se 'l mondo sapesse il cuor ch'egli ebbe, Mendicando sua vita a frusto afrusto, Assai lo loda, e e più lo loderebbe.

93) Dizion. 4° Ed. .
A MANO A MANO.
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pag.145

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Definiz:

§. I. Usasi per A poco a poco.

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Esempio:

Fir. Trin. Tu vorrai tenere a mano a mano segreti i bandi.

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Esempio:

E Bocc. nov. 99. 24. Quasi a mano a mano cominciò una grandissima infermería.

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Esempio:

Grad. S. Gir. 30. Dacchè tu non sai quanto tu debbi vivere, levati a mano a mano da tutti i mali.

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Esempio:

G. V. 4. 26. 2. E insieme a mano a mano intrando in San Piero ec. il Papa domandò al detto Arrigo il saramento.

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Esempio:

E Bocc. Introd. n. 34. Quasi, quindi levandosi da sedere, a mano a mano dovessono entrare in cammino.

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Esempio:

Petr. cap. 10. A man a man con lui cantando giva Il Mantovan, che di par seco giostra.

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Esempio:

Ar. Fur. 11. 6. Del dito se lo leva, e a mano a mano Se 'l chiude in bocca.

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Esempio:

Bocc. nov. 1. 19. Seppellito fu onorevolmente in una cappella, e a mano a mano il dì seguente vi cominciarono le genti ad andare.

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Esempio:

E Petr. appresso: Crispo Salustio, e seco a mano a mano Uno che gli ebbe invidia (in questi tre ultimi esempli pare che vaglia al pari)

94) Dizion. 4° Ed. .
A MILLE A MILLE.
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pag.152

2) id: 5a41bd0c1383441aae9470782ef8fabc)

Esempio:

Dant. Inf. 12. D'intorno al fosso vanno a mille a mille.

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Esempio:

E Petr. canz. 13. 1. Per lagrime, ch'io spargo a mille a mille.

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Definiz:

Posto avverbialm. lo stesso, Che a migliaia.

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Esempio:

Petr. canz. 11. 5. E la povera gente sbigottita Ti scuopre le sue piaghe a mille a mille.

95) Dizion. 4° Ed. .
A UNO A UNO
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pag.340

2) id: ab7031816b4041a5b22d0fc96c0f056e)

Definiz:

§. Talora per A solo a solo.

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Esempio:

Nov. ant. 83. 2. E a uno a uno gli faceano spogliare.

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Definiz:

Posto avverbialm. vale Un per volta, Successivamente l'un dopo l'altro; e tanto si dice A due a due, A tre a tre, A quattro a quattro, e così degli altri. Lat. singuli, bini, terni, quaterni etc. I Greci dicevan come noi: ἓν πρὸς ἕν.

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Esempio:

Sen. ben. Varch. 4. 18. Immaginati, che noi siamo soli a uno a uno.

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Esempio:

Liv. dec. 1. Alli tribuni della plebe parve tempo, e luogo d'assolvere i suoi avversarj a uno a uno.

96) Dizion. 4° Ed. .
A CIOCCA A CIOCCA.
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pag.45

2) id: af68c5d7c05048319ce7d90428884a2b)

Esempio:

Ar. Fur. 10. 53. Le mani si caccia Ne capei d'oro, e a ciocca a ciocca straccia.

97) Dizion. 4° Ed. .
A CORPO A CORPO.
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pag.46

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Definiz:

Posto avverbialm. vale A solo a solo, A testa per testa.

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Esempio:

Guid. G. Si offerse di voler combattere a corpo a corpo con qualunque volesse dire, che egli fosse traditore.

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Esempio:

G. V. 9. 94. 3. Messer Marco ebbe tanta audacia in se, che fece chiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo.

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Esempio:

Nov. ant. 91. 2. Vegna innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo.

98) Dizion. 4° Ed. .
A COSA A COSA.
Apri Voce completa
pag.46

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Esempio:

Segr. Fior. Cliz. 2. 2. Adagio un poco, a cosa a cosa: disse il Mirra.

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Definiz:

Posto avverbialm. vale A una cosa per volta, Distintamente. Lat. singulatim. Gr. κατὰ μόνας.

99) Dizion. 4° Ed. .
A VISO A VISO.
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pag.339

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Definiz:

Posto avverbialm. A faccia a faccia. Lat. coram, palam. Gr. φανερῶς, ἐναντίον.

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Esempio:

Buon. Fier. 1. 3. 3. E cento altr'armi strane da ferire ec. A man salva, sott'ecco, e a viso a viso.

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