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320) Dizion. 3° Ed. .
PENNACE, e PENACE
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pag.1180



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Però d'un foco, ch'assembra pennace, Che mi disface lo core, e la mente.
321) Dizion. 3° Ed. .
VERDORE
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pag.1767



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Membrando, come lo fresco verdore, Per fina gioia mi diè 'l primo fiore.
322) Dizion. 3° Ed. .
APPOGGIATO
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pag.123



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Esempio: Dan. Inf. 20. Io vidi due sedere a se appoggiati, Come a scaldar s'appoggia tegghia a tegghia.
323) Dizion. 3° Ed. .
MANCANZA
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pag.992



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Esempio: Nov. Ant. 1. 2. E quello, che inverrete, racconterete a me, sanza niuna mancanza.


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Esempio: Amm. Ant. 26. 2. 11. L'avarizia sempre è infinita, e insaziabile, e ne per abbondanza, ne per mancanza si menima.
324) Dizion. 3° Ed. .
BURCHIELLO
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pag.249



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Esempio: Nov. Ant. 3. 2. Vidi un pescatóre con un suo burchiello a dismisura piccolíno.
325) Dizion. 3° Ed. .
INFINTAMENTE
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pag.877



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Esempio: Nov. Ant. 100. 11. Mai bene non fai, se non infintamente, a chi l'ama.
326) Dizion. 3° Ed. .
VALIMENTO
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pag.1745



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Esempio: Rim. Ant. E piace a voi ch'io haggia intendimento, Valimento mi date donna fina.


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Esempio: Dant. Maian. Che s'io ne pero vostro valimento Sarà colpato, che faccia falsura.
327) Dizion. 3° Ed. .
TENTAMENTO.
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pag.1685



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Esempio: Amm. Ant. 25. 10. 3. Tentamenti sono de' cherici lo spesso andare a femmine.
328) Dizion. 3° Ed. .
CAPELLO
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pag.278



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Esempio: Nov. Ant. 50. 2. Pigliarsi a capelli: Lo passeggiere gli pose mano in capo.


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Esempio: Dan. Inf. 18. Già t'ho veduto co' capelli asciutti.


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Definiz: §. Trarre uno pe' capelli a far che che sia, condurre, o simili uno pe' capelli a far che che sia: vale Indurvelo quasi per forza, benchè contro a sua voglia. Lat. invitum, vel nolentem trahunt.


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Esempio: Petr. Canz. 11. 1. Le man le avess'io avvolte entro a' capelli.


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Esempio: E Sag. Nat. Esp. 163. La seconda esperienza tornò a capello colla prima.


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Definiz: §. Diciamo A capello: che vale Per l'appunto; presa la metaf. dalla sua sottigliezza. Lat. ad unguem, examussim.


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Esempio: Sag. Nat. Esp. 91. Accomodato il primo, si metta l'altro, ma talmente compagno, che vada con esso a capello.


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Definiz: §. Spogliarsi in capelli: cioè Mettersi di cuore, e volonterosamente a fare una cosa. Lat. omnes nervos intendere. Fl. 347.


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Esempio: Tac. Dav. An. 11. 137. Allora aperse gli occhi a' disordini di casa sua, e poco appresso tirato pe' capelli, ec.


10) id: 48b2288da824460b88a71e13cfa966bb)
Esempio: Tac. Dav. An. 13. 178. Stare l'altre cose per tutto l'imperio bene, e a capello, se reggesse come Trasea, e non Nerone?


11) id: 68b496c101ad4ce88770df661cb83236)
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 3. Ma io fra gli altri non posso soffrire, Che a donna sia pur torto un sol capello.


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Definiz: §. Aver le mani a un ne' capelli: si dice del Quando uno depende da te in qualche cosa che importa, ed ha un gran bisogno di te; tolta la metaf. dalla buona presa, che è quella del tenere un pe' capelli.
329) Dizion. 3° Ed. .
INVENIRE
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pag.915



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Esempio: Nov. Ant. 1. 2. E quello, che inverrete, racconterete a me, senza alcuna mancanza.


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Esempio: E N. ant. n. 65. Il donzello andò, e invenne ogni cosa.


3) id: b682796476da455ba32c24625c887c11)
Esempio: E N. ant. n. 4. Invennero, che la quistione era del fatto del fabro.


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Esempio: E N. ant. Nov. 2. 2. Lo Re mandò in Ispagna ad invenir, come fu nodrito, e invennero, che la destriera era morta, e 'l puledro fu nutricato a latte d'asina.
330) Dizion. 3° Ed. .
ADIRARE.
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pag.34



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Esempio: Dan. Inf. 4. E a me disse: tu, perch'io m'adiri, Non sbigottir.
331) Dizion. 3° Ed. .
DISTRUTTO
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pag.559



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Esempio: Dan. Par. 2. E quei, fuor ch'uno, Seguiterieno a tua ragion distrutti.


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Esempio: E Dan. Inf.9. Vid'io più di mill'anime distrutte Fuggire.
332) Dizion. 3° Ed. .
NAVICANTE, e NAVIGANTE.
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pag.1077



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Esempio: Dan. Purg. 8. Era già l'ora, che volge il desío, A' naviganti.
333) Dizion. 3° Ed. .
RIARMARE.
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pag.1346



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Esempio: Dan. Par. 12. L'esercito di Cristo, che sì caro Costò a riarmare.


2) id: f46d1ba2638c4ab89b756f0758cdd8d2)
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. E volendo Dio, che quest'huomo così afflitto, fosse riarmato, contro a queste sette, armi del Demonio.
334) Dizion. 3° Ed. .
LIEVRE
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pag.958



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Esempio: Dan. Inf. 23. Più crudeli, Che cane a quella lievre, ch'egli acceffa.
335) Dizion. 3° Ed. .
ENFIATO
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pag.599



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Esempio: Dan. Inf. 7. Poi si rivolse a quella enfiata labbia, E disse.


2) id: 3409471a837d429ca0f7cba187dfc632)
Esempio: Am. Ant. 36. 8. 6. E indi noi enfiati di varie opinioni, cadiamo in innumerabili, ec.
336) Dizion. 3° Ed. .
ARDITO
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pag.134



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Esempio: Dan. Inf. 17. E disse a me: or sie forte, e ardito.


2) id: 2d834f14b48e46a3a5dc22279ad269da)
Esempio: Dan. Inf. 8. Poichè l'ardíte femmine spietate Tutti li maschi loro a morte denno.


3) id: c10e87bc2d59478bb2c09e095b7a223c)
Esempio: E Dan. Inf. 8. Che sì ardíto entrò per questo regno.
337) Dizion. 3° Ed. .
META
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pag.1030



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Esempio: Dan. Par. 19. Sì che non può soffrir dentro a sua meta.


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Esempio: E Dan. Par. Cant. 27. Quinci comincia, come da sua meta.


3) id: e2f3013289f146eda58dd428ed3b5cd3)
Esempio: But. Meta tanto è a dir quanto termino.
338) Dizion. 3° Ed. .
OBBUMBRARE
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pag.11003 [1103]



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Esempio: Dan. Vit. Nuov. Non che potesse obbumbrare a me la intollerabile beatitudine.
339) Dizion. 3° Ed. .
CONTO
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pag.400



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Esempio: Dan. Inf. 3. Ed egli a me: le cose ti fien conte.


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Esempio: Dan. Purg. 13. Se tu se' quegli, che mi rispondesti Fammiti conto, o per luogo, o per nome.


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Esempio: Dant. Inf. 33. Con cagne magre, studiose, e conte.