Lessicografia della Crusca in rete

Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
220) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMANTE.
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pag.324

CHIAMANTE.
Definiz: Che chiama. Lat. vocans.
Esempio: Amet. 33. Ma egli, ec. non che egli consentisse a me chiamante, ma appena mi par rispose.

221) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMARE
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pag.324

CHIAMARE.
Definiz: È dire a qualcuno, che venga a te, o nominarlo, affine ch'e' ti risponda. Lat. vocare. Gr. καλεῖν.
Esempio: Boc. Nov. 15. 20. Cominciò più forte a chiamare.
Esempio: E Bocc. Nov. 14. 9. Intra li quali il misero Landolfo, ancóra che molte volte il dì davanti, la morte chiamata avesse, ec.
Esempio: Petr. Son. 4. Quando i' muovo i sospiri a chiamar voi, E 'l nome, che nel cuor mi scrisse Amore.
Esempio: E Petr. Canz. 19. 5. Che non altronde il cuor doglioso chiama.
Esempio: E Petr. Canz. 25. 3. Chiamarmi tanto lungi dagli scogli.
Esempio: E Petr. Canz. 11. 2. Non spero, che giammai dal pigro sonno Muova la testa per chiamar ch'huom faccia.
Esempio: Dant. Inf. 2. E donna mi chiamò cortese, e bella.
Esempio: M. V. 11. 26. Come Iddio chiamò a se Papa Innocenzio.
Esempio: Boc. Nov. 1. 16. Ma se pure avvenisse, che Iddio la vostra benedetta, e ben disposta anima chiamasse a se, ec. In questi due esempli, ove si fa menzione del chiamare, che fa Dio degli huomini a se, s'intende del permettere, ch'e' muoiano.
Definiz: §. Per Nominare, e appellare. Lat. appellare, nominare, dicere.
Esempio: Boc. Introd. num. 20. Che chiamar si facevan becchini.
Esempio: E Bocc. num. 30. Quella, che di più età era, Pampinea chiameremo.
Esempio: Dant. Inf. 14. Una montagna v'è, che già fu lieta D'acqua, e di fronde, che si chiamò Ida.
Esempio: Petr. Son. 181. Di questa morte, che si chiama vita.
Esempio: E Petr. Cap. 1. Quest'è colui, ch'il Mondo chiama Amore.
Definiz: §. Per Eleggere.
Esempio: Cap. C. Discipl. 9. I Capitani, Consiglieri, ec. chiamino uno della compagnía, discreto, e sofficiente in Camarlingo a ricevere, e pagare i danari.
Esempio: G. V. 5. 1. 1. Questi rimesso le boci degli Elettori in lui, chiamò se medesimo.
Esempio: E G. V. lib. 7. 50. 2. Incontanente i Cardinali furono rinchiusi, e addì 20. del detto Gennaio chiamarono Papa Innocenzio, nato di, ec.
Definiz: §. Per Chiedere, domandare. Lat. poscere, flagitare.
Esempio: Dan. Purg. 29. Cagion mi sprona, ch'io mercè ne chiami.
Esempio: Rim. Ant. A cui io grido, Mercè chiamando, ed umilmente il prego.
Esempio: Guitt. Arez. Onde vi prego, e chiamovi mercede, Che m' perdonate, s'eo aggio fallato.
Esempio: E Guitt. Arez. altrove. E quanti innamorati son di cose, Che chiamino mercè per cortesia.
Definiz: §. Chiamar fuori: dicesi Del chiamare altrui a battersi, sfidarlo.
Definiz: §. Chiamare: si dice Il nominare a' dadi il punto, che tu vorresti; che Ovvid. 3. Ar. Aman. disse vocare.
Esempio: Dan. Com. Purg. 6. Se io non avessi chiamato undici, non avrei io perduto.
Definiz: §. Chiamare: Nominar la carta al giuoco della bassetta.
Definiz: §. Chiamarsi per contento: Dire d'esser soddisfatto. Lat. acquiescere, nihil ultra exigere.
Esempio: Boc. Nov. 32. 6. Di che ella forte si chiamò per contenta.
Esempio: E Bocc. Nov. 68. 11. Sì di quello d'Arriguccio medesimo la sovvenne, che ella si chiamò per contenta.
Definiz: §. E senza la particella PER.
Esempio: Boc. Nov. 100. 67. Acciocchè io mi possa della vostra promessa chiamar contento, come voi della mia vi potete chiamare.
Esempio: Ar. Fur. 14. 62. Onorò il cavaliere, e la donzella Tanto, che si chiamar da lui contenti.
Definiz: §. Chiamarsi sazio, contento, vinto, o simili.
Esempio: Boc. Filoc. 2. O iniqua fortuna maladetta sie tu; or non ti potevi tu chiamar sazia delle mie avversità?
Esempio: Ar. Fur. 33. 2. Ne per questo si rende, e chiama vinto.
Esempio: E Ar. Fur. 40. 51. E si chiamò obbligato alla fortuna.
Esempio: E Ar. Fur. 21. 33. Fors'egli, che da me si chiama offeso, ec.
Definiz: §. Chiamare a cena. Lat. ad coenam vocare, vocare.
Definiz: §. Chiamare alla Corte. Latin. in ius vocare, in ius aliquem convenire.
Definiz: §. Chiamare a' conti: Strignere, e sforzare a render conto. Lat. ad calculos vocare.
Definiz: §. E Chiamarsi una cosa da alcuno: vale Riconoscerla da lui. Lat. alicui acceptum referre.
Esempio: Dan. Purg. 7. E questo vuole Quei che la da, perchè da lui si chiami.
Definiz: §. Chiamar sotto voce: vale Chiamar pian piano, con bassa voce.

222) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMATA
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CHIAMATA.
Definiz: Verbale: Chiamamento.
Esempio: M. V. 6. 69. La cosa si ruppe tra i Ciciliani, e seguitonne la chiamata a Messina del Re Luigi.
Definiz: §. Chiamata: Elezione.
Esempio: Provvis. Com. Fir. 4. E se fosse tratto, eletto, ricevuto, non vaglia quella tratta, o chiamata, o togligióne.
Esempio: Cap. C. Discipl. 10. Procuratore, e sindaco generale sia, o vero siano uno, o più, ec. la cui chiamata, e costituzione si faccia nell'infrascritto modo.
Esempio: Valer. Mass. Lucio Silla menò sua vita insino alla chiamata della sua questoría, sozza di lussuria, di vino, e d'amore. Il Latino dice usque ad questurae suae comitia.
Definiz: §. Chiamata: si dice Alla battuta di tamburo, che chiama a battaglia.

223) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMATO
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pag.324

CHIAMATO.
Definiz: Add. da Chiamáre.
Esempio: Boc. Nov. 17. 9. I chiamati eran troppo lontani.
Esempio: Maestruz. 2. 14. Ma ancora sarebbe più grave, se si facesse sacrifizio, e reverenzia al chiamato demonio.
Esempio: Petr. Canz. 7. 7. Anzi tempo chiamata all'altra vita.

224) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMATORE.
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pag.324

CHIAMATORE.
Definiz: Verbal. masch. Che chiama. Latin. vocator.
Esempio: Lib. Pred. P. S. I Romani avevano ordinato, che alcuno non fosse chiamatore, sanza l'autorità del Senato.
Esempio: Guid. G. Essendo svegliato dalle boci de' chiamatori.
Esempio: Mor. S. Greg. In queste parole è specificata la dolcezza del chiamatore.

225) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMAZIONE
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pag.324

CHIAMAZIONE.
Definiz: Chiamamento.
Esempio: Lib. Astr. E il punto di A sia nella prima chiamazione: il punto di Settentrione, e lo punto di C punto di Mezzodíe: e nella seconda vocazione sia il punto di A, punto di mezzo Cielo.

