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340) Dizion. 4° Ed. .
DIRITTAMENTE,
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pag.146



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Esempio: Bocc. nov. 4. 7. Dirittamente se n'andò alla camera.


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Esempio: E Bocc. nov. 4. 6. Occorsegli una nuova malizia, la quale al fine immaginato da lui dirittamente pervenne.


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Esempio: Bocc. nov. 2. 12. Giannotto, il quale aspettava dirittamente contraria conclusione, a questa ec. fu il più contento uomo, che giammai fosse.


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Esempio: Bocc. nov. 17. 3. Perchè, se dirittamente operar volessimo, a quello prendere, e possedere ci dovremmo disporre.


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Esempio: E Bocc. nov. 67. 5. Tu se' dirittamente famiglio da dovere esser caro a un gentiluomo di questa terra.


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Esempio: G. V. 3. 5. 6. Che ne fia di necessità a volerne dirittamente ritrarre, e raccontare.
341) Dizion. 4° Ed. .
IGNAVO
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pag.711



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Esempio: Bemb. lett. 2. 4. Temo, non sia il mio silenzio piuttosto ignavo, e negligente, che ragionevole estimato.


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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 397. Dione scrittor Greco nobilissimo, facendo quella bella orazione in lode loro (de' capelli) pose tra gli uomini ignavi, e da poco coloro, che co' calamistri, ferri atti ad intrecciarli, non attendevano alla loro cura.


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Esempio: E Bemb. stor. 6. 73. Quello, che gli scrittori Oceano chiamarono, non essere di vana, ed ignava grandezza.
342) Dizion. 4° Ed. .
SODAMENTE
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pag.557



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Esempio: Car. lett. 1. 158. Questa mia sodezza si stende ancora all'amicizia, e v'amo sodamente.
343) Dizion. 4° Ed. .
FERITOIA
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pag.431



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Esempio: Viv. disc. Arn. 31. Traforate da spesse feritoie su larga pianta stabilmente fondate.
344) Dizion. 4° Ed. .
PALPARE
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pag.471



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Esempio: Dant. rim. 31 Quì vivo, e morto, come vuoi, mi palpi.


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Esempio: Dial. S. Greg. Se alcuno difetto d'altrui non lo palpava, anzi ec.


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Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 353. Allora ella mi cominciò tutto a palpare, e con una pietà femminile tutto strofinare.


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Esempio: M. V. 3. 6. Senza rendere al santo Padre il debito onore, quasi palpando, per lo trattato tenuto col Vicecancelliere dello 'mperadore.
345) Dizion. 4° Ed. .
ASCHIOSO
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pag.282



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Esempio: Lod. Mart. rim. D'ogni mio bene aschioso Si sta, nè vuol, ch'io dica.
346) Dizion. 4° Ed. .
TARPATO.
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pag.18



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Esempio: Lod. Martell. rim. 3. E rimpennate sono Le tarpat'ale al signor nostro Amore.


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Esempio: Poliz. st. 1. 6. Ma fin ch'all alta impresa tremo, e bramo, E son tarpati i vanni al mio desío.
347) Dizion. 4° Ed. .
RONDINETTA.
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pag.266



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Esempio: Boez. Varch. 2. rim. 8. E dopo il gielo La rondinetta al dolce tempo torni.
348) Dizion. 4° Ed. .
MINCHIONATURA
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pag.246



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Esempio: Salvin. disc. 2. 393. Era una minchionatura solenne di un dramma tragico intitolato l'Eolo.


2) id: e26688f0714a4360aec73f1500bebb8d)
Esempio: E pros. Tosc. 1. 102. Talchè il ripreso s'allegri, e 'l minchionato sappia grado della minchionatura.
349) Dizion. 4° Ed. .
NEVISCHIO, e NEVISCHIA
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pag.340



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Esempio: Salvin. disc. 2. 124. Quì forse vuol dire acqua, o quella, che chiamiamo nevischia.
350) Dizion. 4° Ed. .
SUBORDINAMENTO
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pag.796



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Esempio: Salvin. disc. 2. 477. Raddirizzamento delle opinioni, moderamento delle passioni, e subordinamento a Dio.
351) Dizion. 4° Ed. .
RUTICARE
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pag.285



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Esempio: Salvin. disc. 2. 218. Fitte, zeppe, stirate, che non possano, per dir così, ruticarsi.
352) Dizion. 4° Ed. .
PREPOTENZA.
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pag.703



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Esempio: Salvin. disc. 2. 393. Non piacque ec. questa usanza, come pregiudiciale alla loro prepotenza.
353) Dizion. 4° Ed. .
OFFICIOSITÀ.
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pag.391



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Esempio: Salvin. disc. 2. 10. Tutto rispetto, tutto officiosità, tutto zelo, tutto bontà, tutto senno.
354) Dizion. 4° Ed. .
VIGILARE
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pag.269



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Esempio: Salvin. disc. 2. 16. Vigilano il bene di quel corpo, ch'essi presero a governare.
355) Dizion. 4° Ed. .
TORTOSO
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pag.110



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Esempio: Dant. rim. 2. Convensi, ch'io dica Lo tuo fallir d'ogni torto tortoso.
356) Dizion. 4° Ed. .
STRAPIOVERE
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pag.768



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Esempio: Cas. rim. burl. 1. 7. Dovechè l'altre l'han sempre muffato, Che vi strapiove loro in venti lati.
357) Dizion. 4° Ed. .
ROCCHETTA
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pag.258



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Esempio: Guitt. lett. 31. Come stassi femmina con sua rocchetta alla cintola.


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Esempio: Art. vetr. Ner. 1. 1. Il polverino, o rocchetta, che viene di Levante ec. fa il sale più bianco assai, che non fa la soda di Spagna.
358) Dizion. 4° Ed. .
SFARE
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pag.498



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Esempio: Dant. rim. 20. Non pianger più, tu se' già tutto sfatto.


2) id: bc6392b870ea42b0b84d5257b476a280)
Esempio: But. Purg. 17. 1. Si fece tale, quale la bolla, che si sfa.
359) Dizion. 4° Ed. .
OSCURICCIO.
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pag.437



1) id: e9ffecae711d4f2ba6b53bc6b3ebb28f)
Esempio: Gell. lett. 2. lez. 7. Secondo ch'ei discerneva per quel lume così fosco, ed oscuriccio.