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Diz Giu. totali
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20) Dizion. 2° Ed. .
INNAMORATAMENTE
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pag.438



1) id: 12492cd475a24798aa1c1ac91928db56)
Esempio: Rim. ant. P. N. Innamoratamente mi ritenesse.
21) Dizion. 2° Ed. .
REGNAME.
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pag.684



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Esempio: Rim. ant. P. N. E alla Reina di regname degna.


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Esempio: Fr. Giord. S. I regnami tutti son novelli, se non se un poco il Re di Francia.
22) Dizion. 2° Ed. .
FORZOSAMENTE
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pag.354



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Esempio: Rim. ant. P. N. Pugnan dunque valer forzosamente.
23) Dizion. 2° Ed. .
RANGOLOSO.
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pag.667



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Esempio: Lib. Sagramen. All'opere del Mondo sono molto rangolosi, a' servigi di Dio sono addormentati.
24) Dizion. 2° Ed. .
N
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pag.538



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Definiz: Lettera di suono simile alla M. Laquale si raddoppia, come l'altre consonanti, dove è mestiere, come PANNO, CENNO, ec. Posta dopo la G, perde una gran parte del suo suono, e quasi un'altra lettera ne diventa, e ciò addivien sempre nel mezzo della parola, e nella sillaba stessa: come AGNELLO. Può forse talora avvenir ciò, in principio di parola, ma molto di rado, e forse una volta, o due solamente, come GNAFFE, GNAU. Riceve dopo di se delle consonanti il C, D, F, G, S, T, V, Z, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, e mantiene lo 'ntero suono: come BANCO, BANDA, ENFIATO, VANGELO, MENSA, VENTO, CONVITO, STANZA. Ammette avanti di se, in mezzo della parola, e in diversa sillaba, La R e S, come ARNIE, DISNEBBIARE, quantunque la S non si trovi mai in mezzo di parola, se non ne' verbi composti, con la preposizione DIS, ma nel principio più spesso, come SNODARE. E sempre si pronunzia la S, come avanti la N, nel suono più sottile, quale nella voce confusa, come si dice nella lettera S.
25) Dizion. 2° Ed. .
IMPERCHE
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pag.409



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Esempio: N. ant. 35. 7. Imperchè molto gli pesava di lui.
26) Dizion. 2° Ed. .
DISAGIO
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pag.270



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Esempio: Bocc. n. 8. 7. Acciocchè di mangiare non patisse disagio.


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Esempio: N. ant. 100. 15. Dissegli, come gli pesava, ch'egli era stato tanto rinchiuso a disagio.


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Esempio: Dan. Inf. c. 34. Non era camminata di palagio, Là 'v'eravam, ma natural burella, ch'avea mal suolo, e di lume disagio.
27) Dizion. 2° Ed. .
SOSPETTARE
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pag.811



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Esempio: Bocc. n. 45. 7. Ciascun sospettando dell'altro.
28) Dizion. 2° Ed. .
SOVREMPIERE
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pag.815



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Esempio: Rim. ant. P. N. E partel da ogni noia Sovrempiendol di gioia.
29) Dizion. 2° Ed. .
PECUNIA
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pag.590



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Esempio: Boc. n. 14. 7. Sì come huomini naturalmente vaghi di pecunia.


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Esempio: Com. Inf. c. 7. Le ricchezze sono in avere, reditaggi, servi, e pecunia.


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Esempio: Albert. cap. 30. La pecunia è reggimento di tutte le cose.
30) Dizion. 2° Ed. .
ABBOMINABILE
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pag.5



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Esempio: Virg. Eneid. P. N. Al postutto abbominabile cosa è.


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Esempio: Liv. M. La notte appresso non ebbono niente più di riposo, ne d'agiamento, ch'elli aveano avuto il giorno, il quale fu tanto spaventevole, e abbominevole. ¶ Usavano gli antichi nelle parole di simil terminazione, nella penultima sillaba, di mettere indifferentemente, la lettera O, od I, come, MOBOLE e MOBILE, DEBOLE DEBILE, UTOLE e UTILE.
31) Dizion. 2° Ed. .
RAMELLA.
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pag.664



1) id: f70685257713455db1fea653bde41921)
Esempio: Rim. ant. P. N. Vedeva augelli posare in ramelle.
32) Dizion. 2° Ed. .
FINAMENTE
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pag.340



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Esempio: Rim. ant. P. N. Sì finamente Amor m'ha meritato.
33) Dizion. 2° Ed. .
SUPERBIOSAMENTE.
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pag.857



1) id: 29b405b7c91b47679232edf6640147c9)
Esempio: Fior. Ital. P. N. E con lui superbiosamente disputato.
34) Dizion. 2° Ed. .
UBBIDITORE
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pag.909



1) id: a28bc3322a384f1aadc06b67dea64000)
Esempio: Rim. ant. P. N. Non fanno ubbiditor mille allegrezze.
35) Dizion. 2° Ed. .
DISUBBIDENTE
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pag.290



1) id: 67b05cf7bc56443b8d55d87da8081266)
Esempio: Bocc. n. 60. 7. Nigligente, disubbidente, e maldicente.


2) id: b1025263cacb4ed88044be432a728075)
Esempio: G. Vill. 9. 342. 1. Dandogli grande autoritade di procedere spiritualmente, a chi fosse disubbidente alla Chiesa.
36) Dizion. 2° Ed. .
MALDICENTE
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pag.490



1) id: 82b8ec394188407e96719444587a37ef)
Esempio: Boc. n. 60. 7. Negligente, disubbidiente, e maldicente.
37) Dizion. 2° Ed. .
RAUMILIARE.
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pag.679



1) id: 9748eea1b4df47bb9964e2e1ead84eb6)
Esempio: Bocc. n. 38. 7. Con dolci parole raumiliandolo.
38) Dizion. 2° Ed. .
LATINO
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pag.464



1) id: 6ade3da8821a44ea87b30ba36e173d64)
Esempio: Bocc. n. 42. 7. Parlando latino, la dimandò.


2) id: bf06f97522784a8785162bb9dee9680e)
Esempio: E Bocc. n. 9. Domandò chi fosse la buona femmina, che così latin parlava.
39) Dizion. 2° Ed. .
NEGLIGENTE
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pag.541



1) id: d8a9397595aa4d4594e2ae885db46b0b)
Esempio: Bocc. n. 60. 7. Negligente, disubbidiente, e maldicente.


2) id: 00d291090e9145009e19a768294d816c)
Esempio: Tes. Br. 5. 17. E quando nasce alcuna tra loro, che sia negligente, sì che non voglia stare a niuno di questi ufici, lo Re la fa cacciar di fuori da lor magione, in tal modo, che non ve la raccolgon più.


3) id: bd6af7c2447440b8ab7f546ee6dc38e8)
Esempio: Cr. 2. 16. 6. Campo, ec. avvegnachè con fatica si lavori, non di meno risponderà secondo la volontà de' non negligenti lavoratori.