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80) Dizion. 4° Ed. .
CANOSCENZA.
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pag.537



1) id: cb4b98e4b444415da24cd28d773b490a)
Esempio: Rim. ant. Ricc. Varl. 142. Da poi ch'io presi di voi canoscenza.


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Esempio: E Rim. ant. Dant. Maian. 83. Dolze meo Sire aggiate Savere, e canoscenza.
81) Dizion. 4° Ed. .
GOLIARE
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pag.640



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Esempio: Rim. ant. P. N. Buonag. Urb. Che tal val molto, che nulla varría, Per innamoramento Di donna, che golía conoscimento.
82) Dizion. 4° Ed. .
FORZARE
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pag.510



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Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 72. Ch'eo son forzato da forza d'amore.


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Esempio: Rim. ant. Guid. G. 111. L'allumo entro, e forzo far semblanza Di non mostrar ciò, che lo mio cor sente.


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Esempio: Pist. Cic. a Quint. Egli si forzi di mostrar verso noi amor fratellesco.


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Esempio: Vit. Plut. E a tutti i luoghi, che andava Catone, gli uomini, per invidia l'uno dell'altro, si forzavano di fargli più bel convito.
83) Dizion. 4° Ed. .
ALOROSO.
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pag.132



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Esempio: Rim. ant. Dant. da Maian. Rosa, e gillio, e flore aloroso.
84) Dizion. 4° Ed. .
MISURANZA
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pag.260



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Esempio: Rim. ant. P. N. Monaco da Sien. In piacer sì mi tiene Lo suo avvenimento, E lo bel portamento, Che dona misuranza.


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Esempio: Fr. Iac. T. 6. 16. 25. Tollevi da me tutta misuranza, Dappoi che picciolello mi bastavi.
85) Dizion. 4° Ed. .
DISMARRIMENTO.
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pag.183



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Esempio: Rim. ant. P. N. M. Pier. Vign. Membrando ciò, ch'Amor mi fa soffrire, Sento dismarrimento, Ond'io sono al morire.
86) Dizion. 4° Ed. .
LUCORE
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pag.93



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Esempio: Rim. ant. P. N. Guid. G. Già per voi lo mio core Altisce in tal lucor, che si ralluma.
87) Dizion. 4° Ed. .
FALLIGIONE
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pag.336



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Esempio: Rim. ant. P. N. Non laudo cominciar senza consiglio, Nè non m'è piacimento Dar lodo a chi commette falligione.
88) Dizion. 4° Ed. .
TRACUTAMENTO
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pag.118



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Esempio: Rim. ant. P. N. Ragione è, che deggiate patire Li gran tracutamenti, che usati Avete lungo tempo a consentire.
89) Dizion. 4° Ed. .
PARAGGIO
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pag.485



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Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 76. E la biltà, ch'è 'n voi sanza paraggio.


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Esempio: Nov. ant. 80. 2. Uccise di sua mano mille fra Re, baroni, e cavalieri di paraggio.


3) id: e224d5c7988f4a618f3e874bc54b55c6)
Esempio: Red. annot. Ditir. 132. Il Dufresne mostra, cavalieri di paraggio esser quelli, che sono di gran parentado, e posseggono nobiltà di sangue, e di schiatta da' legisti detta generosa. E uomo di alto paraggio, e di basso paraggio prova coll'autorità di vecchi romanzi Franzesi non essere altro, se non uomo di alto, o di piccolo affare, di alta, o di bassa nascita.


4) id: 269fb60c895e44fba537cce1a3ca3095)
Definiz: §. Cavaliere di paraggio, e Uomo di paraggio.


5) id: 9443501418aa4332a5dc4398dc593ac5)
Esempio: G. V. 12. 66. 19. E di più di 1600. tra conti, e baroni, e banderesi, e cavalieri di paraggio.
90) Dizion. 4° Ed. .
DONQUA, e DONQUE
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pag.241



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Esempio: Rim. ant. Ser. Onest. 106. Donqua, come faraggio?


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Esempio: Rim. ant. Giac. da Lent. 109. Or donqua moro eo? No, ma lo core meo More più spesso.


3) id: 9905d7f91bd04685ae7a833049701c0d)
Esempio: Rim. ant. Guid. G. 111. Vostro orgogliare donqua, e vostra altezza Mi faccian prode.
91) Dizion. 4° Ed. .
IMMATURO
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pag.729



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Esempio: Rim. ant. Guitt. 90. Non affrettar l'immatura partita.
92) Dizion. 4° Ed. .
SOSPIRATORE.
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pag.614



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Esempio: Rim. ant. F. R. Grave sospiratore ogni momento.
93) Dizion. 4° Ed. .
DISPENSATORE.
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pag.191



1) id: 10025c0085244260a02530bab63cc365)
Esempio: Rim. ant. Guitt. 96. Ch'eo son dispensatore d'umiltate.


2) id: c311df3264c346a0bf62791c3dfaee3e)
Esempio: M. Aldobr. P. N. Per lo dispensatore della magione sono ammaestrati i nodrimenti a' que' dello ostello.


3) id: d037d98626f94fbc95d25e9f502088be)
Esempio: G. V. 11. 94. 2. Che 'l fece quasi provveditore, e dispensatore di tutte le sue masnade.


4) id: 12220934ef8746878731d83fa92c2b77)
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Dice san Gregorio, che 'l cibo della mente è 'l sermon di Dio, il quale li predicatori, come dispensatori d'Iddio, distribuiscono alli poveri spirituali.
94) Dizion. 4° Ed. .
ADATTANZA.
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pag.53



1) id: b926d09921194c598cc3d5d922672bec)
Esempio: Rim. ant. R. Per giusta, e convenevole adattanza.
95) Dizion. 4° Ed. .
FORTUNAGGIO
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pag.507



1) id: 5fe861a1d45d43b9baa91da0c9e5c1e8)
Esempio: Rim. ant. P. N. Inghifred. Che io son disceso, e non son giunto a porto, In gran bonaccia, greve fortunaggio.
96) Dizion. 4° Ed. .
MUNERAMENTO
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pag.306



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Esempio: Rim. ant. P. N. Ser Pac. Not. 5. Fino alla fine delle sue tempora, Che lo muneramento cresce, e sale.
97) Dizion. 4° Ed. .
ADASTIARE.
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pag.53



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Esempio: Rim. ant. P. N. Riccuc. Fir. Donna, il cantar piacente, Ch'io feci dolcemente, Fue adastiato, Però m'è grato Farne dimostranza.


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Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 34. Lasso, per ben servir sono adiastiato.


3) id: d5c0834d1ebf496b920a3d822ecc383a)
Esempio: Tes. Br. 7. 37. Quelli, che sono contenditori, sono nella città così come li marinari, che s'adastiano intra loro di governare la nave meglio, che la conducono a mortal pericolo.
98) Dizion. 4° Ed. .
ZIMBELLARE
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pag.358



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Esempio: Rim. ant. P. N. Guid. Guin. E, siccome sparviero, Posso dir veramente, Ch'io son preso malamente, Quando l'augello vede zimbellare.
99) Dizion. 4° Ed. .
TENERE.
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pag.41



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Esempio: Rim. ant. P. N. Re Enzo. Distretto m'ha l'amore in suo tenere, Ch'io non posso pensare Altro, che bene amare.


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Esempio: E Rim. ant. Dant. Maian. 78. E la spietata, che m'avea 'n tenere, Più non mi donerà dolor doglioso.


3) id: 80717d38b1df4032a48e851a4a2d6a93)
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 72. Poi lo dimanda lo gentil parlare Della gioiosa, che m'ave in tenere.