Lessicografia della Crusca in rete

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260) Dizion. 1° Ed. .
A DESTRO
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pag.21



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Definiz: posto avverbialm. in pronto, in punto. Lat. *praestò.
261) Dizion. 1° Ed. .
UNA.
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pag.947



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Definiz: Avverb. in uno, in concordia, insieme. Latin. una.


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Esempio: E G. V. lib. 4. 6. 1. Venuti in Firenze, fossono con più fede, e amore, una co' Fiorentini.


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Esempio: Ricord. Malesp. capit. 152. I mercatanti, per onor del Comune, una col popolo, e col comune ordinarono, che si facesse moneta d'oro.
262) Dizion. 1° Ed. .
SERVIRE
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pag.791



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Definiz: ¶ In signif. assol. stare in servitù, essere schiavo.


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Esempio: Alb. cap. 24. Chi saviamente serve, parte tien della signoria.


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Esempio: Petr. cap. 2. Che vedendosi giunta in forza altrui, Morire innanzi, che servir sostenne.


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Esempio: G. V. 4. 2. 6. Il Re di Buemme, che serve della coppa.


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Definiz: ¶ Diciamo in proverbio Servir di coppa, e di coltello, fare a uno ogni sorta di servitù, servirlo di tutto punto. Lat. ad nutum omnia peragere.


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Esempio: Filoc. lib. 2. 204. Quanto la vostra festa durerà, di mia mano della coppa vi servirò.
263) Dizion. 1° Ed. .
SMINUZZARE
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pag.803



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Definiz: Ridurre in minuzzoli. Lat. deterere, in micas redigere.
264) Dizion. 1° Ed. .
INFORTUNARE
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pag.442



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Definiz: Correr fortuna in Mare. Latin. in Mari periclitari.
265) Dizion. 1° Ed. .
MARITATA
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pag.511



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Definiz: Congiunta in matrimonio. Lat. in matrimonium iuncta, maritata.
266) Dizion. 1° Ed. .
TENERO.
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pag.880



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Esempio: Bocc. n. 4. 10. Avendo forse riguardo al grave peso della sua dignità, e alla tenera età della giovane.


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Esempio: E Med. cuor. Il potente in ciò ha peggio, che l'huomo di bassa mano, che è sì tenero per la sua superbia, che se ogni cosa non hae a suo modo, sì gli è grande crepalcuore.


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Esempio: M. V. 3. 40. Il Re vedendo ancora il Reame tenero, sotto la sua signoría.


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Esempio: Bocc. n. 6. 1. Comechè molto s'ingegnasse di parer tenero amatore della, ec.


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Esempio: Bocc. conclus. n. 12. Da buon zelo movendosi, ténere sono della mia fama.


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Esempio: Petr. canz. 11. 5. Le donne lagrimose, e 'l volgo inerme Della tenera etate.


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Esempio: G. V. 9. 8. 3. Essendo, come è detto dinanzi, rinnovato lo stato in Firenze, per la Signoría del Conte da Battifolle, ed era ancora molto ténero.
267) Dizion. 1° Ed. .
CIRCONCISIONE
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pag.185



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Esempio: Medit. arb. cr. Prese in se il segnale della circoncisione, con molta sua pena, e fatica, nella sua verginissim carne.


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Esempio: Petr. cap. 3. Della circoncisione, e della morte.


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Esempio: Collaz. S. Padr. Per miserabile cadimento si convertitte al giudaismo, e alla circoncisione della carne.


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Esempio: Vit. Cr. D. E avvegnachè questo si possa dire della circoncisione.
268) Dizion. 1° Ed. .
NOVECENTOTRENTA
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pag.560



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Esempio: Dan. Par. 27. Della sua strada novecentotrenta.
269) Dizion. 1° Ed. .
PITTORE
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pag.630



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Esempio: Petr. cap. 10. Primo pittor delle memorie antiche.
270) Dizion. 1° Ed. .
INGIURIA
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pag.444



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Esempio: Alber. cap. 27. Rimedio delle ingiurie è dimenticarle.


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Esempio: Dan. Inf. c. 11. D'ogni malizia, ch'odio, in Cielo acquista, Ingiuria è il fine.
271) Dizion. 1° Ed. .
RECUPERARE.
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pag.690



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Definiz: Ritornare in possesso della cosa perduta, riacquistare. Lat. recuperare.


2) id: d593e07e56114e52ac4b5d1c2d5c3945)
Esempio: E Bocc. lett. Acquistata la gloria della recuperata Spagna.


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Esempio: Bocc. n. 40. 14. E come che rotto fosse il sonno, e i sensi avessero la sua virtù recuperata.
272) Dizion. 1° Ed. .
MATEROZZOLO
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pag.515



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Definiz: Capocchia, o mazzocchio, che è in cima della mazza.


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Esempio: Cr. 10. 28. 2. Chi vuole in arbore saettar colombi, o pippioni, con materozzoli, que' materozzoli deono esser di pari peso. Qui è una sorta di saettamento.


3) id: e5521ac4d9a4413181be9342ccbfa65f)
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio la chiave, e 'l marterozzolo materozzolo, di due, che vadano sempre insieme, tolta la metafora da un pezzetto di legno, alquanto ritondo, che si lega con la chiave, per non la perdere.
273) Dizion. 1° Ed. .
GIOCOSAMENTE
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pag.386



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Definiz: Da giuoco, per burla. Lat. iocose, iocò.
274) Dizion. 1° Ed. .
BUFFA
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pag.135



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Definiz: vanità, burla, beffa, baia. Lat. nugae, gerrae.


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Esempio: Caval. Pungil. Non c'è per niun modo, ne tempo, ne luogo di stare in buffe, ne in truffe.


3) id: 1437852a2f05455f818485dee82db153)
Esempio: E Dan. Inf. can. 22. Irato Calcabrino della buffa.


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Esempio: Dan. Inf. c. 7. Or puoi, figliuol, veder la corta buffa De' ben, che son commessi alla Fortuna.
275) Dizion. 1° Ed. .
GRANATA
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pag.398



1) id: d1e53b8a72454de3a27655731255d07d)
Esempio: Franc. Sacch. Con le granate in mano, si fermano in sul mezzo della piazza, e pongono il Trappola in terra.


2) id: b4f7e86ff61b465bb4984c7b4fa879c3)
Definiz: Esser di casa più, che la granata. Esser familiarissimo in un luogo, o in una casa.


3) id: 8c6b2b1a88cc4c15a49985e738cdc8ec)
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Saltar la granata, quando un giovane, uscito della cura del maestro, e senza timor del padre, può andar liberamente, dove gli pare. Quello, che Terenzio disse ex ephebis excedere.
276) Dizion. 1° Ed. .
ANGELICO
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pag.55



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Esempio: Dan. Inf. c. 2. Con angelica voce in sua favella.
277) Dizion. 1° Ed. .
PODESTA, e POTESTA
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pag.632



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Esempio: Bocc. n. 17. 38. Commessa, ogni sua podestà in Manovello.
278) Dizion. 1° Ed. .
SCUSARE
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pag.775



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Definiz: ¶ Per rispiarmare chiche sia, servendo in sua vece. Lat. parcere.


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Esempio: Ber. Rim. Che gli scusa cavallo, e concubina.
279) Dizion. 1° Ed. .
DOMITO
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pag.303



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Esempio: Petr. cap. 5. Domita l'alterezza degl'Iddei.