Lessicografia della Crusca in rete

Query: +None - Tempo di Ricerca: 412 msec - Sono state trovate 3071 voci

La ricerca è stata rilevata in 10468 forme, per un totale di 7395 occorrenze

2° Edizione
Diz Giu. totali
10455 13 10468 forme
7384 11 7395 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
120) Dizion. 2° Ed. .
ASPALTO
Apri Voce completa

pag.82



1) id: 7d7729a8374e4fb897cdb9603d0cf074)
Esempio: Maestr. Aldobr. R. agarico, aspalto, seme di petacciuola, e santoréggia, di catuno once due.
121) Dizion. 2° Ed. .
ENTRO
Apri Voce completa

pag.310



1) id: 318e4683053b438ababe565540c5cd79)
Esempio: Liv. dec. 1. B. R. Io ti ficcherò questo coltel per lo corpo entro.
122) Dizion. 2° Ed. .
A TRAFATTO
Apri Voce completa

pag.89



1) id: 9df2f108b42f4a1689f5349da89acfaf)
Esempio: Salust. Salviat. Granch. M'ha vituperato in eterno, e rovinato intra fine fatta.
123) Dizion. 2° Ed. .
ONTOSO
Apri Voce completa

pag.558



1) id: 270f89f0d598438d86b3fe204d7fc3d8)
Esempio: Salust. Catell. Il colore avea pallido, gli occhi brutti, l'andare ontoso, e tardi.
124) Dizion. 2° Ed. .
FUSO
Apri Voce completa

pag.364



1) id: 4cd4a9c49be44995997a8d252405c03e)
Esempio: Pist. Ovvid. B. R. Vincitrice di mille pericoli, ti fa ella porre alle fusa del paniere.


2) id: 01ab8fa9598f48869a3dd8e312d51593)
Esempio: E Pist. Ovvid. B. R. altrove. Certo allora le fatali sirocchie, le quali dispensano li futuri avvenimenti, doveano, a ritroso, volgere le mie fusa.
125) Dizion. 2° Ed. .
PROVEDENZA. E providenza.
Apri Voce completa

pag.644



1) id: ec8ae3e253a847b2bea69fe9588cb808)
Esempio: Tes. B. R. Br. 6. 11. Providenza è un presente senno, che ricerca le venute delle future cose.


2) id: bb73f35b6aec40cab2f821dd04693908)
Esempio: S. Grisost. Lodoti di questo tuo consiglio, e con amore abbraccio la tua providenza.
126) Dizion. 2° Ed. .
SAPUTA
Apri Voce completa

pag.741



1) id: 4d332be618834de5a4d1d7fa5fed7bbf)
Esempio: Salust. Catell. Non senti, che la tua congiurazione è già strettamente in saputa di tutti costoro?
127) Dizion. 2° Ed. .
FEMMINEVOLMENTE. FEMMINILMENTE
Apri Voce completa

pag.332



1) id: 2147c4bc9d524a99942e90038c042b95)
Esempio: Am. ant. Da riprendere è il riso, sed egli è troppo, se è garzonevolmente sparto, e femminevolmente dimostro. Testo. B. R.
128) Dizion. 2° Ed. .
INSEGNA
Apri Voce completa

pag.443



1) id: 1c2e62320f8a40bda0ebc2c2cda9c2c6)
Esempio: G. V. lib. 1. 40. 1. Per la qual cosa, é agurio, i Romani preson quella 'nsegna, e arme, e poi v'aggiunsero. S. P. Q. R.
129) Dizion. 2° Ed. .
ORRORE
Apri Voce completa

pag.564



1) id: 3374ebdd587846a4b5d651772a846f38)
Esempio: Sal. Catell. R. E quivi è poi una camera fatta ad arcora, e a volte di pietra, oscura di tenebre, e di mala puzza ripiena, e a vederla è un'orrore.
130) Dizion. 2° Ed. .
CARATTERE
Apri Voce completa

pag.155



1) id: 31737cac14de4c6ba4b7ce139758f0d7)
Esempio: Maestruz. Addomandasi, ec. se il carattere d'un ordine presuppone il carattere dell'altro ordine. R. S. Tom. In ciascheduno ordine sì come si da spiritual podestà, così è impresso lo spiritual carattere.
131) Dizion. 2° Ed. .
T
Apri Voce completa

