Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 4° Ed.
60) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTAMENTO.
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ACQUISTAMENTO.
Definiz: L'acquistare, Acquisto Lat. consecutio, adeptio.
Esempio: Amm. ant. 26. 1. 4. L'acquistamento delle quali (ricchezze) si truova pieno di fatica.
Esempio: Mor. S. Greg. Anzi piuttosto, per l'acquistamento, gli cresce maggiormante quello, che dee venire.

61) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTARE.
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ACQUISTARE.
Definiz: Venire in possession di quel, che si cerca. Lat. acquirere, consequi, adipisci. Gr. κτᾶσθαι.
Esempio: Bocc. Introd. n. 10. E così faccendo, si credeva ciascuno a se medesimo salute acquistare.
Esempio: Dant. Inf. 1. E quale è quei, che volentieri acquista, E giugne 'l tempo, che perder lo face.
Esempio: E Dan. Inf. 11. D'ogni malizia, ch'odio in Cielo acquista, Ingiuria è il fine.
Esempio: Petr. canz. 4. 1. Rimbomba 'l suon de' miei gravi sospiri Ch'acquistan fede alla penosa vita.
Esempio: Bocc. nov. 49. 4. Spendendo adunque Federigo, ec. e niente acquistando, siccome di leggieri avviene, le ricchezze mancarono.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Dant. Purg. 4. Pur su al monte dietro a me acquista (cioè, avanza viaggio)
Esempio: Tass. Gerus. 15. 52. La coppia omai vittoriosa il dosso Della montagna senza intoppo acquista.
Definiz: §. II. Acquistar figliuolo; vale Avere un figliuolo.
Esempio: Cron. Morell. Acquistò ancora il detto Paolo, di madonna Telda sua donna, un figliuol maschio.
Esempio: Guid. G. E sanza questi il detto Re Priamo avea trenta figliuoli naturali, acquistati di diverse femmine.

62) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTATO.
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ACQUISTATO.
Definiz: Sust. Acquistamento, Acquisto. Lat. acquisitio, facultates.
Esempio: Amet. 25. Non son da por giammai per acquistato I tuo' agne' ec.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 98. Adunque eo lasso in povertà tornato Del più ricco acquistato, Che mai facesse alcun de 'l meo paraggio.
Esempio: G. V. 11. 79. E 'l male acquistato non passa le più volte terza reda.

63) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTATO.
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ACQUISTATO.
Definiz: Add. da Acquistare.
Esempio: Bocc. nov. 29. 12. Io per me tornerò allora ad essere con lei, che ella questo anello avrà in dito, ed in braccio figliuol di me acquistato.
Esempio: E Amet. 72. Ad essi per merito dopo l'acquistate vittorie colla cittadinanza luoghi nobili diede in Roma.
Esempio: G. V. 12. 84. Perdendo parte del paese acquistato.

64) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTATORE.
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ACQUISTATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che acquista. Lat. acquisitor. Gr. ποριστής.
Esempio: Ovid. Pist. Struggitor di Tiranni, e acquistator delle virtudi, e di molte provincie.
Esempio: But. Finge, che rappresentin gli spiriti, che sono stati attivi nel mondo, negoziatori, e mercanti, acquistatori di ricchezze.

65) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTATRICE.
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ACQUISTATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che acquista. Lat. *acquisitrix.
Esempio: Dant. Conv. 9. L'operazion delle virtù, per se dee essere acquistatrice d'amici.
Esempio: Ovid. Pist. Essendo vestito de' drappi di Sidonia della tua acquistatrice donna.
Esempio: Scal. S. Ag. L'orazione, che si fa divotamente, è acquistatrice, e guadagnatrice.

66) Dizion. 4° Ed. .
ACQUISTO.
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pag.50

ACQUISTO.
Definiz: L'acquistare, Acquistamento.
Esempio: Bocc. nov. 17. 21. E convennersi di far l'acquisto di questo amor comune.
Esempio: Dant. Purg. 20. Di nuovo acquisto, e più d'amici pieno.
Esempio: G. V. 9. 36. 2. Altro acquisto di terra alcuna non fece.

67) Dizion. 4° Ed. .
ACQUITRINO.
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ACQUITRINO.
Definiz: Acqua, che geme dalla terra, per lo ritenimento dell'acque piovane.
Esempio: Cecch. Dot. 3. 3. Un acquitrino ancora, Che s'è scoperto sotto, apre la casa.
Esempio: Tanc. 3. 13. Fungo di pino, che nato iarsera. Che nato iarsera a quell'acquitrino.
Esempio: Dav. Colt. 152. S'ella (l'acqua) non ha esito, o acquitrino, o vena, vi cova, il campo è disutile ec.
Esempio: E Dav. Colt. appresso: E per le vene, o acquitrini far fosse di nesti, o ulivi (quì per lo luogo, dove è l'acquitrino)
Esempio: Ricett. Fior. Lo scordeo ec. nasce negli acquitrini de' monti.

68) Dizion. 4° Ed. .
ACQUITRINOSO, e ACQUIDRINOSO.
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ACQUITRINOSO, e ACQUIDRINOSO.
Definiz: Che ha acquitrino. Lat. restagnantibus aquis refertus.
Esempio: Soder. Colt. 19. Se si cognosca, che l'acqua vi covi, o sia punto acquidrinoso il terreno ec.

