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3° Edizione
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280) Dizion. 3° Ed. .
A MILLE A MILLE.
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pag.82



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Esempio: Dan. Inf. 12. D'intorno al fosso vanno a mille a mille.


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Esempio: Petr. Canz. 13. 1. Per lagrime, ch'io spargo a mille a mille.


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Esempio: E Petr. Canz. 11. 5. Ti scuopre le sue piaghe a mille a mille.


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Definiz: Posto avverbial. lo stesso, che A migliaia.
281) Dizion. 3° Ed. .
A MOTTO A MOTTO.
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pag.87



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Esempio: Nov. Ant. 7. 4. Al padre furono raccontate queste novelle, tutte le domande, e le risposte a motto, a motto.


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Definiz: Avverbial. A parola a parola, a cosa per cosa. Lat. singillatim.


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Esempio: E N. ant. 7. E quegli gli addomandarono: quegli con cui prima ti consigliasti, come ti consigliaro? e quelli sì il raccontò loro a motto a motto.
282) Dizion. 3° Ed. .
A MUTA A MUTA.
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pag.87



2) id: a2e84d6582314660a19ea6624d7c07e8)
Esempio: But. A muta a muta, cioè scambiandogli a brigata a brigata.


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Esempio: G. V. 11. 130. 5. Ed al continuo v'era per comune i due quartieri di Pisa, a muta.


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Esempio: Dan. Inf. 14. O s'egli stanchi gli altri a muta a muta, In Mongibello alla fucína negra.


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Definiz: §. Dicesi anche semplicemente A muta, e vale lo stesso.
283) Dizion. 3° Ed. .
A CORPO A CORPO.
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pag.25



2) id: 344e8a87fd18419fa71330e61deb0de5)
Definiz: Posto avverbialm. vale A solo a solo, a testa per testa. Combattere a corpo a corpo. Lat. singulari certamine pugnare. Gr. μονομαχεῖν.


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Esempio: Guid. G. Si offerse di voler combattere a corpo a corpo con qualunque volesse dire, che egli fosse traditore.


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Esempio: Nov. ant. 92. 2. Venga innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo.


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Esempio: G. V. 9. 94. 3. Ebbe tanta audacia in se, che fece chiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo.
284) Dizion. 3° Ed. .
A COSA A COSA.
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pag.25



2) id: 3453c335f9ae4099994a7c26f0f964ae)
Esempio: Segr. Fior. Cl. 22. Adagio un poco, a cosa a cosa: disse il Mirra.
285) Dizion. 3° Ed. .
A SOLO A SOLO
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pag.150



2) id: b4601fa7f7a742688a53c46901817767)
Esempio: Vit. S. G. B. Desidero di favellare a solo a solo.


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Esempio: Fir. Nov. 7. 205. Poi la notte, quando aveano agio d'essere insieme a solo a solo, ec.


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Esempio: Rim. Ant. Aut. Incert. Oimè, perchè non sono, A solo a sol con lei?
286) Dizion. 3° Ed. .
A FOGLIO A FOGLIO.
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pag.45



2) id: eed73e2973f94904ad43ee4e2bfaef97)
Esempio: Dan. Par. 12. Ben dico, chi cercasse a foglio a foglio Nostro volume, non troverría carta.


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Definiz: Posto avverbialm. Cioè a foglio per foglio, distintamente, minutamente. Lat. membratim, per singulas paginas.
287) Dizion. 3° Ed. .
A FRONTE A FRONTE.
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pag.45



2) id: b1c5ffe0b1464c8d92b3114f032e42bd)
Esempio: Dan. Inf. 25. Che duo natúre mai a fronte a fronte Non trasmutò.
288) Dizion. 3° Ed. .
A FRUSTO A FRUSTO.
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pag.45



2) id: 26e6127572b34597952a32ddb8a11920)
Definiz: §. Diremmo anche A tozzo a tozzo.


3) id: 0b8ee41d05534f3bac01dd4fc7982af4)
Definiz: Posto avverbialm. vale Meschinamente, cioè a pezzo a pezzo, a boccone a boccone. Lat. frustillatim.


4) id: cce7ba93d8a84dc0ad3836934080d435)
Esempio: Dan. Par. 6. Mendicando sua vita a frusto a frusto.
289) Dizion. 3° Ed. .
BRUTALE
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pag.242



1) id: 703bf318e01a46289a1f74edbd83a032)
Definiz: Di bruto, a simiglianza di bruto: bestiale. Lat. efferatus, ferus.
290) Dizion. 3° Ed. .
COREGGIUOLO
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pag.413



1) id: 92c86618f8ef4b7a82b351a3e475eda0)
Definiz: Striscia di cuoio, a guisa di nastro, per varj usi.


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Definiz: §. Per Sorta di vaso.


