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2° Edizione
Diz Giu. totali
10455 13 10468 forme
7384 11 7395 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
140) Dizion. 2° Ed. .
C
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pag.138



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Definiz: E, per conoscere questa diversità di suono, sarebbe necessario assegnare a ciascheduno il suo proprio carattere. NON si pone il C avanti ad altre consonanti, che alla L, e R, nella stessa sillaba, e perde alquanto del suo suono: ma alla L più di rado, come CONCLUSIONE, CLERO, CRINE, INCRESPATO. Ammette avanti di se, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, La L, N, R, S: come CALCA, ANCORA, ARCO, TOSCO: ma la S gli va avanti, ancor nel principio, come SCUDO, SCHERMO: e sempre si pronunzia la S innanzi al C nel primo modo più comune, come nella voce CASA, di che vedi nella lettera S. Mettesi la C avanti al Q, quando il Q si dee raddoppiare, come ACQUA, ACQUISTO, conciossiacosachè il Q non sia altro, che C. Nel mezzo di parola si raddoppia, quando bisogna, come STECCO BOCCA, TOCCA.
141) Dizion. 2° Ed. .
L
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pag.458



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Definiz: LETTERA, Laquale ammette, dopo di se, ne' mezzi delle parole, e in diversa sillaba, tutte le consonanti, dalla N, e R in poi, come ALBA, FALCONE, FALDA, VOLGO, SALMA, ALPE, POLSO, SALTO, SELVA CALZA. E, in tutti questi luoghi, i Toscani, nel pronunziarla gli fanno, per più dolcezza, perdere alquanto di suono. Avanti di se, nel mezzo delle dizioni, riceve il B, C, F, G, P, R, S, T, come OBBLIGO, CONCLUDERE, CONFLITTO, GIGLIO; ESEMPLO, PARLAMENTO, SLUNGARE, ATLETA, il che sempre fa nella stessa sillaba, salvo, che con la R, con la quale s'accoppia in sillabba diversa, come ORLATO. Ma di rado si trova, appo la nostra lingua, dopo la B, C, F, T, come suono, assai, per sua durezza, fuggito. Dopo la G. poco è in uso, se però non seguita l'I, come GIGLIO, ilquale gli fa fare suono più schiacciato, o sottile, come si dice nella lettera G. Di rado si truova dopo la S, e anche in principio di parola, come SLEGARE: o vero ne' verbi composti, con la preposizione DIS, o MIS, come DISLEALE, MISLEALE. Accoppiata, col T avanti, non è suono di questa lingua, ma solo s'usa per le voci forestiere, non divenute ancor nostre affatto, come ATLANTE, ATLETA. Con tutte queste lettere avanti, perde alquanto di suono, salvo che con la R, e con la S, le quali gliele lasciano mantenere intero. Pronunziasi la S avanti alla L nel secondo modo, cioè, con suono sottile, o rimesso, quale è nella voce MUSA, come si dice nella lettera S. Raddoppiasi, dove è necessario, ne' mezzi della parola, come ANELLO, COLTELLO.
142) Dizion. 2° Ed. .
D
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pag.243



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Definiz: Lettera, che ha gran parentela con la T, e perciò molte voci latine, nel farsi nostrali, hanno mutato il T in D. come più dolce di suono, Latro Ladro, Potestas Podestà, Litus Lido. Acconsente dopo di se solamente la R, oltre alle vocali, tanto in principio, quanto in mezzo della dizione, e nella stessa sillaba, con perdere alquanto di suono, come DRAGO, SALAMANDRA. Riceve avanti di se, nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, La L, N, R, S, come GELDRA, BANDO, VERDE, DISDICEVOLE. Ma la S, avanti la d. si trova di rado in mezzo di parola, e quasi sempre ne' verbi composti dalla preposizione DIS, come DISDIRE. Nel principio si trova più spesso, come SDEGNO, SDENTATO: e deesi sempre profferire la S, avanti, nel secondo suono, e più rimesso, come nella voce ACCUSA, conforme al detto nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo, quando egli occorre, come FREDDO, ADDURRE.
143) Dizion. 2° Ed. .
PALIO
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pag.573



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Esempio: Grangh. Granch. Sal. O questa si che và al palio.
144) Dizion. 2° Ed. .
PARTICIPAZIONE
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pag.581