226) Dizion. 3° Ed. .
CHIANA
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CHIANA.
Definiz: Padúle.
Esempio: Morg. 23. 41. Per boschi, per burron, per mille chiáne.
Definiz: §. E Proprio nome d'acqua, surgente nel contado d'Arezzo, simile a palúde, per avere il suo corso quasi insensibile. Latin. glanis.
Esempio: Dan. Par. 13. Poi ch'è tanto di la da nostra usanza, Quanto, di la dal muover della chiana, Si muove il Ciel, che tutti gli altri avanza.
Esempio: Lab. num. 264. Nelle chiane di mezza state, con molto meno noia dimorrebbe ogni schifo.

227) Dizion. 3° Ed. .
CHIANTARE.
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pag.324

CHIANTARE.
Accoccáre.
228) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPA
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CHIAPPA.
Definiz: Cosa comoda a potersi chiappare; voce derivata da detto verbo, come Presa da prendere.
Esempio: Dan. Inf. 24. Che noi appena, ei lieve, ed io sospinto, Potavam su montar di chiappa in chiappa.
Definiz: §. Per Quella parte carnosa, e deretána del corpo tra la cintura, e l'appiccatura delle cosce: Natica. Lat. clunis, nates.
Esempio: Morg. E per tentargli nella pacienza Le chiappe squadernò con riverenza.
Esempio: Lib. Son. Viso, ec. Ch'un dì tel coprirà tosto un cristéo, Uscito delle chiappe di Graziano.
Definiz: §. Schiappare un legno: vale Farne schegge. Lat. in assulas dividere.
Definiz: §. Quando vogliamo mostrare uno esser grasso, e di bonissima fatta, diciamo
Esempio: Esempio del Compilatore Egli è grasso, ch'egli schiappa; quasi s'apre, e crepa, e non cape nella pelle: modo basso.

229) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPARE.
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pag.324

CHIAPPARE.
Carpíre.
230) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPOLA
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pag.324

CHIAPPOLA.
Definiz: Cosa di niuno, o di poco pregio.
Definiz: §. Per Huom leggieri, che diremmo anche Frasca, o Fraschetta.
Esempio: Pataff. Non istare a gambon con una chiappola.
Definiz: §. Per Cosa vana, Baia.
Esempio: Morg. Ognun rideva a veder questa chiappola.

231) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPOLERIA
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CHIAPPOLERIA.
Definiz: Lo stesso, che Chiappola.
Esempio: Salv. Spin. Dunque per chiappoleríe, e per chiacchiere s'ha a venir di notte a pigliar'un par mio com'un ladro?
Esempio: Salv. Granch. Mazzi, cuori, trapunti, e simili chiappoleríe da monache.

232) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPOLINO
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CHIAPPOLINO.
Definiz: Fraschetta.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 4. Ceriuólo chiappolíno ch'egli è.

233) Dizion. 3° Ed. .
CHIAPPOLO
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pag.324

CHIAPPOLO.
Definiz: Scartamento: e chiappolare, scartare:
Definiz: onde lasciar nel chiappolo, lo stesso appunto, che lasciar nel dimenticatóio.
Esempio: Varch. Suoc. 5. 5. Io dove rimango? nel chiappolo.

234) Dizion. 3° Ed. .
CHIARA
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pag.324

CHIARA.
Definiz: Sust. Si dice a qualunque materia, che si metta nelle cose liquide per chiarirle, ma propriamente ad Albume d'uovo. Lat. ovi albumen, ovi albor.
Esempio: Cr. 4. 41. 4. Alcuni il chiarificano con noccioli di pesche, altri con sola chiara d'uovo.
Esempio: E Cr. num. 7. In vino bianco solamente la chiara si ponga, nel rosso il tuorlo, e la chiara.