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Esempio: Boc. sopra Dan. Comperò tanto terreno, quanto pigliasse un cuoio di bue, e di questo fece coreggiuoli sottilissimi, e il pelo fece filare.
291) Dizion. 3° Ed. .
SERPENTINO
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pag.1510



1) id: 0d64e48cda9147068678070e77fe1f38)
Definiz: Add. di serpente, a guisa di serpente. Lat. serpentinus, anguinus.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 19. 10. Quando Marfisa l'occhio serpentino Di doglia volse, e di superbia piena.


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Esempio: M. V. 3. 64. Ove il vapore mosse simigliante a capo serpentino.


4) id: 924e44e0c5694887be72a0a7c8c42606)
Definiz: §. Aggiunto di lingua: vale Lingua maledica, mordace. Lat. mordax, viperina.


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Esempio: Amet. 88. Dal Tessalico giovane subito di serpentini denti si videro surgere remigeri.
292) Dizion. 3° Ed. .
PIATTO.
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pag.1208



1) id: b935cfadf47a4578bb5c89b3ac21e3c2)
Definiz: §. Per Di forma piana, a guisa di piattello spianato, schiacciato.


2) id: f0d7973675a148d28cb05f1b0d115d66)
Esempio: Boc. Nov. 55. 2. Essendo di persona piccolo, e sformato, con viso piatto, e ricagnato.


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Esempio: Bern. Orlan. 3. 2. 24. Come Dio volle il brando si voltava, Colse di piatto, e fu però sì crudo Il colpo, che gli fece il capo nudo (cioè col piano del brando)
293) Dizion. 3° Ed. .
ADULTO.
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pag.37



1) id: bc3ca5b30f334ed49f6aa8097a72d2b7)
Esempio: Dan. Par. 7. A gli occhj di ciascuno, il cui ingegno Nella fiamma d'Amor non è adulto.
294) Dizion. 3° Ed. .
INSTABILITÀ INSTABILITADE, e INSTABILITATE
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pag.899



1) id: 05f3fe50bda646abac9877f65dc11082)
Esempio: E Serd. Stor. lib. 7. Per instabilità di natura, non durò molto tempo a osservar la fede.
295) Dizion. 3° Ed. .
FUORA, FUORE, e FUORI
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pag.736



1) id: b381e27b4f7c4565ac2c71bc57fc9e50)
Esempio: Boc. Nov. 43. 7. Posciachè a lui parve esser tenuto sicuro, e fuor delle mani di coloro.


2) id: 13adf791eb46444a8f56eacd0d438017)
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 1. Compassion bisogna avervi assai, Perocchè sete di voi stessi fuori.


3) id: 8985bdb5a8cc4108a3dd4853a2ccd327)
Definiz: §. In luogo di Eccettochè, di fuorchè. Lat. praeter.


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Esempio: Fir. As. 82. A me, ec. pareva esser'ogn'altra cosa, che Agnolo, e fuor di me attonito.


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Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 41. Non bisogna aver tanta paura, ne tanta fretta di rendergli [benifizzj] ne procurar di rendergli fuor di tempo.


6) id: 2ba729854f27420387f40c59b42a0be7)
Esempio: Boc. Nov. 11. Intendo di raccontarvi quello, che prima sventuratamente, e poi fuori di tutto il suo pensiero asai felicemente ad un nostro Cittadino avvenisse.


7) id: 92e763b7bc41453c9f2af2107ce3a13e)
Esempio: Lab. n. 14. Se tu non se del tutto fuor di te.


8) id: 17e3e69d4f4d46dead4dbb5abbf2edb2)
Esempio: Boc. Nov. 45. 6. Per alcuna cagione da sera, fuori di casa andasse.


9) id: c20849c84fcc45c88538f55a3b619e4f)
Definiz: §. Esser fuori di se: Esser fuor del senno, non essere in cervello. Latin. non esse apud se.


10) id: aa919f8f367b41bbb87dc4a832c399b5)
Esempio: Cr. 1. 2. 5. E fuori di queste cose, dice Palladio, che la sanità dell'aere dichiarano i luoghi, che sono liberi da profonde valli.
296) Dizion. 3° Ed. .
BOFONCHIARE
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pag.228



1) id: 4ce834e035564965bef92e4fa0c1bc6f)
Esempio: Lib. Son. E bofonchia, anche se 'l Franco si rizza: Tante te ne darà, che guai a te.
297) Dizion. 3° Ed. .
DISPARARE
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pag.549



1) id: 64cf7fb925f543058ee1d38a1c81cfcc)
Esempio: Petr. Huom. Ill. Cesare, collo spazio di molti anni, usato a signoreggiare, disparò a vivere a modo di cittadino.
298) Dizion. 3° Ed. .
DIFINIRE
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pag.506



1) id: 5bceebc72c394bb0a7ae535ada054a38)
Esempio: Maestr. 2. 7. 7. In questo modo difinisce Ambruogio dottore la contenzione.
299) Dizion. 3° Ed. .
RAMATA.
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pag.1316



1) id: f0d0942bf4734c2887badb7548a84ebe)
Definiz: Strumento, a guisa di pala tessuta di vinchi, per uso d'ammazzar gli uccelli a fornuólo.