pag.861



1) id: 3e60ba16c46b46d58d0bd08e2429f87b)
Definiz: Lettera di suono simile al D, e molte voci si dicono con l'una, e con l'altra, come ETATE ETADE, POTERE PODERE, LITO LIDO. Consente dopo di se la L, e R, col perdere alquanto di suono, ma la L malagevolmente, perchè non è suono di questa lingua, ne la riceve, se non in quelle voci, le quali non son fatte interamente nostrali, come ATLETA, ATLANTE. Con la R fa miglior suono, e più usitato, tanto nel principio della parola, quanto nel mezzo, come TRAVE, SCALTRO. Riceve, avanti di se, in mezzo della parola, in diversa sillaba, la L, N, R, S, come ALTO, PUNTA, ORTO, ASTA. In principio di dizion riceve la S, come STORIA, STUDIO, e si pronunzia la S nel primo suono, quale nella voce CASA, come nella lettera S abbiam detto. Raddoppiasi nel mezzo della parola, sì come l'altre consonanti, come ATTO, PETTO, ec.
132) Dizion. 2° Ed. .
PARTITO
Apri Voce completa

pag.582



1) id: 53687e6b9f70494b810c8ff1f3d92373)
Esempio: Sal. Granch. Voi v'ingannate a partito.
133) Dizion. 2° Ed. .
S
Apri Voce completa

pag.733



2) id: d603857670bb4581b2baae2525ee657e)
Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come, PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come, SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
134) Dizion. 2° Ed. .
AGUALE
Apri Voce completa

pag.33



1) id: 461e55ddf4b648b8ac7bc45084e43adc)
Esempio: Fr. Giord. Sal. Lequali lasciamo per aguale.
135) Dizion. 2° Ed. .
IN
Apri Voce completa

pag.414



1) id: 9ffaf61953c1430c88057c5ebc28a762)
Definiz: ¶ In composizione con le consonanti L. M. R. La N. si converte in esse seguenti, come INLECITO ILLECITO, INMOBILE IMMOBILE, INRAZIONALE IRRAZIONALE: con l'altre consonanti, e con le vocali, si sta ferma, e avanti al B. e al P. si converte in M. secondo l'uso comune, come IMBECCARE, IMPUDICO.


2) id: 6403169e315948f2bd8750483b4656cd)
Definiz: ¶ Talora il denota, ma è più propria de' latini, come inobbedienza, insufficienza, inabilità, inquietare, perchè noi in quella vece ci serviamo della DIS, della S, e tal volta della MIS, come DISASPRIRE, SVELENIRE MISFATTO. E appo di noi ha la IN anche diversi significati, come.
136) Dizion. 2° Ed. .
TARARE.
Apri Voce completa

pag.863



1) id: 7f265a609334499696f70f5cc286a253)
Esempio: Sal. Granch. E anche meno, tara per uso:
137) Dizion. 2° Ed. .
SMISURATAMENTE
Apri Voce completa

pag.796



1) id: 0c12c7a28ac442e980fc0aae2d5ebbc0)
Esempio: Fr. Giord. Sal. Ed è animale fierissimo smisuratamente.
138) Dizion. 2° Ed. .
P
Apri Voce completa

pag.571



1) id: 91cbea42a07644e28877a73a7d9ee883)
Definiz: LETTERA, assai simile al B, e all'V consonante, con la quale molte voci si pronunziano scambievolmente come COPERTA COVERTA, SOPRANO e SOVRANO. Consente, dopo si se, delle consonanti, nella medesima sillaba, la L, e R, e ne perde alquanto di suono, come PLACARE, APPLICAZIONE, PRATO, GINEPRO: quantunque con la L più di rado si truovi. Nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, ammette avanti di se la L, M, R, S, come alpe, TEMPO, CORPO, ASPIDO, benchè la S gli si ponga avanti ancora nel principio di dizione: come SPADA, SPINTA. La S avanti al P, si profferisce nel modo più comune, cioè col suono più intenso, quale è nella voce CASA, di che vedi nella lettera S. ¶ Raddoppiasi nel mezzo della parola, quando è necessario di farlo come CAPPA, STOPPA.
139) Dizion. 2° Ed. .
F
Apri Voce completa

pag.319



1) id: 7c21abb99a534ba8bb44008e1593c904)
Definiz: LETTERA, la quale, nel pronunziarsi, è assai simile all'V consonante, per essere amendune molto aspirate. Riceve dopo di se, nel mezzo della parola, e nella stessa sillaba, le consonanti L, e R, e vi perde alquanto di suono, come AFFLITTO, FRESCO: ma riceve la L molto più di rado, come suono alquanto malagevole alla nostra pronunzia. Ammette avanti di se la L, N, R, S, in mezzo della parola, e in diversa sillaba, come ALFIERE, ENFIATO, FORFORA, DISFATTO, ma la S se le pone avanti molto più frequentemente nel principio, come SFERZA, SFORZO: e pronunziasi la S avanti alla F nel primo modo, e più comune, come nella voce CASA, conforme a quello, che si dirà nella lettera S. Nel mezzo delle dizioni si può raddoppiar, dove fa mestiere, come EFFETTO, BUFFONE.