Lessicografia della Crusca in rete

Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
260) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVACCIO.
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pag.326

CHIAVACCIO.
Definiz: Chiavistéllo. Latin. pessulus.
Esempio: Serm. S. Agost. Serrate essa lingua, chiudetela col chiaváccio di ferro.

261) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVACUORE
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pag.326

CHIAVACUORE.
Definiz: Fermaglio d'oro, o d'argento, che già usavan di portar le donne in Firenze.
Esempio: Cant. Carn. Vezzi, caténe, e colláne, Robe cotte, e chiavacuóri.
Esempio: Cecch. Dot. 2. 4. Quando io tolsi tua madre, io feci un dommasco, e di sotto un mocaiardo, un chiavacuor d'argento.

262) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVAIO
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pag.326

CHIAVAIO.
Definiz: Che ha in cura, e in custodia le chiavi. Lat. clavium custos.
Esempio: Passav. 113. Il Ministro, cioè il Prete, che non è chiaváio, quella pena sì mitiga.
Definiz: §. Diremmo anche Chiaváio: a Colui, che fa le chiavi.

263) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVAIUOLO
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pag.326

CHIAVAIUOLO.
Definiz: Che fa le chiavi; da alcuni detto in Latin. faber clavilis.
Esempio: G. V. 4. 9. 2. Eranvi quelli della Pressa, che stavano tra i chiavaiuóli Gentil'huomini.
Esempio: Cant. Carn. No' eram tutti chiavaiuóli, Or siam tutti coreggiái.

264) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVARDA
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pag.327

CHIAVARDA.
Definiz: Chiovo grande col cappello bislúngo. Lat. gimphus.

265) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVARE.
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pag.327

CHIAVARE.
Definiz: Da chiavo: Conficcare. Lat. configere.
Esempio: Dan. Par. 19. Non salì mai, chi non credette in Cristo, Ne pria, ne poi, che si chiavasse al legno.
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. Le mani, use alle cose dilicate di vita eterna, chiovi aspri, e duri ebbono, chiavandogliele i perfidi giudei.
Esempio: Cr. 5. 2. 10. E se si chiava, con molti agúti, la detta pianta, molto aiutório ne riceve.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dan. Purg. 8. Che cotesta cortese opinione Ti sia chiaváta in mezzo della testa, Con altri chiovi, che d'altrui sermone.
Esempio: Lib. Am. Questo, Gualtiéri amico carissimo, voglio, che al tuo petto sempre chiavato sia.
Definiz: §. Per Ferire, e Trafiggere. Lat. configere, transfodere.
Esempio: Fior. Ital. E come egli ebbe trovati amenduni in sul letto, gli chiavò con esso il coltello.

266) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVARE
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pag.327

CHIAVARE.
Definiz: Da chiave: Serráre a chiave, o colla chiave. Latin. occludere, claudere.
Esempio: G. V. 7. 127. 2. Fecero chiavar la porta della torre, e la chiave gittare in Arno.
Esempio: Dan. Inf. 33. Ed io sentì chiavar l'uscio di sotto All'orribile torre.
Definiz: §. Per Usare il coito.
Esempio: Cron. Mor. Guarti dal chiavare delle femmine, non t'impacciare con niuna in quell'anno.

267) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVATO.
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pag.327

CHIAVATO.
Definiz: Add. da Chiaváre.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. Che se veggiamo, che alla Croce si fa tanta riverenza, perchè Cristo vi stette chiaváto alcune ore.

268) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVATURA
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pag.327

CHIAVATURA .
Definiz: Conficcamento. Lat. confixio.
Esempio: Lib. Astrol. In modo, che non possa fallíre, o vero sfuggire, e questo sia con chiavatúra, o con saldatúra.
Definiz: §. Per li Chiovi stessi confitti, e Luogo dove son confitti.
Esempio: Vit. Plut. Gli diede un colpo di lancia sopra la chiavatúra della corazza, e non gli fece male.

269) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVE
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pag.327

CHIAVE.
Definiz: Strumento di ferro, col quale, voltandolo dentro alla toppa, si serrano, e aprono i serrámi. L. clavis.
Esempio: Boc. Nov. 4. 6. E serrata la cella colla sua chiave, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 12. 12. Ricordatasi, che di quell'uscio aveva la chiave.
Esempio: Dant. Purg. 9. Quantunque l'una d'esse chiavi falla, Che non si volga dritta per la toppa Disse egli a noi: non s'apre questa calla.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dan. Par. 2. Ove chiave di senso non disserra.
Esempio: Petr. Son. 15. Legata al fin coll'amorose chiavi, L'anima esce del cuor.
Esempio: Petr. Canz. 6. 8. Chi gli occhi mira d'ogni valor segno, Dolce del mio cuor chiave?
Esempio: Dan. Inf. 13. Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo.
Esempio: But. Intende per amendue le chiavi la concession delle grazie, e la negazione.
Definiz: §. Per l'Autorità Pontificale, e Sacerdotale.
Esempio: Maestr. 1. 31. tit. Delle chiavi spirituali.
Esempio: E Maestruz. appresso. La chiave, come qui si piglia, è una signoría di legare, e di sciogliere, per la quale il Giudice ecclesiastico i degni dee ricevere, e gli indegni ischiudere dal regno.
Esempio: Boc. Nov. 11. 26. Sono tre giudizzj, ec. il secondo è del Prete, quando per l'autorità delle chiavi, iscioglie, e lega.
Esempio: Dan. Inf. 19. Nostro Signore imprima da San Pietro, Che ponesse le chiavi in sua balía.
Esempio: E Dan. Inf. sotto. E se non fosse ch'ancor lo mi vieta La reverenza delle somme chiavi.
Esempio: E Dan. Par. 24. A cui nostro Signor lasciò le chiavi.
Esempio: Petr. Son. 23. E 'l Vicario di Cristo colla soma Delle chiavi, e del manto al nido torna.
Definiz: §. Per similitudine si chiama Chiave; Luogo, che sia sur una frontiéra, che tenga, e possa tener chiuso il passo.
Esempio: M. V. 9. 64. Tenendo quello di Bologna il Castello della Sambúca, che era del contado di Pistoia, ed era la chiave di dar l'entrata, e l'uscita per li paesi.
Esempio: E M. V. 10. 52. Vedendo, che la Cerbáia era una chiave forte alla guardia del suo contádo.
Esempio: Tac. Dav. An. 2. 48. E perchè uno potrebbe, con poca gente contra grossi eserciti, in quella chiave della terra, e del mare tenersi, e affamare Italia, ec. Il Lat. diceva claustra terrae, atque maris.
Definiz: §. Per similit. Chiave, parimente si dice il Legno, che tiene il mezzúl della botte.
Esempio: Cant. Carn. Bisogna assai avvertenza Fare al mezzul dinanzi buona chiave.
Definiz: §. Chiave, per la similitudine degl'ingegni: si chiama Quella figura musicale, che insegna variare i tuoni.
Esempio: Morg. E chi l'aspetta per natúra grave, Un vespro canta, che rimanéa fioco, E muto, e sordo, e smarrisce la chiave.
Definiz: §. Per la Contraccifera, onde si spiega, ed intende la cifera. Lat. clavis ad aperiendas notas furtivas.

270) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVELLARE
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pag.327

CHIAVELLARE.
Definiz: V. A. da chiavello: Conficcare. Lat. configere.
Esempio: Tav. Rit. E la vostra madre vi vide spinare, e in sulla Croce, con grossi chiovi, chiavellare.

271) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVELLO
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pag.327

CHIAVELLO.
Definiz: Strumento di ferro, sottile, e acúto, con piccolo cappelletto, a guisa di fungo, dall'una dell'estremità, fatto per conficcare, e per poterlo ribadire; non si tempera: e vale lo stesso, che Chiodo. Lat. clavus.
Esempio: Cavalc. Specch. Cr. Altri apparecchia la scala, altri i chiavelli, altri lo martello, ec. su per le quali salgono i giustizieri co' chiavelli.
Esempio: E Cavalc. Specch. Cr. appresso. Il chiavello m'è stato chiave ad aprire, e vedere la larghezza della carità d'Iddio.
Esempio: Cr. 9. 55. 3. Ma se il chiavello sarà intra 'l tuello, e l'unghia passato, sarà meno pericoloso.
Esempio: Fr. Guitt. Rim. E s'io tormento d'una parte forte, E voi dall'altra più strigne il chiavello.

272) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVERINA
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pag.327

CHIAVERINA.
Definiz: Arme d'aste.
Esempio: Stor. Aiolf. I Marinai con lance, e con remi, e con targhe, e chiaverine, traevano al romore.
Esempio: Fir. Luc. 5. 5. E non debbon però esser birri, ch'e' non hanno le chiaverine.
Esempio: E Fir. As. 242. Il marito non aspettò più altro, ma presa una chiaverína in mano, si diede a correre quanto più poteva.

273) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVETTA.
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pag.327

CHIAVETTA.
Definiz: Dim. di chiave. Lat. clavicula.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 78. Fatto il voto nel vaso, e voltata la chiavetta, che apre la palla, ec.

274) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVICA
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pag.327

CHIAVICA.
Definiz: Fogna. Lat. cloaca.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Cercavano nelle chiaviche a prova, per trovar qualche vivanda.
Esempio: E Petr. Huom. Ill. di sotto. Funne trovati nelle chiaviche circa dumila, i quali colle proprie mani s'erano morti l'un l'altro.
Esempio: Dittam. Per le mie chiaviche fe fare.

275) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVISTELLO
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pag.327

CHIAVISTELLO.
Definiz: Strumento di ferro lungo, e tondo, il quale ficcandosi dentro a certi anelli confitti nelle imposte dell'uscio, le tien congiunte, e serrate; ha un manico dall'un de' lati bucato, e schiacciato, nel quale è 'l boncinello, che è quel ferro forato in punta, atto a ricever la stanghetta della toppa. Latin. pessulus.
Esempio: Cr. 1. 7. 2. Pure che di notte si possano serrare con chiavistello.
Esempio: Mor. S. Greg. Io posi il chiavistello alle porti, e dissi.
Esempio: Virg. Eneid. Dov'erano le porte di ferro con cento chiavistelli.
Definiz: §. Diciamo proverbialm. Baciare il chiavistello: che significa Il non volere, o il non poter più tornare in una casa; modo basso. L. tesseram confringere, supremum vale dicere.
Esempio: Salv. Granch. Io ho baciato il chiavistello.
Definiz: §. E Rodere i chiavistelli: Avere Ira eccessiva; modo basso. Lat. fraenum mordere, labra comedere.

276) Dizion. 3° Ed. .
CHIAVO
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pag.327

CHIAVO.
Definiz: Chiavello. Lat. clavus.
Esempio: Lib. Astr. E dove nol potessi saldare, ponvi chiavi spessi, e ribadiscigli.
Esempio: Tav. Rit. E in sulla croce, con grossi chiavi chiavellare.
Esempio: Dan. Par. 32. Che s'acquistò colla lancia, e co' chiavi.

277) Dizion. 3° Ed. .
CHIAZZA
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pag.327

CHIAZZA.
Definiz: Macchia con crosta, o di volatica, o di rogna, o d'altro malóre, che esca fuori alla pelle. Lat. macula, labes.
Esempio: Cr. 5. 39. 2. Le foglie della canna, le radíci, e la corteccia, fanno prode alla lopitía, e mandano via le chiazze, e macchie. Il testo Lat. dice sordes.
Esempio: Volg. Mes. La decozione dell'epitimo vale, ec. alla lebbra, alla chiazza nera, e al canchero [Qui il testo Latino dice morphea nigra]
Esempio: E Volg. Mes. appresso. Pillole del figliuólo di Serapióne, ec. al mal maestro malinconico, e alla chiazza nera.

278) Dizion. 3° Ed. .
CHIAZZATO
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pag.327

CHIAZZATO.
Definiz: Macchiato, tempestato. Lat. maculosus, varius.
Esempio: Boc. Nov. 77. 57. Rossa divenuta, come rabbia, tutta di sangue chiazzáta.
Esempio: Zibald. Agate chiazzate a calor d'oro, e cera.
Definiz: §. E in questo senso diremmo anche Brizzoláto, e Indanaiáto.

279) Dizion. 3° Ed. .
CHICCA
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pag.327

CHICCA.
Definiz: Voce pueríle, colla quale egli intendono frutte, ciambelle, e cose simili. Orazio disse in Lat. crustulum.
Esempio: Lib. Son. Che se' tutto pagnotta, broda, e chicca.