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Esempio: Espos. Sal. La participazione, cioè la conversazione, è in lui.
145) Dizion. 2° Ed. .
IN MO D'ARCHETTI
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pag.438



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Esempio: Sal. Granc. Tu v'enterrai a ogni modo: come? In mo' d'archetti.
146) Dizion. 2° Ed. .
ALLIBBIRE.
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pag.40



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Esempio: Sal. Spin. Com'e gli è allibbito subito al suon di quella parola.
147) Dizion. 2° Ed. .
B
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pag.103



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Definiz: Lettera, assai simile al P. e all'V consonante, dicendosi molte voci con l'una, e con l'altra scambievolmente: come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba, la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè, con la L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, Come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado con la S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti con la proposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE. E deesi sempre la S. avanti al B, pronunziar col suon più sottile o rimesso, come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera. S. Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, NEBBIA, TREBBIO.
148) Dizion. 2° Ed. .
MONDIZIA
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pag.527



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Esempio: Fr. Giord. Sal. Tutti gli appostoli ebber la purità, e la mondizia mentale.


2) id: 73e5d8eb24464920a8d4eb6493c0c6c1)
Esempio: Salust. Iug. R. Si diede ad uso, e dar frutto, e per ragione, e non all'adorno parlar greco, ne a mondizie, o vero acconcezze cittadinesche.


3) id: 432c50d19458496fb03bac713bb9516a)
Esempio: Mor. S. Greg. Ben ti mostra adunque, che in se medesimo sia mondo quegli, che, pregando, ottenne la mondizia per altrui.
149) Dizion. 2° Ed. .
ARMONIACO
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pag.75



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Definiz: ¶ Per una spezie di sale, che si cava sotto la rena. Lat. sal armoniacum.
150) Dizion. 2° Ed. .
NABISSO
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pag.538



1) id: 2b00842375e14650852bffabbae4eb3b)
Esempio: Fr. Giord. Sal. Dice la scrittura, ch'egli sta legato nel Nabisso, per virtù d'Iddio.
151) Dizion. 2° Ed. .
LACERAZIONE
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pag.458



1) id: 489015e15ebd494c9ba934c14a0b9cd6)
Esempio: Mor. S. Greg. Dell'utile lacerazione.
152) Dizion. 2° Ed. .
GLORIFICAZIONE.
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pag.383



1) id: e5ff4b4b80fd48ee889ebed5afb7af20)
Esempio: Espos. Sal. Ed ha conosciuto la mia resurrezione, cioè la mia glorificazione nella mia resurrezione.
153) Dizion. 2° Ed. .
RITORTO
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pag.721



1) id: a90e99d0c66b4a4fa9884050f860d4fd)
Esempio: Mor. S. Greg. Leviatan serpente ritorto.
154) Dizion. 2° Ed. .
DOLCISSIMAMENTE
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pag.296



1) id: e892bd58a5e94626a89fde73d1b79f7c)
Esempio: S. Grisost. E poi l'abbracciò dolcissimamente.
155) Dizion. 2° Ed. .
PROMULGARE
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pag.641



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Esempio: S. Grisost. Difinitamente profferendo, avea promulgata.


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Esempio: S. Agost. C. D. Non si reputi più tosto da seguitar le cose, che si fanno ne' giuochi instituiti per autorità divina, che le cose, che sono scritte nelle leggi promulgate per consiglio umano.
156) Dizion. 2° Ed. .
SCORZARE
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pag.765



1) id: 73f164669f004f2da2c1ab45b9bc2c8b)
Esempio: Grad. S. Girol. S. Paolo disse. Scorzatevi del vecchio peccato, e vestitevi di Giesucristo.
157) Dizion. 2° Ed. .
ANGUINAIA.
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pag.55



1) id: fda738338a544718aa8c75d45b5139c1)
Esempio: Mor. S. Greg. E ferendolo nell'anguinaia, l'uccisono.
158) Dizion. 2° Ed. .
ACCORRERE.
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pag.14



1) id: 2c82d82910c24f10ac313cbd367a9027)
Esempio: Vit. S. Gir. Accorrete qua ogni gente.
159) Dizion. 2° Ed. .
PIGRAMENTE
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pag.613



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Esempio: Collaz. S. Padr. Siamo vinti operando pigramente.