Lessicografia della Crusca in rete

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La ricerca è stata rilevata in 958 forme, per un totale di 496 occorrenze

3° Edizione
Diz Giu. totali
836 122 958 forme
434 62 496 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
380) Dizion. 3° Ed. .
ATTIMO
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pag.167



1) id: 567e13e0b4144f41bf253138ada4e8bf)
Esempio: Salv. Spin. 4. 2. O fortuna, tu m'hai pure in un'attimo dal colmo di tutte le speranze precipitato nel fondo di tutte le miserie.
381) Dizion. 3° Ed. .
CASTALDERIA
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pag.299



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Questo castaldo siamo noi, gli angeli non sono castaldi, perocchè compiono l'uficio loro, e la loro castaldería in un batter d'occhi.


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Esempio: E Fr. Giord. Salv. appresso. Gli huomini, che hanno ricchezze, non son loro, anzi l'hanno in castaldería.
382) Dizion. 3° Ed. .
FILO
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pag.688



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Esempio: Salv. Granch. 3. 8. O in fatti, quando le cose hanno a ire male, e' si rompe il collo in un fil di paglia.
383) Dizion. 3° Ed. .
POESIA
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pag.1225



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Definiz: Arte del Poeta, e componimento poetico. Secondo il Salviati nella poetica, si dice a quella Poetica imitazione, che stia da se, ma lunghezza non abbia, come un Sonetto, un Madrigale, una Stanza, ec. Latin. poesis. Grec. ποίησις.
384) Dizion. 3° Ed. .
BISAVOLO
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pag.224



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Ora e' non ci ha oggi nullo, che sappia chi si fosse il suo quintavolo, appena il terzavolo, anzi appena il bisavolo.
385) Dizion. 3° Ed. .
E
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pag.587



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Definiz: §. Talora quando vogliam fuggire lo 'ncontro delle vocali, dagli Scrittori più regolati si aggiugne il D, ne mai il T, alla Latina. Vedi Salv. Avvert.
386) Dizion. 3° Ed. .
BARATTARE
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pag.197



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Vuo' tu comperare il regno di vita eterna? Sì: or baratta. Quando baratti tu? Quando tu dai le cose, che tu hai.
387) Dizion. 3° Ed. .
TUTUTTO
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pag.1738



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Definiz: Così accorciato, per secondar la fretta della pronunzia: val Tutto tutto, che ha forza di superl. Vedi Salv. Avvertim. volum. 2. Latin. omnis, prorsus, totus omnino.
388) Dizion. 3° Ed. .
BRACHIERAIO
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pag.238



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Esempio: Salv. Granc. 1. 1. Chi m'avesse veduto da parecchi anni indietro, e vedesse, che brachieraio, ch'homaccio sciatto, ec. [qui per ischerno, e vale Male in arnése]
389) Dizion. 3° Ed. .
PIANTATORE.
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pag.1208



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Esempio: Salv. Spin. Il piantator di dadi, il cagnotto, il ruffiano, e simili [cioè quegli, che tira in maniera i dadi, ch'e' fanno il punto, ch'e' vuole]
390) Dizion. 3° Ed. .
TANAGLIA.
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pag.1665



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Esempio: Salv. Granch. 2. 5. Io non ho ancor dietro a questo tuo ghiribizzo potuto cavarti pur di bocca una parola colle tanaglie (cioè con ogni sforzo)
391) Dizion. 3° Ed. .
ATTENERE
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pag.163



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Esempio: Salv. Spin. 1. 4. Costui gli ha ottenuti con titol di padron proprio, che è altra pretensione, che volergli come erede d'uno, che non t'attiene quasi nulla.
392) Dizion. 3° Ed. .
FATARE
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pag.661



1) id: 29856a45782f4ef88e5b83fa637d8c5e)
Esempio: Fr. Giord. Salv. Se io non posso fare in altro modo, se non ne più, ne meno, che mi fati la stella, che dunque ci fanno le leggi?


2) id: 6c349ffa998d4a368988af3c1442942c)
Esempio: Fr. Giord. Salv. Se tu non mi togli l'arbitrio, e che ciò, ch'io fo mi sia fatato.
393) Dizion. 3° Ed. .
FORCHETTA
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pag.707



1) id: 38449826561a442da44899bc7d79bfd0)
Esempio: Salv. Spir. Spin. Att. 2. Sc. 3. Sono ancora le cose tutte per camera, e tra l'altre il suo forzierino, dove e' tiene le forchette, e i cucchiai.
394) Dizion. 3° Ed. .
IOTA
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pag.921



1) id: 990547f67d7c451db96d08a9b0533143)
Esempio: Salv. Granch. 2. 5. Ma in quanto alla balia, non fare assegnamento, Che io sia per comportar, che se gli manchi D'un iota di quel, ch'io l'ho promesso.
395) Dizion. 3° Ed. .
SCAGLIARE.
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pag.1448



1) id: 90c4f72d8f4344299725b1623e84694e)
Esempio: Salv. Granch. Io ti prometto, ec. Senza manco di darti infino in quattro Ducati; sì tone ben pochi, guarda Pur di non ti scagliare [Latin. ultra quam vires, patiuntur, polliceri]
396) Dizion. 3° Ed. .
ESEMPLARE
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pag.611



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Esempio: Salv. Granch. 1. 2. Chi trovi Tu in tutta Firenze, che non m'abbia Da due, o tre miei segretarj in fuori, Per un'anima santa, non mi tenga Per una donna esemplare?
397) Dizion. 3° Ed. .
DI
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pag.494



1) id: 4c554db957a5411d889a18dda5297048)
Definiz: Particella, che si usa in varie maniere, e in diversi significati. Per ciò molto esaminata da' nostri Gramatici, e particolarmente dal Salviati, e dal Cinonio; da' quali diffusamente si trattano, e dansi le regole del mutarsi in De, dell'accompagnarsi coll'articolo, e di molte altre sue proprietà, delle quali vedi i suddetti autori, ec.
398) Dizion. 3° Ed. .
ACCENTO
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pag.16



1) id: b87c2e2f668944c6801e75d6d10201b4)
Definiz: Quella posa, che si fa nel pronunziar la parola, più in su una sillaba, che in sull'altre: e dicesi ancora a quella picciola linea, che dinota tal posa. Lat. accentus. Gr. προσῳδία. Vedi Salv. Avvert. pr. vol.
399) Dizion. 3° Ed. .
ARTICOLO
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pag.146



1) id: 90a05c6e543243ca98a075021711c96a)
Definiz: Si è parola, la qual non aggiunta a voce di nome sust. o a voce che stia, come nome sust. niente non significa, e non ha luogo nel favellare, e sono, IL, LO, LI, LA, LE; della natúra, e forza del quale, vedi ne' suoi avvertimenti, il Salv. Avvertim.. Latin. articulus. Gr. ἄρθρον.