69) Dizion. 4° Ed. .
ACQUOLINA.
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ACQUOLINA.
Definiz: Dim. d'acqua. Pioggia minuta.
Definiz: §. Diciamo proverbialm. Avere l'acquolina in bocca, o alla bocca, o Venire l'acquolina in bocca, o alla bocca, quando s'appetisce grandemente checchè si sia, e spezialmente cibo, o bevanda, onde soprabbonda scialiva in bocca. Lat. salivam moveri.
Esempio: Malm. 7. 10. Sente venirsi l'acquolina in bocca.

70) Dizion. 4° Ed. .
ACQUOSITÀ, ACQUOSITADE, e ACQUOSITATE .
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ACQUOSITÀ, ACQUOSITADE, e ACQUOSITATE .
Definiz: Astratto d'Acquoso. Lat. acquositas.
Esempio: Cr. 1. 4. 10. Alcuna volta caggiono in idropisía, imperocchè si ritiene acquositade in essi.
Esempio: Red. esp. nat. 31. Era necessario, che l'acquavite fosse finissima, e separata da ogni minima particella di acquosità.

71) Dizion. 4° Ed. .
ACQUOSO.
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ACQUOSO.
Definiz: Acqueo. Lat. aquosus.
Esempio: Cr. 1. 8. 4. Il giunco sottile ec. e molte altre cose, che di molto acquoso umore si generano.
Esempio: E Cr. 4. 24. 4. E da sapere è ancora, che quanto l'uve più grasse, e più acquose sono, tanto meno co' raspi bollir debbono ne' tini.
Esempio: Guid. G. Con crudeli fiamme ardono le navi nel mezzo dell'acquose onde.
Esempio: E Guid. G. altrove: E così essendo le nugole insieme strette, spandono acquosi venti.
Esempio: Alam. Colt. 1. 6. Ma l'acquosa valle, Fin che più caldo Sol non vesta il Tauro, Non senta oltraggio.

72) Dizion. 4° Ed. .
ACRE.
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ACRE.
Definiz: Add. Acro, Agro. Lat. acer. Gr. δριμύς.
Esempio: Ricett. Fior. Di sapore alquanto acre, ed amaro, con un poco d'astringenza.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: Di odore grave, e fastidioso, di sapore acre, e mordente.
Esempio: E Ricett. Fior. appresso: I garofani ec. migliori sono quegli, che sono gravi ec. d'odor valido, ed acuto, e di sapore acre gagliardamente, con poco d'astringenza.

73) Dizion. 4° Ed. .
A CREDENZA.
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A CREDENZA.
Definiz: Posto avverbialm. co' verbi dare, lavorare, pigliare, e simili, vale Pe' tempi, Senza aver di subito la mercede, A credito. Lat. non praesentibus nummis.
Esempio: Cavalc. Disc. spir. Lavorano a credenza con Domenedio, aspettando 'l pagamento dopo lungo tempo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 7. 21. Un certo della setta, e ordine di Pittagora avea tolto a credenza da un calzolaio un paio di borzacchini.
Definiz: §. I. Diciamo in proverbio, Chi dà a credenza, spaccia assai, Perde l'amico, e i danar non ha mai.
Definiz: §. II. Vale anche Senza proposito, o senza fondamento.
Esempio: Varch. rim. burl. Chi ha squadrato ben la quintessenza, Dice, ch'ella non ha color nessuno, E che quel giallo v'è posto a credenza.
Esempio: Malm. 7. 37. Così a credenza insacca nel frugnolo.
Esempio: Alleg. 219. Al tutto, e quanto quel che pare a voi, Che vorreste più titoli a credenza, Che non ha peli addosso un pa' di buoi.

74) Dizion. 4° Ed. .
ACREMENTE.
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ACREMENTE.
Definiz: Avverb. In modo acro, Fieramente. Lat. acriter.
Esempio: Bemb. stor. 34. A Pisa se n'andò, e acremente assalendola, nel borgo della città si pose.

75) Dizion. 4° Ed. .
A CREPA CORPO.
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A CREPA CORPO.
Definiz: Col verbo mangiare, o simili, vale, Mangiar quasi più, che non si può. Lat. immoderatè. Gr. κραιπάλῃ.
Esempio: Alleg. 179. Beevano ordinariamente poco vino, tracannalo i discendenti loro a crepa corpo.

76) Dizion. 4° Ed. .
A CREPA PELLE.
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A CREPA PELLE.
Definiz: Col verbo mangiare, vale, Mangiar tanto, che quasi la pelle si crepi.

77) Dizion. 4° Ed. .
ACRIMONIA.
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ACRIMONIA.
Definiz: Astratto di Acre. Lat. acrimonia.
Esempio: Ricett. Fior. Nel sapore si sente una certa acrimonia aromatica, che non offende il gusto.
Esempio: Segn. Mann. Nov. 24. 1. Tutti gli altri stessi supplizj, che non sian fuoco, avranno nell'Inferno, ad affliggere, una attività, un'acrimonia anch'essi di fuoco.
Esempio: Buon. Fier. 4. 3. 4. Che acrimonia, siccome ognun fa, In me pur tanto acuta, Temprar, te praticando, avrei potuta.

78) Dizion. 4° Ed. .
ACRIMONICO.
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ACRIMONICO.
Definiz: Che ha acrimonia. Lat. acris.
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Nè fluvido (cibo) n'appresta agli alvi facili, E nè a gli adusti acrimonico, o acido.

79) Dizion. 4° Ed. .
ACRISSIMO.
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ACRISSIMO.
Definiz: Superl. d'Acro. Lat. acerrimus. Gr. δεινότατος.
Esempio: Fiamm. 5. 63. Colui che fu del nostro peccato cagione, colui di quello è stato acrissimo purgatore (così hanno alcune buone stampe)