Lessicografia della Crusca in rete

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320) Dizion. 4° Ed. .
MISURATEZZA
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pag.260



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Esempio: Salvin. disc. 1. 116. Ottima cosa è la misura, e la misuratezza.
321) Dizion. 4° Ed. .
SERIOSO
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pag.485



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Esempio: Salvin. disc. 1. 430. La rettorica è una faccenda, e faccenda seriosa.
322) Dizion. 4° Ed. .
TORMENTOSISSIMO
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pag.102



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Esempio: Salvin. disc. 1. 144. Senza comparazione alcuna tormentosissima mi sembra quella passione.
323) Dizion. 4° Ed. .
VERECONDIA, e VERECUNDIA.
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pag.240



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Esempio: Salvin. disc. 1. 17. Il rossore nel mal fare, e la verecondia.


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Esempio: E Salvin. disc. 177. Fanno corte alla temperanza la modestia, la verecondia, l'astinenza.
324) Dizion. 4° Ed. .
FIORCAPPUCCIO
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pag.468



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 408. Furon chiamati fiorcappucci, quasi fior da cappucci.
325) Dizion. 4° Ed. .
FERITOIA
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pag.431



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Esempio: Viv. disc. Arn. 31. Traforate da spesse feritoie su larga pianta stabilmente fondate.
326) Dizion. 4° Ed. .
CHE.
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pag.634



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Esempio: Guitt. lett. 1. 4. Che male mercato è donque sì caro tesoro dare in tanto vile?


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Esempio: Bocc. nov. 88. 7. E non riposò mai, ch'egli ebbe ritrovato Biondello.


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Esempio: E Bocc. nov. 90. 6. Che non ti fa' tu insegnar quello incantesimo?


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Esempio: Bocc. nov. 1. 29. Dillo sicuramente, ch'io ti prometto di pregare Dio per te.


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Esempio: E Bocc. nov. 13. 18. Al Papa andava, che mi maritasse.


6) id: 1dd177c426114085927c2cd72b76a7cb)
Esempio: Bocc. nov. 26. 18. Che non rispondi, reo uomo? Che non di' qualche cosa?


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Esempio: Bocc. nov. 12. 7. Cominciò a riguardare, se d'attorno alcuno ricetto si vedesse, dove la notte potesse stare, che non si morisse di freddo.


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Esempio: Bocc. nov. 23. 14. Io il dirò al marito mio, e a' frate' miei, e avvegnane che può.


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Esempio: E Bocc. nov. 93. 13. Preso il suo arco, e la sua spada, che altre arme non aveva ec. n'andò al boschetto.


10) id: 7f42e998fd2442ee8b93accf50108b37)
Esempio: E Bocc. nov. 77. 27. Ed ho il più bel destro da ciò del mondo, che io ho un podere verso il Val d'Arno di sopra, il quale è assai vicino alla riva del fiume.
327) Dizion. 4° Ed. .
EH.
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pag.273



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Esempio: Red. lett. 1. 129. Eh che V. Sig. Illustriss. mi dà la burla.


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Esempio: E Red. lett. 2. 283. Eh via, eh via, che l'acqua alle donne di parto non fa male.


3) id: df54b695cfd442a2a2ee76c912c83b07)
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 17. Tu se' ancora a colei eh?


4) id: c7d789d8d24f414cb39f9cdbfb3abdd9)
Esempio: Cecch. esalt. cr. 1. 1. Eeh a lui sì gran cosa è stata facile.
328) Dizion. 4° Ed. .
FAMIGLIARE, e FAMILIARE
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pag.341



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Esempio: Red. lett. 1. 38. Ancor oggi si costuma dire ne' discorsi famigliari ec.
329) Dizion. 4° Ed. .
GRANDUCA
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pag.658



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Esempio: E Red. lett. 1. 35. Il serenissimo Granduca mio signore ne è invogliatissimo.


2) id: 806ff89b287b45b995e8fec83b3d4c6f)
Esempio: E Red. lett. 62. Al tempo del serenissimo Gran Duca Ferdinando primo di questo nome, e Granduca terzo di Toscana.
330) Dizion. 4° Ed. .
PANZETTA, e PANCETTA
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pag.481



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Esempio: Car. lett. 1. 98. Starvene costà voi solo agiatamente a vezzeggiarvi codesta panzetta.
331) Dizion. 4° Ed. .
STRABILITO.
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pag.759



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Esempio: Car. lett. 1. 62. Io sto strabilito ec. di trovar questa sorte d'uomini.
332) Dizion. 4° Ed. .
GALANTISSIMO.
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pag.563



1) id: 489a298597484ff6885ca2327bd139ee)
Esempio: E Red. lett. 1. 81. Ella è galantissima, piena d'ingegno, e di dottrina.
333) Dizion. 4° Ed. .
RISERBATRICE, e RISERVATRICE
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pag.224



1) id: 4c7be208478b4142b05f108a43ef0d3a)
Esempio: Gell. lett. 1. lez. 10. Nella memoria riserbatrice delle cose appartenenti ad essa.
334) Dizion. 4° Ed. .
MERCANTEGGIARE
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pag.210



1) id: b6d659eda8bf438fb81e6f26295ded34)
Esempio: Red. lett. 1. 349. E mercanteggia in questo suo tormento (quì per metaf.)
335) Dizion. 4° Ed. .
ZINGARO
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pag.360



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Esempio: Car. lett. 1. 100. Questa città ec. mi parve una bicocca da zingari.
336) Dizion. 4° Ed. .
COSERELLA
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pag.842



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Esempio: Red. lett. 1. 299. I libri sono tutte coserelle stampate in questa città.
337) Dizion. 4° Ed. .
FETENTE
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pag.442



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Esempio: Cavalc. disc. spirit. Lussuriare, inebriarsi, e cercar cose fetenti, e vane.


2) id: 64199c1534894a0182a810ab4a092711)
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 11. 17. La lussuria fetente È cacciata della mente.
338) Dizion. 4° Ed. .
DISPERDERE.
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pag.194



1) id: 73e57d9745ed4b87951d87f7806a3c62)
Esempio: Viv. disc. Arn. 33. Le coltivazioni rimanendo scalzate vi si disperdono.
339) Dizion. 4° Ed. .
SOPRANTENDERE.
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pag.599



1) id: c87cd391f1364e1985c5d98649a2ea60)
Esempio: Viv. disc. Arn. 55. Deputato a soprantendere a quella medesima riparazione.