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300) Dizion. 4° Ed. .
BRAVO
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pag.465



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Esempio: Bern. rim. Sbricchi, sgherri, barbon, bravi, sbisai.


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Esempio: Segn. Pred. 7. Quando ecco videsi non lungi omai dalla patria venire incontro questo suo fratello medesimo tutto armato, con dietro un seguito di quattrocento suoi bravi.
301) Dizion. 4° Ed. .
BERRETTACCIA
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pag.421



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Esempio: Bern. rim. Come le berrettacce della notte.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 11. Pon mente a quel Graziano Con quella guarnaccaccia, Con quella berrettaccia a gronda.
302) Dizion. 4° Ed. .
BACO
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pag.365



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Esempio: Lasc. rim. Ma bachi, e seta fate.


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Esempio: E Lasc. rim. altrove: Più vede assai, ch'animaluzzi, o bachi.


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Esempio: Bocc. nov. 99. 43. Ora andiam noi, veggiam chi t'ha fatto baco.


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Esempio: Cecch. Servig. 4. 11. E' bisognava sapere, dove egli ha 'l baco.


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Esempio: Burch. 1. 20. Guardatevi, gottosi, Di non mangiar ciriege in dì ozziachi, Perchè fanno l'uscita, e 'l mal de' bachi.


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Esempio: Cr. 5. 2. 13. Anche vale (l'olio di mandorle) contro a' bachi del corpo, se con la farina de' lupini si mescola.


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Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 331. Perchè tanta paura (diceva Elvidio) aver Marcello del giudicio de' Magistrati? esso aver moneta, avere eloquenza da passar molti, s'il baco delle tristizie non lo rodesse.


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Esempio: Malm. 6. 41. Così con quei due spirti avendo il baco, Soggiugne (perchè a lor vuol far la pera) Io l'ho con quei briccon, furfanti, indegni, Ch'hanno sturbato tutti i miei disegni.
303) Dizion. 4° Ed. .
COSTOLIERE
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pag.846



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Esempio: Bern. rim. Stocco, daga, verduco, e costolieri.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 3. E mazze, e azze, e sergentine, e dardi, E stocchi, e daghe, accette, e costolieri.
304) Dizion. 4° Ed. .
BARCACCIA
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pag.387



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Esempio: Bern. rim. Una barcaccia par vecchia dismessa.
305) Dizion. 4° Ed. .
ALCORANO.
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pag.111



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Esempio: Bern. rim. Il dottor d'alcorani, e d'almanacchi.
306) Dizion. 4° Ed. .
ALGERE.
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pag.114



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Esempio: Varch. rim. Arsi, e alsi gran tempo.
307) Dizion. 4° Ed. .
DISCONOSCENZA
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pag.162



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Esempio: Guitt. lett. 1. La nostra disconoscenza a conoscenza tornando.
308) Dizion. 4° Ed. .
DAVVERO
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pag.57



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Esempio: Red. lett. 1. 351. Le ne rendo grazie davvero.


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Esempio: E Red. lett. 2. 137. Mi comandi, che sono davvero ec.


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Esempio: E Red. lett. 154. Credetemi, che mi dispiace davvero.
309) Dizion. 4° Ed. .
ANNESSO
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pag.205



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Esempio: Viv. disc. Arn. Compresivi tutti gli annessi, e connessi.
310) Dizion. 4° Ed. .
ANTIPASTO
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pag.215



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Esempio: Disc. Calc. E questi sono antipasti della sua cena.


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Esempio: Fir. rim. Rifreddi, e senza pepe gli antipasti.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 17. Un gran garbuglio Per principio di Fiera: un mal augurio Per antipasto.


4) id: 32ab2a2834b14733a51f513bd02bf511)
Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 5. Ci portò gli antipasti: De' berlingozzi colle melarance, E latticini inzuccherati.
311) Dizion. 4° Ed. .
VAGHEGGINO
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pag.185



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Esempio: Fir. rim. 50. E vi farieno intorno manco ciance I vagheggini.
312) Dizion. 4° Ed. .
SEMISVOLTO.
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pag.468



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Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Drapperíe suntuose semisvolte.
313) Dizion. 4° Ed. .
AUGELLO
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pag.338



1) id: eef5a37af5b044329aa1e7e7f1e87860)
Esempio: E Dan. rim. 7. Cader gli augelli volando per l'aere.


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Esempio: Petr. canz. 31. 1. Là onde il dì vien fuore, Vola un'augel, che sol senza consorte, Di volontaria morte Rinasce.
314) Dizion. 4° Ed. .
ORLARE
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pag.430



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 371. La qual (bocca) fessa per lo traverso, fu poi orlata dalla natura con quei due labbri, quasi di coralli finissimi.


2) id: c9face1c64f54675a4259b70d47a7b2b)
Esempio: Burch. 1. 49. Mandami un nastro da orlar bicchieri.
315) Dizion. 4° Ed. .
RUBINUZZO.
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pag.279



1) id: 0ded442e3adf426ebad3539304534f4e)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 376. Dove sono le mammelle come due colline di neve, e di rose ripiene, con quelle due coroncine di fini rubinuzzi.
316) Dizion. 4° Ed. .
GOFFERÍA
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pag.638



1) id: b179baf4052847469e3eb30f8c938761)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 409. Che goffería è egli a vedere un paio di manichini foderati di pelle a un lucchesino co i bordoni scempi?


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Esempio: E Fir. dial. bell. donn. appresso: Oh gran sciocchezza, oh gran goffería, oh cosa sgarbata!
317) Dizion. 4° Ed. .
DILAVATO
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pag.114



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 401. Abbiam detto candida, perciocch'ella non vuole essere d'una bianchezza dilavata senza alcuno splendore, ma rilucente quasi in guisa di specchio.


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Esempio: Red. Oss. an. 144. Rassomigliava nel calore ad una scolorita lavatura di carne, o ad una linfa, che avesse presa un poco di dilavata tintura di rosso.


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Esempio: Malm. 7. 32. E rasta a seder lì tutto insensato, Ch'ei par di legno anch'ei come la sedia, Può far (tanto nel viso è dilavato) Colla tovaglia i simili in commedia.
318) Dizion. 4° Ed. .
BRODONE
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pag.473



1) id: d958c02d98f1472c88f7abd4f42d8e2c)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 409. Che goffería è egli a vedere un paio di manichini foderati di pelle a un lucchesino, co' i brodoni scempi?
319) Dizion. 4° Ed. .
VITE.
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pag.292



1) id: cce01b699075473e88ed46e7cc945c4c)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 375. Hanno gli orecchi in quel pertugio, che manda dentro la voce, quella certa rivoltura, sinuosità, e via fatta a vite.