235) Dizion. 3° Ed. .
CHIARAMENTE
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pag.324

CHIARAMENTE.
Definiz: Con chiarezza, manifestamente, apertamente. Lat. apertè, manifestè.
Esempio: Boc. Nov. 19. 32. Chiaramente, come stato era il fatto, narrò ogni cosa.
Esempio: E Bocc. Nov. 22. 14. Sì come colui, che malizioso era, chiaramente s'avvisò, ec.
Esempio: Petr. Son. 1. E 'l pentirsi, e 'l conoscer chiaramente, Che quanto piace al mondo è breve sogno.
Esempio: Franc. Barb. 47. Sovra ciò ti consiglio, Che chiaramente serva [qui fedelmente]

236) Dizion. 3° Ed. .
CHIARARE
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pag.324

CHIARARE.
Definiz: Cavar di dubbio, il medesimo che Chiaríre. Latin. certum facere, patefacere.
Esempio: Boc. Nov. 27. 47. Se un caso avvenuto non fosse, che lor chiarò chi fosse stato l'ucciso.

237) Dizion. 3° Ed. .
CHIAREA
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pag.324

CHIAREA.
Definiz: Bevanda medicinále.
Esempio: Boc. Nov. 83. 12. Il medico partitosi, gli fece fare un poco di chiaréa, e mandogliele.
Esempio: E Bocc. sotto. Calandrino bevve tre mattine della chiaréa.
Esempio: Sen. Pist. Non le fa neente, s'ell'è acqua calda, o fredda, o vino, o chiaréa.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Buona chiaréa per li feriti; togli cennamo dramme una, garofani grani venti, pepe nero grani venti, pepe lungo dramme una e mezzo, vin buono uno mezzo quarto, mele once quattro.

238) Dizion. 3° Ed. .
CHIAREZZA
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CHIAREZZA.
Definiz: Lucidezza, splendidezza. Lat. claritudo, claritas, limpitudo, puritas.
Esempio: Dan. Par. 14. La sua chiarezza seguita l'ardore, L'ardor la visione.
Esempio: E Dan. Par. appresso. Ed ecco intorno di chiarezza pari, Nascere un lustro sopr'a quel che v'era, A guisa d'orizzonte, che rischiari.
Esempio: G. V. 12. 108. 1. Per la chiarezza di te, ogni altro lume di splendore diminuisce.
Esempio: Tes. Br. 1. 6. Cioè a dire cielo, terra, e acqua, giorno, chiarezza, e gli Angioli; e che la chiarezza fosse divisata dalle tenebre (diremmo anche Limpidezza, ma d'acqua, e simil liquóri)
Definiz: §. Per Sicurezza, soddisfazione. Lat. securitas.
Esempio: Boc. Nov. 69. 12. E perciò dove tre cose voglia fare, a chiarezza di me, ec.
Definiz: §. E trattando di scrittúre, ce ne serviam per Agevolezza, ed Intelligenza.
Esempio: Cron. Morell. I qua' danari nel vero sono, ed erano di Niccolò del Ricco; il qual Niccolò fece scrivere nel detto Dino per sua chiarezza.
Definiz: §. E di famiglie per Gentilezza, e per Nobiltà. Lat. claritas, generositas.

239) Dizion. 3° Ed. .
CHIARIFICARE
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CHIARIFICARE.
Definiz: Far chiaro. Lat. clarificare, clarum reddere.
Esempio: Cavalc. Specch. Cr. Se l'anima in questa vita non arde nella fornace della carità, non sarà chiarificata nello splendor di quella eterna bellezza.
Esempio: Cr. 4. 31. 1. In che modo si chiarifica tosto il mosto.
Esempio: E Cr. 3. 4. 4. Avicenna dice, che il cece chiarifica la voce.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Lo grasso del pesce di fiume, mescolato con olio, e con mele, giova molto a chiarificare l'occhio.
Esempio: E Tes. Pov. P. S. altrove. Lo fiele dell'avoltóio giova a chiarificare lo vedere.
Definiz: §. Per Trar di dubbio. Lat. certum facere, dubitationem adimere.
Esempio: Filoc. 7. 486. Acciocchè delle cose da lui ignorate, fosse da Ilario chiarificato.